La notte passò e ci addormentammo sul letto quasi subito dopo aver finito il primo film della destinazione finale, quando mi svegliai vidi il suo viso rilassato dormire per una seconda volta e questo mi rese più sereno, mi alzai e afferrai i cartoni della pizza prima di dimenticarmene, poi anche la mia lattina così non avremmo dato l'impressione della presenza di una seconda persona. Nel momento in cui mi recai al balcone per scendere lui si svegliò. -Volevi andartene facendomi svegliare solo come se avessi bevuto troppo la sera prima?- Io gli sorrisi.
-Mi sarebbe dispiaciuto svegliarti mentre dormivi così beato-
-Non pensarlo mai più- io lo guardai stupito, mi stava letteralmente chiedendo di svegliarlo per non doversi trovare da solo e questo mi provocò una sensazione quasi indecifrabile, ero intenerito ma anche angosciato.
-Tornerò da te più tardi- lui si alzò venendo verso di me sul balcone, l'aria del mattino era stupenda così come l'alba, lui si affacciò all'inferiata e la guardò sereno, io posai i cartoni e feci lo stesso.
-È una delle poche cose belle di qui-
-Ami il cielo?- Shoto mi guardò e mi sorrise subito dopo.
-Si, hai detto proprio bene. . . Lo amo è come se aiutasse a sentirmi meglio solo guardandolo- io gli sorrisi e pensai che in quel momento avrei voluto baciarlo, ma non potevo. -Secondo te cos'è però quella specie di macchia verde dietro di esso?- Domandò poi, io guardai velocemente il verde e sgranai gli occhi, era molto più evidente rispetto ai giorni scorsi e sapevo che era colpa mia, ma avrei fatto la cosa giusta nel dirglielo? Gli avrei potuto dire "io sono un nuovo Spiderman?" Come avrebbe reagito? E poi Spiderman nero mi aveva chiaramente detto che dovevo mantenere il segreto. . . Ma per quanto?
-Secondo me è la nube di speranza che sta per portare tanta fortuna- lui rise e mi diede un pugnetto sulla spalla che mi fece quasi saltare. -Ehi io sono delicato!-
-Ah si? Ma allora che forza c'hai- disse con sorriso beffardo e iniziando a tirarmi dei pugnetti sul petto, io tentai di schivarli e di scansarli via ma lui improvvisamente mi afferrò i fianchi avvicinando così il mio corpo al suo e cominciò a girare su se stesso, immaginai la mia faccia diventare rossa a causa di un leggero bruciore sulle guance nel stargli così vicino e la sensazione di vomito che sentii subito dopo per le troppe giravolte che mi fece fare.
-S-Shoto!- Quando mi portò con i piedi per terra camminai storto e assieme cademmo sul balcone con la testa ancora in capogiro, cominciammo a ridere senza più fermarci e quando girai il capo lo vidi avere le mani sulla pancia per le troppe risate, era la prima volta che potei finalmente vederlo ridere in quel modo e questo mi risollevò, i miei occhi divennero lucidi per la felicità e per le risate. -E poi dici che sono io lo stupido!- Esclamai tornando ad alzarmi e tendendogli la mano per aiutarlo, lui l'afferrò e mi guardò con la sua espressione saputa e con quel sorrisetto beffardo che ogni volta mi faceva girare la testa.
-Ti conviene andare a casa per prepararti per la scuola ora- disse tornando ad essere calmo e forse quasi triste.
-A dopo Shoto- gli risposi sorridendo, afferrai le mie cose compresi i cartoni e scesi dal balcone, lui mi guardò correre via ma improvvisamente alla sua porta bussò il padre, lui si girò di scatto e andò ad aprire ricordando che io avevo chiuso a chiave.
-Perché hai chiuso la porta a chiave!?- Domandò nervoso.
-Stavo guardando dei film e non volevo essere disturbato- rispose secco.
-Ah stavi guardando dei film? Beh visto che hai così tanto tempo da perdere ora dovrai fare qualcosa per me- l'espressione di Shoto s'incupì come se avesse già capito ciò che sarebbe successo, i suoi occhi si riempirono di paura. Io nel frattempo corsi a casa in tempo per salutare mia madre, non potevamo parlare perché stava per tardare a lavoro mentre io mi feci presto una doccia, mi preparai e andai a scuola nonostante la mancanza di Shoto perché non potevo saltare troppe ore di lezione quindi nonostante la noia e la stanchezza riuscii a terminare la mia giornata scolastica, non persi altro tempo e mi affrettai a tornare da lui ma qualcosa attirò la mia attenzione.
-Avete saputo che Bakugou è evaso dalla struttura per ragazzi problematici? È riuscito a scappare e sembra abbia ucciso delle persone- il mio cuore batté per la paura. -Sembra che abbia assunto delle strane sostanze che lo abbiano reso più forte ma non si sa come le abbia trovate- Io continuai a camminare ignorando il resto dei discorsi, sperai fossero solo dicerie ma una strana sensazione alla pancia mi fece capire benissimo che avevo terrore ancora prima di accertarmene, poi un suono alla testa mi fece sentire malissimo d'improvviso, misi le mani sui capelli e sulle orecchie per non sentirlo ma continuava a suonare recandomi quasi dolore insopportabile, poi smise. Mi guardai attorno e notai che però nessuno mi aveva notato perché tutti avevano gli occhi puntati verso una ragazza sul tetto di una scuola, era una mia compagna di classe e si chiamava Tsuyu, io mi immobilizzai e rimasi a bocca aperta.
-Qualcuno la aiuti!!-
-Non ti buttare!- Gridarono alcuni ragazzi spaventati, alcuni corsero dentro la struttura per cercare di raggiungerla ma lei fece un passo in avanti intenta nel lasciarsi cadere, in quel momento il tempo sembrò fermarsi ed io affannai, sapevo di dovermi muovere e di doverla aiutare ma in questo caso era diverso, quando salvai Jirou era tutt'altra cosa perché lei era scivolata ed era stato un'incidente, ma in quel momento. . . Avrei fatto la cosa giusta a salvare una ragazza che stava decidendo di sua spontanea volontà di porre fine alla sua vita? Corsi dietro il muro di una casa e toccai la mia spalla, Tsuyu si lanciò nel vuoto e quando tutti i compagni gridarono per lo spavento io arrivai e l'afferrai in volo ma tenendola a me mentre ero appeso alla ragnatela, la portai a terra senza neanche un graffio e tutti restarono a bocca aperta, non mi riconobbero perché avevo la maschera e questo fu un bene.
-È Spiderman!!- Gridò una ragazza della scuola, tutti corsero verso di me compresi i professori e con i loro volti felici mi diedero delle pacche sulle spalle.
-Spiderman può farmi l'autografo!?-
-Spiderman puoi farci vedere il tuo volto!?-
-Quale è il tuo vero nome!?- Tutte quelle domande mi misero a disagio, dunque lanciai una ragnatela sopra di me e mi nascosi sul tetto della scuola.
-Accidenti se n'è andato! Ma è stato grande!- Sentii in lontananza, mi sentivo così in imbarazzo perché non ero abituato a stare in mezzo a tutte quelle persone, tuttavia mi sentii anche sollevato perché riuscii a salvare la ragazza. Saltai tra un edificio ad un altro finché non dovetti camminare per la vegetazione, durante il tragitto mi tolsi il costume che riposi nello zaino e tornai da Shoto.
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Una delle domande che mi faccio più frequentemente è. . . Ma se una persona vuole davvero porre fine alla sua vita, quella persona vuole essere salvata? E se la salvassero ne sarebbe contenta o proverebbe a rifarlo?
Argomento difficile sia da spiegare sia da capire e per me non è facile parlarne però boh, a volte ci penso :(
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Along the Thread of Life |Tododeku Spiderverse|
FanfictionConosciamo tutti la storia di Spider-Man ma se nello stesso universo iniziassero ad esserci più supereroi ragni come sarebbe la storia di Midoriya Izuku se vivesse in quel mondo e se non esistessero i quirk? Questo libro racconta di come Izuku diven...