Capitolo 35 (Vipera)

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Devo capire cosa diavolo fare. La cosa sta prendendo una brutta piega. Non si può continuare cosi.
Se non avessi insistito per andare alla Nevermore tutto questo casino non sarebbe successo.
Non possiamo rimanere fermi. Più tempo aspettiamo, più Gabriel diventa forte. Devo chiedere a degli esperti.
Decido quindi di chiamarne una usando FaceTime.
<Vipera, tesoro che succede?>
<Ciao Enid.>
<Dimmi tutto.>
<Non possiamo più aspettare. Mamma è distrutta, papà le sta vicino per Poison. Io non ho dimenticato il casino per la quale siamo scappati. Se i miei genitori non riescono a combattere, allora lo farò senza di loro ma...mi serve il tuo aiuto. Tu ci sei già passata prima. Domani vieni a casa, con una squadra.>
<Hai preso proprio da tua madre.> Risponde solo.

*

Il giorno dopo, quando suona il campanello, sono più entusiasta che mai.
<Ciao Vipera, ho portato la squadra.> Dice Enid.
Una sfilza di gente entra in casa mia.
<Molto bene. Cominciano le presentazioni.> Dice, poi continua.
<Per iniziare, ovviamente, io, un lupo mannaro. Ajax, un gorgone. Bianca, Divina, Kent...delle sirene. Eugene, un dominatore delle api. Xavier, una specie di psichico che riesce a dare vita alle cose. Yoko e Tessa, vampiri.>
<Tessa?> Chiedo sbalordita.
<Pensavi veramente che sarei rimasta con le mani in mano? Mia zia mi ha spiegato tutto.> Dice indicando Yoko.
<Comunque, se aggiungiamo te, i tuoi genitori e tuo fratello abbiamo: due Hyde, uno psichico, e una pazza squinternata.> Conclude Enid.
<Vipera! Cosa sta succedendo?> Chiede mio padre entrando nel salotto.
<Ehm...papà, posso spiegare.>
<Ti conviene.>
Ci chiudiamo in cucina, io, sono pronta a parlare.
<Vipera! Si può sapere che stai architettando?>
<Vendetta.>
<Come scusa?>
<Vendetta. Se proprio lo vuoi sapere non ti chiederò il permesso. Io farò quello che devo fare con o senza il tuo appoggio. Ho già qualcosa in mente per distruggere quel bastardo.>
<Vipera, tua madre non sta bene. Non è il momento giusto.>
<Chi ha parlato di mia madre?> Concludo stendendolo.
<Mamma non dovrà muovere un dito. Thomas sa già tutto. E' d'accordo con me.>
<Io non ti appoggio. Non ti permetterò di mettere a rischio la tua vita. Manda tutti fuori di qui.>
<Ma si può sapere come ragioni? Il figlio di una pazza, che si è approfittata di te, che ha quasi ucciso tua moglie è in circolo. Ha cercato di uccidere i tuoi figli. Hai appena perso una figlia. Fallo per me, per Thomas, per la mamma e...anche per Poison. Per una volta dammi ragione.>
<Sei uguale a tua madre.> Dice soltanto.
Torna in salotto e dice a tutti:
<Non so cosa abbia in mente mia figlia ma...facciamolo. Uccidiamo quel figlio di puttana.>

Again But Better: The SequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora