Capitolo 47 |Farfalle nello stomaco|

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Quando aprii gli occhi non vidi Shoto di fianco a me e di conseguenza mi alzai per cercarlo, mi ero addormentato gli ultimi minuti in totale nudità e sperai che mia madre non mi avesse visto, misi la mia mutanda e scesi giù dalle scale, Shoto in cucina stava preparando la colazione mentre mia mamma non era in casa. -B-buongiorno- lui si voltò con un sorrisetto in volto e appoggiò sul tavolo delle uova con bacon.

-Buongiorno broccoletto, vieni a mangiare su- io sussultai.

-Uova con bacon a colazione!?-

-È da un po' che non fai una bella colazione giusto? Questa è un'occasione per fartele provare- mi sedetti e sentii il perfetto odore del cucinato, quel profumo riuscì a mettermi l'acquolina in bocca.

-Così mi sembra di essere in un film western-

-Non è del tutto sbagliato, ora assaggia- io non persi altro tempo e mangiai, Shoto era bravo a cucinare e quindi mi piacque davvero molto.

-È b-buonissimo! Come hai fatto!?-

-Ho solo speziato, se vuoi imparare a farle vieni qui a guardare, sto preparando le mie- mi alzai per andargli vicino e quindi potei vedere meglio la sua preparazione, tuttavia il suo volto mi rapì completamente, era felice e questo mi rasserenò parecchio. -Stai guardando le uova o me?- Sussultai.

-L-le uova!- Sorrise.

-Le uova sono un po' più in basso direi, comunque come puoi notare sono già pronte, non ci metti niente nel prepararle e fai una bella colazione- "si sta preoccupando per me?" Pensai in quell'istante, poi tornai a mangiare vicino a lui.

-Mia mamma?-

-Ah mi ha detto che sarebbe uscita per una commissione e che sarebbe tornata verso il pomeriggio- io sospirai e appoggiai la fronte contro il tavolo.

-Non smetterà mai di lavorare per quelle persone. . .-

-Magari possiamo dare un'occhiata?-

-Non possiamo trasformarci ricordi? Se il professore sente alla televisione che abbiamo salvato qualcuno o semplicemente che avevamo addosso la tuta ci farebbe il quarto grado-
Shoto finì di mangiare e incrociò le braccia mostrandosi pensieroso.

-Certo che c'eravamo ormai abituati ai ritmi, ora non indossare la tuta sembra strano-

-È vero. . . Però beh quelle maledette insufficienze-

-Non preoccuparti broccoletto, abbiamo il tempo di recuperarle- io gli sorrisi quando poi lui si alzò e si diresse nel bagno al piano di sopra.

-Vado a preparare l'acqua per la vasca, prepara la roba pulita da mettere- in un primo momento non capii quelle parole ma dopo averci pensato gli corsi incontro.

-C-cosa fai!? Stai preparando l'acqua per me!?-

-Per noi- io corsi nella camera per non mostrare le mie guance completamente rosse, avremo fatto il bagno assieme per davvero e non solo nei miei pensieri, forse non ero pronto a questo. -Izuku vieni!- Afferrai i primi indumenti che mi capitarono sotto mano e gli andai incontro.

-S-sono pronto!!- La mia voce imbarazzata lo fece fermare per pochi secondi.

-Sei carino quando ti imbarazzi lo sai?- Le mie guance rosee diventarono completamente rosse, poi entrai nella vasca e Shoto si posizionò dietro di me, sentii dei brividi lungo la schiena perché ero nuovamente nudo davanti a lui mentre cominciò a bagnarmi e passarmi il sapone sul dorso, era la prima volta che facevo il bagno con qualcuno e notai che Shoto aveva dei comportamenti abbastanza da genitore nei miei confronti, tuttavia per me non poteva mai essere un genitore, anche perché i suoi gesti lo contraddivano come tale, cominciò a baciarmi il collo delicatamente per poi circondare il mio corpo con le sue mani, io trasalii.

-Q-questo è solo u-un bagno oppure. . .-

-Puoi interpretarlo come vuoi, tanto qui nella vasca o di là in cucina come in qualunque altro posto non mi fermeresti- le farfalle nello stomaco erano veloci e anche tante, la sua voce così calma e bassa dietro al mio orecchio mi fece rabbrividire per il piacere, poi quei baci delicati sul collo erano il tocco di grazia, questa volta non mi preoccupai di eventuali erezioni considerando che la schiuma copriva il mio corpo dal petto in giù, tuttavia percepii di colpo la sua mano toccarmi l'intimo e allargarmi le gambe, io scivolai sul suo petto e potei vedere il suo viso compiaciuto, ero di nuovo rosso sulle guance e me ne accorsi a causa del loro bruciore.

-D-dammi qualche secondo d-di pace. . .- Dissi preso dall'eccitazione, talmente tanto da non risultare neanche serio ma forse quella era la verità, non volevo davvero che smettesse.

-Se vuoi un po' di pace potrei tornare a casa mia. . .-

-Non ci provare neanche- dissi afferrando le sue guance e portandolo verso di me per baciargli le labbra, quando feci quel gesto notai la sua sorpresa mista alla furbizia, ormai sapeva come prendermi e lo faceva così bene da farmi durare meno di cinque minuti, i miei gemiti trattenuti dai suoi baci gli misero i brividi di eccitazione, riuscii a percepirli felice. l'acqua della vasca si sporcò così costringendoci ad uscire e mentre afferrai il mio asciugamano per coprirmi lui me lo tirò via dalle mani e mi baciò avvolgendomi in esso, continuava ad essere così perfetto che sembrava quasi un sogno.

-Non credo di poter riuscire a stare troppo tempo senza il tuo corpo- fremetti mostrandomi ancora una volta imbarazzato.

-S-si- mi guardò divertito.

-Si?- La mia faccia in quel momento fu indescrivibile, non potevo credere di star passando davvero quei momenti con Shoto, li avevo sempre desiderati e sognati ma mai vissuti. . . Mi sentivo all'apice della felicità o almeno lì vicino. Shoto appoggiò una mano sulla mia testa e cominciò a scuotere i miei capelli contro un panno, riuscì a distrarmi dai miei pensieri e quando lo guardai fui completamente avvolto nell'accappatoio. -Mi sembri la matrioska ora- affermò ridendomi in faccia, io non riuscii neanche a tirare fuori le braccia da quell'involucro tanto che era fatto bene.

-Shoto e dai. . . Smettila di prendermi in giro per la mia timidezza, non sono abituato a sentirmi dire certe frasi- sospirò ironicamente.

-Hai ragione, meglio una cosa alla volta prima che ci rimetti la pelle-

-S-Shot. . .- Mi afferrò una guancia e la tirò formando sul mio viso un'espressione sia timida che divertita, poi si vestì mentre io restai qualche secondo a guardarlo, mi incantava e mentre pensai a quel precedente gesto sorrisi accarezzandomi la guancia ancora leggermente dolorante. Poi presi i miei abiti e non appena misi i pantaloni notai di averli scambiati con i suoi per la seconda volta, quando mi guardò e se ne accorse non perse tempo ad afferarmi le mutande e tirarmi verso di lui.

-Ami così tanto queste braghe?- Domandò sorridente, io non risposi e misi una mano sulla faccia per nascondere il rossore, sentire nuovamente le sue mani vicino alla mia zona intima non fece che aumentare le farfalle. Passammo la giornata a divertirci assieme e andando in giro, non avrei potuto chiedere di più.
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Okay con questo capitolo mi sono divertita abbastanza :D

Along the Thread of Life |Tododeku Spiderverse|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora