Capitolo 32 |Spiderman blu|

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Tornai nella struttura per ragazzi problematici intento nel trovare nuovamente il mio nemico, ma dopo aver perlustrato l'area non riuscii a trovare nessuna persona e nemmeno nessun indizio a parte le fiale portate via, io notai che quel posto rimase disabitato. -Dove saranno finiti tutti i minorenni al suo interno?- Pensai ad alta voce, tuttavia sospirai e tornai da mia madre prima che si fece troppo tardi, non sapevo dove cercare e come farlo, l'unica persona che poteva aiutarmi era Aizawa. Nel frattempo Shoto fu sul letto della sua camera a leggere alcune notizie su di me, notò che le persone scrivevano interi giornali e blog solo sulle mie azioni e molti erano contenti di avermi in città ma molti altri continuavano a detestarmi. Lui poi si distese e notò che sopra al suo comodino c'era un ragno blu, non si mosse e allungò la mano verso l'insetto che non appena la vide ci saltò sopra, Shoto pianse e lo guardò preoccupato.

-N-non so perché tu abbia scelto proprio me. . . Ma se sono indispensabile per aiutare Izuku. . . Allora fai quello che devi fare- disse cercando di non singhiozzare. La Poecilotheria metallica lo morse e poi se ne andò, Shoto strinse il pugno e notò il suo sangue scorrere lungo il braccio. -Mi sono comportato così male con te Izuku. . . Tu mi hai perdonato ma io come potrei farlo, non è questo ciò che volevo per noi. . . Scusami. . .- Disse piangendo e addormentandosi triste. La mattina seguente io tornai nella scuola non appena notai gli ingressi liberi e lo studio di Aizawa vuoto, dovevo parlargli quando improvvisamente sentii una mano calda sulla spalla, mi voltai e vidi Shoto. -Vengo con te- io sgranai gli occhi, il suo viso era leggermente più lucido e i suoi muscoli scolpiti mi diedero all'occhio, "forse ieri si sarà messo a fare ginnastica" pensai.

-Va bene- dissi per poi entrare nello studio, Aizawa ci guardò ma i suoi occhi caddero subito su di me.

-Devi smetterla di prendertela quando ti dico le cose, alla fine che hai fatto contro il medium?- Io alzai la voce.

-Niente! Ma non perché non lo volevo è che lo devo cercare e non so dove trovarlo!!-

-E sei tornato qui da me solo perché vuoi il mio aiuto?-

-Sei l'unica persona che può darmelo!-

-Ti ho già detto come la penso, non farò nulla- io persi la calma e tornai ad uscire dallo studio sbattendo la porta dietro di me, non mi diede neanche il tempo di entrare e già quella giornata iniziò con il piede sbagliato. Aizawa lanciò uno sguardo di intesa verso Shoto che mi seguì e assieme tornammo fuori scuola, sulla strada di casa.

-Forse devi solo lasciar perdere. . .- Mi disse senza valutare il mio umore.

-Lasciar perdere!? La popolazione globale è in pericolo ed io che posso fare qualcosa dovrei lasciar perdere!?-

-Magari arriveranno altri eroi più preparati in questo- io mi fermai e lo guardai infastidito ma al contempo triste.

-Ma almeno tu sei dalla mia parte?- Shoto sussultò.

-Cosa intendi??-

-Credi in me oppure mi stai vicino solo perché non hai nulla da fare!? Oppure ti faccio pena!? Mi stai compatendo per caso!?- Quelle domande furono quasi urlate, lui mi fissò senza parole ma poi si avvicinò a me con volto adirato.

-Non mi fai pena e non ti sto compatendo!! Cosa ti salta in mente? Sono qui con te per supportarti ma sono preoccupato perché stai avanzando contro un pericolo imminente che può rivelarsi fatale ma tu non ci pensi non è vero!?- Io trasalii e sgranai gli occhi. -Ti sei mai domandato cosa farebbe tua madre se tu morissi!?- La mia espressione cambiò subito, lui se ne accorse e con preoccupazione mi si avvicinò ma io mi allontanai con le lacrime agli occhi. -I-Izuku. . .-

-Sicuramente sarà più triste di te. . .- Risposi correndo via, Shoto fece gesto di seguirmi ma fu subito fermato dal professore Aizawa che spuntò dal nulla alle sue spalle.

-Ho sentito tutto- Shoto lo guardò.

-Perché non è intervenuto? Non sta funzionando, glielo sto dicendo che è pericoloso ma lui. . .-

-Dovrai allora farglielo capire con le cattive e attuare così il piano B- Shoto sgranò gli occhi.

-Non voglio!! In questo momento è l'ultima cosa che vorrei, ci soffrirebbe troppo!!- Aizawa afferrò la sua veste portandolo vicino a sé senza nessun riguardo.

-Ascoltami bene Shoto. . . Io so quello che provi nei suoi confronti ma se vuoi essere utile e aiutarlo dovrai accettare anche questo perché altrimenti potrebbe morire, lo capisci non è vero?- Shoto distolse lo sguardo mentre serrò i denti, poi chiuse gli occhi e li riaprì con così tanta tristezza da portare Aizawa ad abbracciarlo. -Non preoccuparti, se farai come dico potresti salvarlo da una morte imminente e magari in futuro ti perdonerà-

-Se lo farà. . .- Ci fu silenzio.

-Ora torna da lui e accertati che non finisca nei guai, ti ho già detto come funziona il tuo potere no?- Shoto annuì e iniziò a correre alla mia ricerca, io nel frattempo mi rinchiusi in camera mettendo in mezzo alcuni fogli bianchi e iniziando a fare uno schema, dovevo segnarmi ogni cosa che sapevo e che mi serviva così avrei potuto rendermi conto della situazione quando d'improvviso sentii suonare il campanello di casa e mi affacciai alla finestra, era nuovamente Shoto.

-Non ho voglia di parlare con nessuno!- Dissi ad alta voce per farmi sentire e lui fece uguale.

-Izuku per favore apri! Voglio solo chiarire le cose. . .-

-Non c'è da chiarire proprio un bel niente!! Hai già detto tutto quanto!-

-Io vorrei invece poter dire di più!-

-Allora trova un'altra entrata perché io non ti apro!- Tornai inginocchio per completare le scritte quando di colpo sentii un rumore dietro di me, quando mi voltai vidi Shoto nella mia stanza e capii che era appena entrato dalla finestra, restai senza parole per pochi secondi, poi gli andai incontro spazientito. -Sei forse impazzito!? C-come. . .-

-Io voglio che tu capisca il mio punto di vista. . .-

-I-io ho capito bene il tuo punto di vista Shoto! Ma nessuno capisce il mio! Per gli altri sono solo una pedina ma io non posso dare conto ai telegiornali, ad Aizawa o a te! Sono stato scelto per una ragione!!- Gridai, lui abbassò lo sguardo, notai che nella sua espressione c'era più tristezza del solito ma non mi impegnai a capirlo, ero troppo arrabbiato perché avrei voluto supporto almeno da parte sua e invece se ne uscì con una frase spregevole e con il suo completo disaccordo su ciò che volevo fare.

-Io sono lo Spiderman blu- ascoltai per miracolo, mi sembrò di non aver capito bene ma non appena si toccò il polso la sua tuta apparì, si tolse il cappuccio ed io ne rimasi stupefatto.
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Scusate per l'orarioooo :((

Along the Thread of Life |Tododeku Spiderverse|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora