Everything was shining with you

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Stefan

Da quando abbiamo litigato, Victoria non mi rivolge più parola. Dopo la sfilata l'ho accompagnata a casa e non mi ha minimamente cagato.

Per farsi perdonare da Victoria ci sono tre modi: cibo, vestiti o fiori.

Vado in pasticceria e prendo quattro cornetti al pistacchio, mi fermo a comprare un libro e mi dirigo verso casa sua. Quando arrivo davanti alla porta inizio a suonare il campanello ma nessuno risponde. Provo a chiamarla al telefono ma è spento, così decido di prendere la mia copia delle chiavi e di entrare. Quando girando la chiave mi accorgo che la porta non era chiusa con le mandate e inizio a preoccuparmi. Appena metto piede dentro casa trovo piatti rotti a terra, il tavolo in disordine e del cibo rovesciato a terra. Inizio a sudare freddo e vado verso la sua camera e la chiamo.

<<Vic? Ci sei?>> Busso alla porta della sua camera, non ricevendo risposta entro. <<OH MIO DIO!>> esclamo quando vedo Victoria nuda nel letto con Paul. Si svegliano entrambi di colpo e si coprono.

<<Che cazzo ci fai qui Stefan?!>> Esclama furiosa Victoria alzandosi. Noto i vestiti sparsi per tutta la camera, Vic si mettesi sistema la canotta ed esce dalla stanza mentre mi guarda in cagnesco.

<<Voi due avete-? Ceh come? perché?>> Chiedo sbarrando gli occhi.

<<Non ti riguarda. Potrebbe solo aver dormito con me, e non poteva dormire con giacca e cravatta.>> Dice alzando le spalle e vedendo cosa c'è nella busta, prende un cornetto e inizia a mangiarlo.

<<Almeno hai preso il gusto giusto. Perché sei venuto?>> Mi chiede dando il primo morso.
<<Ti volevo chiedere scusa.>> Dico quasi in imbarazzo.

<<Sei perdonato, ciao.>> Dice trascinandomi fuori, mi giro verso di lei e mi fermo.

<<Tutto qui? Non vuoi neanche parlare?>> Sono sconvolto. Come può cacciarmi quando le voglio chiedere scusa?
<<Ora, come hai, visto non posso, magari domani.>>
<<Sul serio Vic.>>
<<Anche io sono seria, a domani.>> Dice chiudendomi fuori di casa.

Questa ragazza è impossibile.