Capitolo 39 |Destino scritto|

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Shoto dormiva nel suo materassino di fianco al mio letto, era notte fonda e avevamo passato un po' di tempo con mia madre che ormai sicuramente stava già dormendo nella sua stanza, io non riuscii ad addormentarmi dopo ciò che sentii da Shoto e notare che non si mise nel letto con me mi aiutò a capire che era arrabbiato o che almeno qualcosa non andava, volevo andargli vicino e rassicurarlo ma non sapevo se fosse stata la cosa migliore, stava dormendo beato quando poi mi accorsi dei suoi tagli sulla schiena, mi avvicinai silenziosamente a lui per poterli vedere meglio e sembravano star guarendo, dopotutto ricevette così tante frustate. . . Lui aprì gli occhi, non appena mi vide afferrò il mio braccio e mi fece cadere sul suo materassino, io sobbalzai per lo spavento. -Cosa stai facendo? Ti sei dimenticato dell'orco Ha?- Domandò. Io gli sorrisi imbarazzato.

-N-non me lo sono dimenticato. . . È che non riesco a dormire e mi sono reso conto che le tue ferite si stanno rimarginando-

-Quindi mi stavi guardando mentre dormivo- arrossii. -Come pensavo-

-Si nota così tanto quando mi imbarazzo!?-

-Tendi a diventare rosso come un pomodoro, lo trovo adorabile- io gli sorrisi come un ebete, lui alzò le sue coperte e mi portò vicino a sé, ero così felice di poter essere circondato dalle sue braccia. -Scusami per prima. . . A volte esagero-

-È un comportamento logico, chi non la penserebbe come te. . . Io invece sono proprio un caso a parte-

-Tu sei diverso da tutti gli altri- i nostri occhi si incrociarono. -Forse è questa tua unicità a renderti lo Spiderman verde- sorrise poi, io ricambiai e circondai il suo collo con le mie braccia per poter sentire meglio tutto il calore che poteva dare.

-Anche tu sei stato scelto per un motivo, sono sicuro che nel profondo hai un cuore talmente grande. . . Però tanto in profondità- dissi ironico, lui cominciò a farmi delle pernacchie dietro al collo e di conseguenza risi, tentai allora di allontanarmi per non fare casino ma finii col cadere a terra come un sacco di patate, Shoto cominciò a ridere cercando però di mantenere il tono di voce, dopotutto mia madre era nella stanza più avanti.

-Ti sei fatto male broccoletto?- Domandò non appena mi vide tornare vicino a lui, Io scossi il capo e ancora sorridente mi rannicchiai al suo fianco, con una mano mi accarezzò la testa e riuscì a farmi rilassare talmente tanto che mi addormentai. Il mattino seguente tornammo a scuola, le lezioni proseguirono normalmente anche se Aizawa continuava a controllarci e difatti all'ultimo suono della campanella ci chiamò nel suo ufficio.

-Avete scoperto qualcosa in più riguardo al medium?-

-Ieri sera avevamo trovato un'altra ragazza trasformata in uno dei suoi ibridi. . . Bakugou ci ha rivelato che Kumo può prendere il controllo delle persone anche senza usare il liquido che è introvabile. . . L'ectoplasma lo produce lui stesso- risposi.

-È così, le notizie online erano delle trappole messe in atto per farci perdere tempo, tuttavia il medium può produrre una quantità limitata di ectoplasma, ecco perché al momento sembra essere tutto o quasi perlomeno tranquillo-

-Gli eroi stanno arrivando per combattere questa minaccia?- Arrivò dritto al punto Shoto ma in cambio ottenne una risposta negativa, Aizawa scosse il capo.

-Purtroppo nessun eroe è disponibile ad arrivare fin qui, hanno altro a cui pensare e ho paura che non abbiano capito la gravità della situazione-

-Se davvero sta trovando un modo per trasformare l'ectoplasma in polvere che invade il cielo. . . Beh è un problema che riguarda tutto il mondo e tutti i suoi abitanti, anche noi, se ne inaliamo anche solo un pochettino lui potrà manipolarci e comandarci senza freni, ci trasformerebbe direttamente in ibridi senza cervello. . .- Dopo aver detto la realtà dei fatti mi alzai in piedi e guardai il professore. -Mi permetta di porre fine a questa minaccia-

-Deku. . .- Stette per ribattere ma io non mi fermai.

-È un compito difficile? Ben venga, io sono lo Spiderman verde, mi faccio chiamare Deku e ho salvato delle vite. . . Forse non potrò salvare tutti ma farò del mio meglio per salvare più persone possibili, questa è una missione contro il boss finale e quindi sarà arduo ma so di potercela fare, assieme a Shoto io posso farcela!- Aizawa e Shoto mi guardarono sorpresi, non si aspettavano un tale discorso da me, infatti stesso io ci rimasi parecchio di stucco quando pronunciai quelle frasi perché di solito in preda al nervosismo non stavo facendo altro che andarmene sbattendo la porta dietro di me. Aizawa tentò di ottenere gli occhi di Shoto su di sé per poter intendere qualcosa ma lui si alzò e mi afferrò una mano che portò verso il suo cuore.

-Io mi rifiuto di combattere contro di lui! Se affronterà questa sfida non lo potrà fare da solo e avrà bisogno di tutto l'appoggio possibile da chiunque e non di essere ostacolato. . . Dopotutto non è stato nemmeno lui a scegliere di essere Spiderman, sta solo abbracciando ciò che è stato deciso per la sua vita- Aizawa portò le dita vicino ai suoi occhi in segno di stanchezza, poi afferrò una vetrina che teneva nascosta sotto la sua scrivania, noi osservammo i suoi movimenti ma non appena notai l'interno del contenitore indietreggiai con ribrezzo fino alla porta.

-Q-quelli. . . S-sono. . .-

-Sono cinque ragni mutanti che sono riuscito a catturare-

-Perché li ha catturati? È per questo che sapeva che sarei stato morso dal ragno blu quella sera?- Il prof. annuì, io non posso avvicinarmi a causa della fobia ma da lontano riuscii a notare alcune delle loro zampette e questo mi mise i brividi, erano tutti di colori diversi.

-I ragni mutanti possono farsi capire, riesco a comprenderli grazie a uno strano sensore che ho ereditato fin da piccolo-

-U-un sensore?- Chiesi confuso.

-Serve per farmi capire il linguaggio dei ragni, ma non di tutti. . . Solo per questi. Il ragno blu ora è libero ma non morderà altre persone perché sei tu che ora sei collegato con lui, quando mi parlò io lo lasciai libero ed eseguo i loro voleri perché non oserei mai ostacolarli, tuttavia nonostante la loro decisione. . . Io non ho alcuna intenzione di lasciarvi cadere in questa lotta, tantomeno da soli-

-Prof!- Gridai ma fui zittito.

-D'altro canto se non sarete voi a prendere la vostra decisione la città di Tokyo e non solo potrebbe cadere a pezzi ed io sarei il solo e unico responsabile per non avervi lasciato agire. . . Quindi si, vi aiuterò a sconfiggere il medium però aprite bene le orecchie. . . Dovrete eseguire tutto ciò che vi dirò per filo e per segno.
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Se Harry Potter può capire i serpenti io posso decidere che Aizawa può capire i ragni. Ecco. HAHHAHA

Along the Thread of Life |Tododeku Spiderverse|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora