XXVI

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Il periodo delle festività invernali sembrava essere sempre più vicino, e giustamente a Sidney anche il freddo non mancava, soprattutto gli sbalzi di temperatura che mi facevano uscire dal mio appartamento correndo per quei due metri fino all'ingresso del bar.
Non mi mancava per niente l'inverno anzi lo trovavo confortevole, perché durante le festività ci erano concessi i giorni di ferie che, onestamente, non mi sono mai dispiaciuti.
Stare in famiglia, persino Chris ha detto che, se possibile, torna a farci visita.
Al mio opposto lui aveva già fatto qualche lavoretto alle scuole secondarie, appunto perché voleva studiare all'estero e fare questa vita qua.
Per non parlare del suo piccolo part time su chiamata in corea, guadagna un bel po' di soldi anche se lo chiamano un paio di volte al mese, di fatti a inizio ottobre dovette tornare là proprio per questo.

Hyunjin, secondo i miei calcoli, dovrebbe avere le ferie nel periodo natalizio, anche perché, penso anche in corea, il natale si festeggi a casa, sempre nel periodo dal 24 dicembre al 7 gennaio.
Non mi ha ancora avvisato di nulla, anche perché ci sentiamo raramente per colpa della nostra distanza, fosse stato almeno in questo continente, sarebbe stato più semplice, almeno con un treno o anche con una zattera scrausa lo avrei raggiunto.

In niente era passato tutto questo tempo, e stavo quasi impazzendo. Chris era tornato esattamente ieri e la prima cosa che ha fatto era quella di andare da I.N, perché a quanto pare io ero il secondo in comodo per lui.

<<So che forse sono un coglione, ma cosa ci posso fare, forza, dai vestiti bene che ti porto in un posto>> la mia faccia scioccata dopo queste parole, il giorno dopo in cui era arrivato aveva avuto pure le palle di palesarsi in casa mia come al solito.

<<Ma ho solo un abito elegante qui e come cazzo ti permetti ad andare dal tuo fidanzato prima di venire da me?>> in quel periodo, riconosco di essere diventato più scorrile perché l'unico che mi calcolava era Brian, che grazie al cielo ogni sera veniva a sopportare i miei sfoghi e viceversa.

<<Senti, si chiamano priorità, anche quando sei venuto da me in Corea, per la metà del tempo sei andato dal tuo fidanzato>> girai gli occhi.

<<Non è il mio fidanzato! Ci stiamo solo sentendo!>> mi irritavo persino quando c'erano delle incomprensioni... non so cosa mi stesse succedendo.

<<Stesso per me e Innie, ci stiamo solo sentendo, nulla di serio>> a questo punto puntai il succhiotto sul suo collo con uno sguardo abbastanza serio.
<<Devo ricordarti di come eri prima di prendere l'aereo o possiamo smettere con questa discussione?>> guardai in basso, effettivamente il modo in cui ero tornato qui era peggiore di un semplice succhiotto sul collo.

<<Sai che ho sempre avuto difficoltà a trovare qualcuno>> sussurrai ricordandomi del fatto... che non avessi mai aperto gli occhi per guardare i suoi, ma semplicemente lo avevo sempre visto come un fratello <<Scusami>> lui negò sorridendo. Il solito cuore di panna.

<<Bene, dove hai quel completo bianco sexy che ti fa un culo stupendo?>> non gli diedi neanche tempo di continuare.

<<CHRIS?! MA CHE CAZZO?>> lui ridacchiò, non pensavo che avesse avuto il coraggio di adattarsi a questa situazione.
<<È a casa dei miei comunque, sai che non ho portato tutto qua>> lui annuì.

<<Bene allora, andiamo a casa tua a prendere quel completo>> lo guardai malissimo, sa che io non amo vestirmi elegante.
<<Dai, ti porto al ristorante>> però se me lo dice così.

<<E dimmelo prima cazzo, dai andiamo>> andai immediatamente a pettinarmi e a mettermi le scarpe facendolo ridere.

Se qualcuno me lo proponeva ci andavo volentieri, non che fossi un sommelier... ma ogni tanto, per cambiare, mi andava bene cambiare la routine.

Send (Hyunlix)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora