CHAPTER 27

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N/A:
RIECCOMI QUA.
HO GIÀ PROGRAMMATO IL CAPITOLO FINALE DELLA STORIA AHAHA MA NON HO LA PIÙ MINIMA IDEA DI COSA SCRIVERE NEL FRATTEMPO...
IO E IL DISAGIO UNA COSA SOLA.
SHIPPIAMO MARTINA (ME) E IL DISAGIO.
#DARTINA
(LA FANTASIA DELLE 04:05 PM)
FACCIAMO SALIRE #DARTINA IN TENDENZA MONDIALE SU TWITTER SUSU

CHI VUOLE MI CERCA SU TWITTER:
@ martigiovanatti

AH, SE QUALCUNO RIESCE A PROCURARMI UN DM CON NIALL GLIENE SAREI TROPPO GRATA. FAREI QUALSIASI COSA PER LUI/LEI.

È MOLTO IMPORTANTE, DAVVERO. È PER UNA BUONA CAUSA, NON PER DIRGLI "SEGUIMI! TI AMO XDXD SEI IL MIO CUORE MARRY MEH PLZ !!1!!!1!?!!!"

DETTO QUESTO, COME SEMPRE...
BUONA LETTURA.

*3 settimane dopo*

«Pronto?»

«Ciao Ludovica.»

Era sempre un buon risveglio, quando a farmi alzare dal letto era la voce di Harry.
A dir la verità, avevo iniziato a imprecare malamente, e maledire chi mi avesse svegliato alle otto di mattina, ma era Harry...

«Oi! Tutto bene?» sento il suo tono di voce un po' giù, evidentemente è la stanchezza.

«Certo! Va più che bene. Ti ho chiamato per farti sapere che sta sera sarò a casa, e ci rimarrò per tre settimane.» riuscivo a immaginare quel sorriso, perennemente immortalato suo suo viso.
E quelle fossette, così dolci e tenere.
Che non si addicono ad un ragazzo dal fisico così possente, ma che gli stanno tremendamente bene.

«Oh mio Dio! Sì!» urlo dalla gioia.
«Sono così contenta!»

«Si sente, piccola. Ora però devo chiudere. A sta sera bellissima

"Piccola" e "Bellissima" nella stessa frase, in una frase dedicata a me...

Ludovica, concentrati. Non lasciare che il tuo cervello si fotta.
Respira. Va tutto bene.

--

«Ho portato la pizza!»
Mi volto spaventata.
Erano le due di notte, ed ero seduta sul divano a fare zapping fra i canali.
In più ero sola in casa.

«Harry! La pizza? Sono le due di notte!» ironizzo mentre spengo la tv, e vado verso di lui.

«Io non ho mangiato, se non la vuoi la mangio io.» ride posando i cartoni sul tavolo della cucina.
Sfila gli stivaletti e li porta nella sua stanza, e torna da me in salotto solo dopo aver lavato le mani.

«Allora. Non me lo dai un'abbraccio?» sorride aprendo le braccia.

Corro verso di lui e gli salto in braccio facendolo indietrrggiare fino a sbattere la schiena contro il muro.

«Non si dice di no alla pizza.» sorrido abbracciandolo.

Gli sciolgo lo chingnon e lascio cadere i suoi capelli sulle sue spalle.

Only Fate (IN CORREZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora