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Dopo un paio di giorni dal mio rientro serio in ufficio io e Paul non avevamo più così tanto tempo da concederci, trascorrevamo qualche ora insieme la sera, raramente riuscivamo a cenare insieme, l'atmosfera da coppietta era svanita per il poco tempo a disposizione e pregavo con tutta me stessa che ciò non avrebbe rovinato tutto il nostro rapporto.

Oggi in studio io e Stefan ci eravamo impegnati nell'elaborare un contratto e l'e-mail per accettare la proposta di collaborazione.

Gli ordini in quei giorni stavano salendo alle stelle perciò in ufficio c'era un delirio, infatti oggi abbiamo perso molto tempo a causa delle interruzioni.

Paul: Riesco a rientrare prima delle 8.00 pm, tu? Sei ancora in ufficio?

Victoria: Finito da poco il lavoro pesante. Potrei uscire anche adesso.

Paul: Ottimo. A dopo stellina.


In mezzo al traffico di New York ne approfitto per ascoltare un po' di musica e la linea trasmette 'Getaway car' di Taylor Swift e non posso fare a meno di cantare a squarciagola

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In mezzo al traffico di New York ne approfitto per ascoltare un po' di musica e la linea trasmette 'Getaway car' di Taylor Swift e non posso fare a meno di cantare a squarciagola.

Appena arrivo a casa poso la borsa sulla penisola della cucina e mi siedo su uno sgabello mentre bevo un bicchiere d'acqua prima di alzarmi per pulire il pavimento con l'aspirapolvere e per andare a cambiarmi.

Sento il campanello suonare e vado ad aprire facendo entrare Paul. Le sue labbra si posano sulle mie come a reclamarmi dopo essere stati così troppo tempo lontani fisicamente. Non appena le sue mani ricoperte dai tatuaggi si posano sui miei fianchi sentiamo il campanello suonare e li avviso che sono arrivate le pizze, apre la porta e prende le pizze e lasciare la mancia al ragazzo per poi ringraziarlo.

Ci sdraiamo sul divano senza scarpe, io senza pantaloni coperta solo da un maglietta gigante grigia e lui da dei pantaloni neri.

Il suo braccio sinistro mi avvolge le spalle e io mi stringo addosso a lui, fisso la pizza sul tavolino ma non riesco a prendere quella pizza e mangiarla. Provo a prendere il cartone ma lo sguardo ricade sulle mie gambe gambe nude e sulle poche smagliature cicatrizzate quasi invisibili, ma dopo la visione di questa parte del mio corpo ho lo stomaco completamente serrato.

Paul mi poggia una mano sulle mie cosce e si allunga per prendere il cartone della mia pizza. Poi si china sulle mie cosce e mi chiede il permesso per infilarsi in mezzo. Avvicina le labbra alle cicatrici biancastre e le bacia una ad una.

<<Sono bellissime. Tu sei bellissima, amo ogni millimetro del tuo corpo, ogni micro particella, sei divina. Ti amo con tutto me stesso, penso di non aver amato così tanto mai nessuno.>>

Sento le mie insicurezze svanire per un attimo e poi mi posa un bacio finale e si rimette al suo posto mentre mi poggia il cartone sulle mie gambe.

Non riesco ad aprire lo stesso il cartone e mangiare, così lo rimette a posto dopi vari tentativi in cui aveva provato a convincermi.

Everything was shining with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora