«Hai bisogno di aiuto?» sento dietro di me.
Decido di girarmi e accettare l'aiuto di Grayson.
Mi sorpassa portando le due valigie con una tranquillità mai vista prima.
Mi accorgo di essere rimasta a fissarlo quando mi sventola una mano davanti alla faccia per svegliarmi dallo stato di trance in cui mi trovavo.«Va tutto bene?» mi chiede imbarazzato.
«Ugh...ehm...si, scusa ero...è che...davvero bella la casa!» rido. Non è un modo carino per iniziare.
Sembro una ragazza malata, fissata con i ragazzi carini.
"Andiamo, hai 19 anni. Comportati come si deve!" mi ricorda il mio subconscio.
Grayson ride e fa ridere anche me.
Poi riprende le valigie e le porta su in quella che presumo sia la sua camera.«Questa è la mia camera, ma fa quello che ti pare, fai finta che tu sia a casa tua. E se vuoi gira in mutande, a me non dispiace.» mi fa l'occhiolino e gli do' un colpetto sulla spalla.
«Dove posso trovare un bagno?»
«Vieni ti accompagno.»
Prende una maglia e dei pantaloncini e mi indica di seguirlo.
Ha un bagno personale nella sua camera, uh...bello!«Di cosa hai bisogno?»
«Intanto, vorrei lavarmi le mani e poi magari mettere qualcosa di presentabile, al posto di questo che ho addosso, che è più vicino ad un pigiama che ad altro...» rido.
Apro il rubinetto e lui inizia a cambiarsi con nonchalance.
Cercavo di non guardare i suoi muscoli contrarsi mentre si spogliava, rimanendo in boxer.
Si cambia con pantaloncini simili a quelli di prima e una canotta azzurra.«Ti va di andare a correre?» mi propone.
«Siete tutti così atletici a Los Angeles? In Italia si mangia! Pizza, nutella, spaghetti e più ne hai più ne metti. Comunque va bene, una corsetta ci sta. Il tempo di cambiarmi e vengo.»
Grayson mi aspettava sdraiato sul suo letto con il cellulare fra le mani, probabilmente stava già raccontando ai suoi amici che ha una ragazza sconosciuta, italiana in casa.
Mi siedo sul bordo del letto matrimoniale e sembra così preso dal suo cellulare che non mi nota.
Lo fisso per un po' e poi gli scuoto la gamba.
Mi alzo in piedi e mi scruta con attenzione.«Beh?» metto le mani sui fianchi e finalmente si alza.
«Stai bene.»
Lo ringrazio per il complimento anche se ho soltanto un leggings, un top azzurro e le scarpe da jogging.«Dove andate voi due?» Jane sembra sorpresa che sono appena arrivata e ho già stretto amicizia con Grayson.
«Andiamo a correre. Gliel'ho proposto io 'ma.»
«Va bene...tornate a casa per pranzo?»
«Ti faccio sapere.»
Ascolto in silenzio la conversazione fra il ragazzo e sua madre e osservo la casa.
È molto carina e moderna...
Mi balena in testa l'idea che non potrò stare fino alla fine dei miei giorni a casa loro...dovrò trovarmi un posto dove stare.Usciamo dalla porta.
Ethan sta giocando a basket con Jason, ci salutano e poi Ethan sussurra qualcosa all'orecchio di Grayson e ridacchiano.«Andiamo.» esordisce Grayson dopo aver salutato i fratelli. «Vediamo se riesci a starmi dietro.» aggiunge poi iniziando a correre velocemente.
Guardo Ethan e ride quando inizio a correre senza sforzarmi troppo.Dopo circa 3 kilometri è stanco e si stende su una panchina.
«Acqua...ti prego...ho bisogno di acqua.» inizia ad ansimare.
«Non ho portato nessuna bottiglietta d'acqua. E non ho nemmeno dei soldi dietro per comprarne una...dobbiamo vedere se c'è qualche fontanella qui vicino.» spiego guardandomi intorno.
«Okay, credo che ci sia una specie di fontanella qui intorno, se non ricordo male.» si gratta il retro del collo e si alza.
«Bingo!» sorride quando trova la tanto attesa fontanella.
Metto le mani a coppa e bevo l'acqua fresca che scende.
Ne prendo ancora fra le mani e la lancio in faccia a Grayson.«Questo non dovevi farlo!» mi rimprovera lanciandomi addosso l'acqua.
Ci lanciamo acqua a vicenda finché non siamo completamente bagnati.
«Bene. Ora non ci sarà bisogno di fare la doccia.» mi prende in giro per il mio stato.
«Beh, non è che tu sia messo meglio...» dico strizzandomi la coda gocciolante.
Si passa una mano fra le ciocche bagnate e sorride.
Credo di non aver visto nulla di più sexy in tutta la mia vita.«Perché mi fissi?» mi chiede mentre si avvicina.
«Mi metti in imbarazzo quando fai così. Guardati!» metto le mie mani fredde sulla mia faccia.
«Dai, andiamo a casa.» ridacchia prendendomi la mano.
--
«Quindi ti sei definitivamente trasferita qui.» riepiloga Grayson.
«Già. E credo che dovrò iniziare a cercare un posto dove stare. Non posso vivere sulle vostre spalle.»
«Credo che se mia mamma ti abbia portato a casa è perché si fida e non ha problemi, quindi rilassati. Non farti troppe paranoie.»
«Davvero non so come ringraziarvi. Credo che sarei sotto un ponte a quest'ora...»
«Nah, non ti preoccupare.»
Mi abbraccia calorosamente e non posso far altro che ricambiare.Siamo davanti ad un bar, e ci raggiunge un ragazzo alto, con i capelli scuri e degli occhi azzurri stupendi.
«Mr.Gray!» lo chiama il ragazzo appena si ferma davanti a noi.
Ridacchio per il suo soprannome.«Nash.» rotea gli occhi e si stringono la mano.
«E lei chi è? C'è una nuova bella ragazza in giro e non me la presenti?»
Arrossisco per avermi detto che sono bella e mi presenta a...Nash.
Gli stringo la mano e poi Grayson si scusa e mi trascina via.«Perché stai andando via?» chiedo quando siamo a sufficiente distanza perché quel Nash non ci senta.
«Non voglio che ti si avvicini.»
«Ma l'ho appena conosciuto. Sembra simpatico e poi...» mi mette una mano sulla bocca per farmi smettere di parlare.
«Ogni ragazza che ho conosciuto lui me l'ha portata via, e dopo essersele scopate, se n'è fregato e le ha fatte soffrire.»
«Oh...io...»
«Shh. Andiamo a casa. Se dovessi uscire e ti si avvicina, non dargli corda.»
Annuisco velocemente, mi mette un braccio intorno alla vita e mi stringe più vicina.--
«Oggi ci sarà la fidanzata di Ethan a cena, potresti stare con lei e se volete ci guardate perché noi dobbiamo girare un video.»
Mi avvisa e mi fa entrare in casa.«Un video? Su YouTube? Siete degli youtuber?»
Annuisce e ridacchio.Jane ci saluta e ci avvisa che ha preparato la camera degli ospiti per me e la ringrazio.
«Avete già qualche idea?» chiedo mentre saliamo le scale.
«Si e no...magari ci aiuti, dopo. Solo che siamo in ritardo perché domani deve essere pronto.»
«Vi insegno a parlare l'italiano nel video.» ridacchio e lui sembra prendere la mia idea suo serio.
«Ah! Sei un genio! Grazie!» urla e stampa le sue labbra sulle mie.
Mi stacco da quel bacio improvviso e ci guardiamo negli occhi per diversi secondi.«Che succede là sopra?»
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Only Fate (IN CORREZIONE)
FanfictionIl destino è contro di noi. È bastardo. È già deciso. Ma noi possiamo modellarlo a nostro piacimento, possiamo dargli filo da torcere. Spetta a noi decidere se farci calpestare da lui o fargli passare la voglia di andare avanti.