XIII

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Ci alzammo dal letto dopo che entrambi provammo a testare i braccialetti e guardammo l'ora notando che mancassero un'altra decina di minuti.
Il meccanismo era semplice, avremmo dovuto semplicemente premere sul sole o sulla luna e questo avrebbe lasciato una vibrazione piacevole, come un massaggio. Lo stesso accadeva quando ci chiamavamo a vicenda lasciando spazio a quelle soffici carezze, non sembrava reale.

<<Jinnie, non hai preparato delle attività? Ti facevo più un animatore di feste>> lui ridacchiò dolcemente prendendomi ai fianchi.

<<Vuoi venire a vedere la postazione e il bagno?>> feci un leggero broncio <<Vuoi che ti prenda in braccio?>> annuì lasciando che mi sollevasse e mi portasse con lui in quel piccolo posto accanto ad un armadio due volte più grande di quello in casa mia.

<<Quanti cazzo di vestiti hai?>> mi misi dritto con la schiena per guardarli mentre lui mi teneva salde le cosce.
Vorrei tanto dargli del pervertito adesso, ma ho paura che mi arrivi un pugno da un momento all'altro o che mi lasci.
Non voglio essere lasciato.

<<Molti, non mi stava un armadio in camera e dato che questa casa inizialmente era mia lo avevo già prenotato, anche se è un po' scomodo>> guardai lo specchio notando la nostra posizione e mi imbarazzai tenendomi a lui.

<<Quel fottutissimo specchio>> lui alzò un sopracciglio dandomi un leggero bacio sul collo.

<<Non ti piace?>> ridacchiò nervoso perché non sapeva come farmi altre domande.

<<Dovresti seriamente imparare più inglese se il tuo livello è questo>> mi diede un altro bacio nella stessa zona, seguito da tanti altri che mi fecero provare delle sensazioni bellissime nello stomaco <<Dai Jinnie>> lui mi guardò mordendosi il labbro.

<<Devo farmi volere un po' cosa credi?>> spalancai la bocca <<Dai scherzo, non lo faccio più>> resse meglio le mie cosce ai lati del suo bacino.

<<Mhm voglio proprio vedere quanto saprai resistere, perché io non ti bacerò in acqua o in posti romantici come nei film, pensi che sia tanto stupido?>> lui spalancò la bocca a sua volta sorpreso.
<<Lo faccio quando meno te lo aspetti, e quando me la sento>> sorrise subito dopo.

<<Quindi lo farai?>> feci un leggero broncio beandomi del suo musino triste.

<<Dipende da te, devi fare il bravo>> sorridendo mi baciò tutta la faccia creando uno stormo di nuove farfalle nel mio stomaco.

<<Sono così felice che tu sia qui>> ridacchiai sentendo la porta di camera sua aprirsi e la voce di Minho dire qualcosa. <<Dobbiamo andare, posso stare vicino a te, vero?>> io annuì solamente.

<<Ti conviene principino, fammi scendere o pensano che io sia dipendente da te a tal punto dallo starti appiccicato>> lui mi lasciò a terra e corse verso camera sua dopo avermi toccato il naso. <<SEI UN BAMBINO!>> gli corsi dietro notando che stesse prendendo qualcosa dal comodino, gli saltai addosso facendoci cadere entrambi sul letto.

<<Un bambino felice che pensa a te, tieni>> mi passò una mascherina beige come la sua e notai Minho alla porta che rideva silenziosamente. Disse qualcosa in coreano facendo arrossire il biondo sotto di me <<N-Non posso tradurtelo scusa>> spalancai la bocca e presi il telefono mettendolo sul traduttore e scrissi la frase "puoi scrivere per favore?" sul display in inglese lasciando che il più grande prendesse il telefono.
Lui smanettò un poco mettendo poi la modalità vocale e ridisse quello che aveva detto passandomi il telefono.
"Ti ha steso, sapevo che fossi il passivo tra voi due" arrossì terribilmente alzandomi e incrementando le risate dell'altro che finalmente andò di là.
<<Era meglio che non lo sapessi il significato>> ci ricomponemmo alzandoci e indossai la mascherina.

Send (Hyunlix)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora