Cosa. Diamine. È. Appena. Successo?!?
«Ehi, Cami. Ti senti bene?» La voce di Roby mi arriva alle orecchie come se fosse lontana un miglio. Sono certa che mi stia guardando sbiancare e sudare freddo, credendo io stia per svenire da un momento all'altro.
Annuisco debolmente, ma devo comunque poggiare la schiena contro la parete dietro di me per qualche attimo.
«Sei bianca come uno straccio. Sei sicura di stare bene?» M'incalza la mia amica, con il suo tono dolce e preoccupato.
Ci metto una manciata di secondi in più del normale per rispondere. «S-sì, sì, sto bene, grazie. Forse ho avuto un abbassamento di pressione.» Mento, cercando di essere il più convincente possibile.
«Tieni.» Tira fuori dal suo zaino una brioche confezionata e me la porge. Esito un attimo, perché ho un senso di nausea che mi opprime lo stomaco, ma se devo fingere lo devo fare bene, così scarto la merendina e comincio a mangiare lentamente. Sorrido alla mia amica e cerco di farle capire che mi sento meglio, lei mi porge il braccio e ci dirigiamo verso l'aula di informatica.
Ho il cuore che batte come una mandria di bufali impazziti, la pelle d'oca e sento che sto per svenire.
Quando Simone mi si è avvicinato in quel modo ho sentito il sangue defluire repentinamente fra le gambe e, pur non sapendo come comportarmi, le ho strette d'istinto. Il suo sguardo famelico mi ha fatto capitolare in un attimo e, se prima sapevo di provare qualcosa per lui nonostante ci sia Christian nella mia vita ormai, adesso so che sono completamente pazza. Persa. Senza ritorno.
Mio Dio, ho sentito la sua voce bassa fin dentro le mie ossa.
"Sono certo che saprei farti venire diverse volte addosso a me". Le sue parole mi risuonano nella mente con un'eco infinita e, se non si fosse allontanato sono sicura anche io che mi avrebbe fatta venire solo parlandomi in quel modo. La cotta che avevo per lui non è più solo una semplice sbandata da ragazzini, non avevo fatto i conti con gli ormoni che mi circolano in modo incontrollabile nel corpo, con la sua figura che sta diventando quella di un uomo, con il testosterone che emana senza controllo ogni volta che cammina.
Mi sento ubriaca. Non ho mai perso la testa per aver bevuto troppo, perché non bevo mai, in realtà, ma se lo avessi fatto sono certa che la sensazione sarebbe stata proprio questa. Ubriaca. Di lui, della sua voce, dei suoi occhi azzurri e limpidi, della sua bocca carnosa, di quei capelli neri che gli si arruffano sulla testa e nei quali vorrei perdere le mie mani e non trovarle più.
Non ho mai provato le stesse cose per Chris. Non l'ho mai guardato con gli stessi occhi.
E come si dice? Parli del diavolo e spuntano le corna!
«Mi sei mancata.» Le braccia del mio ragazzo mi stringono da dietro, poco dopo essere entrata in aula. Mi avvolge in un tenero abbraccio, ma io sono infastidita e riesco solo a pensare come sia possibile che gli manchi, se non ci vediamo solo da tre ore. E poi mi sento in colpa.
«Ehi.» Pronuncio soltanto, ad un soffio da lui, voltandomi per vederlo meglio. Non provo il minimo tuffo al cuore, anche se sono certa che mezza classe d'informatica si stia rodendo i gomiti dall'invidia. Compresa Manu, che scopro a guardare prima me e poi Christian con aria sognante. Lei mi ha sempre spinta fra le sue braccia, portandomi a pensare che sarebbe stato la scelta migliore per me.
«Mi metto vicino alle ragazze per aiutarle.» Mormoro a voce bassa, staccandomi lentamente da lui e dirigendomi alla fila di banchi attaccati dove si trovano le mie amiche. Mi siedo in mezzo tra loro due, poi getto un'occhiata veloce intorno a me. Diego è seduto due file di banchi dietro, dalla parte opposta dell'aula, intercetta velocemente il mio sguardo e mi fa un cenno del capo per salutarmi. Non ci parliamo da non so quanto tempo, eppure l'ho invitato indirettamente alla mia festa, forse dovrei dirglielo a voce.
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ChickLit[ATTUALMENTE IN REVISIONE OFFLINE] Camilla frequenta l'ultimo anno di Liceo Classico nel suo quartiere. Già dal primo anno incontra Simone e altri amici, ma con lui è un colpo di fulmine... Peccato che lo sia solo da parte sua. Il ragazzo, man mano...