XXVIII

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HH
My cutie boy~🖤🤍
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Era finalmente arrivato il grande giorno.
Avevo preso in prestito la macchina di mio padre per andare a prendere Hyunjin in aereoporto... quasi non mi sembrava vero.
Stavo delirando all'uscita dell'edificio, pronto a soccorrerlo e magari riabbracciare quell'armadio a sei ante.
Non potevo permettermi di avere un ritardo del suo aereo, avevo prenotato un ristorante per andare a cena fuori, avevamo giusto il tempo per andare a casa e abbandonare le valige.

Non avrei mai pensato che questo giorno sarebbe arrivato.
Continuavo a guardare persone che uscivano, che tornavano dai loro cari.
Di lui nessuna traccia.
Avrò visto gente proveniente da tutto il mondo, vorrei solo che quel cagnaccio arrivi subito o lo chiudo fuori casa e lo faccio dormire per strada.

Pensandoci, è la prima volta che lo vedrò... essendo suo fidanzato... l'ansia... l'adrenalina... emozioni che insieme non andrebbero combinate.

<<Guardarti è bellissimo, ma sapere che sono qui forse ti aiuta>> non aspettai tre secondi che dopo aver realizzato fosse lui lo abbracciai con tutte le mie forze. Il suo corpo, enorme e caldo. Mi è mancato così tanto.
<<Eri fermo a fissare il vuoto che non ti sei accorto che ero qui... scemo>> lo guardai negli occhi prima di fare l'unica cosa che forse lui non è ancora abituato a fare in pubblico con una persona del suo stesso genere.

Mi alzai in punta di piedi stampandogli un dolce bacio sulle labbra che venne subito ricambiato con dolcezza e passione. Ma dato il commento precedentemente fatto, a fine stampo si beccò un meritatissimo morso al labbro.
Lui, infatti, mi guardò leggermente scioccato.

<<Così impari, dai... andiamo a casa mia>> lui si guardò in torno <<e tuo padre?>> lo disse mentre guardava il parcheggio, gli avevo citato che sarei venuto con la macchina di mio padre.

Ma quando notò il mio corpo avvicinarsi al posto dell'autista, fece un salto drammatico e risposi prendendolo per i fianchi e portandomelo vicino...per poco non mi finì sotto una navetta.

<<A volte sei così drammatico... adesso ti ho qui e mi lasci con la tua roba da lavare? Che pezzo di merda>> lui scoppiò a ridere contagiandomi e tenendomi stretto a lui.
Rimarrà sempre un codardo in fondo.

Ma lo amo per questo.

<<Fidati di me... come io mi sono fidato di te stronzo>> lui mi prese il collo accarezzandomi la mascella.

<<Fatti guardare... mi sei mancato... amore>> dal vivo faceva ancora più effetto che in chiamata... come la chiamata che gli ho dovuto far fare poco prima di partire qualche ora fa.

<<Adesso vuoi guardarmi? Non mentre guido?>> lui girò gli occhi.

<<Non basta mai>> alzai un sopracciglio abbastanza divertito a riguardo.

<<Con tutti i ritratti che hai di me in camera?>> si morse il labbro... amo quando non sa come esprimersi... <<Però così mi fai eccitare e basta>> lui si avvicinò al mio orecchio.

<<Abbiamo un po' di tempo per riposare?>> l'ultima cazzo di parola venne sussurrata al mio orecchio con un leggero morso... oh santo cielo.

<<Non dirmi che il pezzo di manzo che ho ordinato è un coniglio arrapato>> con aria maliziosa mi scompigliò i capelli.

<<Dipende da come ti comporti>> sbuffai e con uno schiaffo alla natica riuscì a farlo entrare in macchina.

<<Deficiente.>> lui sorrise mettendosi la cintura e accarezzandomi la coscia <<ALLORA non guido da molto, non abbiamo molta strada da fare, ma comunque non sono un pilota, devi darmi i miei spazi alla guida>> continuava a guardarmi con quegli occhi a cui non so resistere e quella mano continuava a stare ferma lì senza tirarmi via i pantaloni.

Send (Hyunlix)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora