Venerdì era arrivato molto velocemente e avevo fatto notte fonda per finire i disegni da consegnare questa mattina.
Salii in ascensore e aspettavo che la cabina si fermasse alla hall. Mi infilo nella folla di New York, penso che sia la città più affollata del mondo: chi porta caffè negli uffici, chi corre per prendere la metro, chi si ritrova in ritardo a lavoro, chi corre per prendere un autobus... e poi c'ero io che dovevo correre per arrivare in tempo all'ufficio di Taylor, ma quale tipo di scarpe potevo scegliere stamattina se non i tacchi?
Maledizione a me. Camminavo a passo svelto per raggiungere l'ufficio, ma mentre svoltavo l'angolo venni travolta da un ragazzo con un borsone gigante.
Con il sedere spiaccicato a terra sul marciapiede mi guardavo con il ragazzo che aveva degli occhi azzurri, così chiari che sembravano di ghiaccio. Lo osservai e notai il suoi abbigliamento sportivo e gli scarpini da calcio che erano abbastanza inusuali: erano personalizzati: avevano delle scritte particolari. Bene, avevi la conferma che fosse un giocatore di calcio.
<<Mio Dio! Mi dispiace molto. Tutto bene? >> Il ragazzo mi fissa dall'alto con aria preoccupata.
<<Ahi, si sto bene. È stato solo l'impatto.>> Mi porse mano per rialzarmi e quando ritornai in piedi notai che aveva delle cuffie senza filo.
<<Mi dispiace veramente sono molto desolato, ero completamente distratto, come posso farmi perdonare?>> Lo guardai fisso negli occhi, quelle iridi mi avevano rubato l'attenzione erano veramente belli, e più li osservavo più notavo dei particolari: li aveva di un colore così chiaro che erano fuori dal normale, sembravano quasi grigi, poi scorsi dei dettagli verdi chiaro. Erano veramente stupendi. Sistemai la gonna stropicciata e ripresi a parlare <<Sono in ritardo, devo-devo andare. Non ti preoccupare è stato solo un incidente. Arrivederci.>> Le parole mi uscivano a metà, che non era da me, avevo superato la mia paura di parlare in pubblico, avevo sconfitto quella vergogna che provavo nel farlo. O almeno cercavo di convincermi che fosse così.
Mi congedai quindi con il ragazzo e lui ricambiò con un cenno del mento. Arrivai da Taylor giusto in tempo, e solo perché avevo corso come una matta dopo essermi tolta i tacchi Avevo rischiato di arrivare in ritardo perché i semafori erano guasti e nessuno si fermava per far passare i pedoni. Preso l'ascensore per arrivare al piano che mi aveva indicato Taylor per e-mail e poi chiesi informazioni alla receptionist che mi condusse fino allo studio di Taylor. Le consegnai i disegni e dopo averli guardati, quasi analizzati, con cura, si congratulò per la loro bellezza dicendomi che avevo molto talento.
Ho venticinque anni e due lauree in ambiti completamente diversi: moda e giurisprudenza. Avevo lanciato da poco sul mercato della moda il mio piccolo brand e piano piano avrei voluto che diventasse più grande.
Quando uscii dall'ufficio ricevetti una chiamata di Stefan, mio migliore amico da una vita e mio manager, mi stava parlando della prima partita in casa del NewYorkCity, stasera verranno anche altri membri dello staff e Dafne, la mia migliore amica. A breve sarebbe partito il periodo della fashion week e non ci sarebbe stato molto tempo per gli amici, né prima né dopo. Io di calcio ci capivo poco e niente però accettai perché l'alternativa sarebbe stata chiudermi a casa e strafogarmi di gelato al caramello
Solo dopo due ore in mezzo alla folla di New York riuscii ad arrivare in ufficio dove ero rimasta per poco meno di due ore e poi ero tornata a casa per prepararmi per uscire. Optai per un pantalone lungo nero con un top a canottiera con la schiena scoperta e un blazer sopra. Cambiai la borsa grande in una pochette piccola nera e pescai dal suo fondo le chiavi della Mustang e mi diressi verso casa di Stefan. Abitava poco fuori Time Square e non ci voleva tanto ad arrivare. Mi incontrai in ascensore con Kate, l'avvocato dell'azienda insieme a Dafne e entrammo insieme in casa di Stefan una volta arrivate sul suo pianerottolo.
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Everything was shining with you
Lãng mạnUna ragazza con un oscuro passato alle spalle, la voglia di essere amata, la voglia di una nuova vita, quella che non aveva mai scelto perché le era stata imposta. Un ragazzo deluso, che cerca l'amore, e lo trova nella sua passione: il calcio. Due...