«Mamma...» parlo fra svariati singhiozzi.
«Ludo!» parla lei, prima di scoppiare in lacrime.
«Mamma, scusami ma col fuso orario...sono una figlia pessima.»
«No, non lo sei. Solo...vorrei riuscire a capire cosa non andava bene...» singhiozza asciugandosi le lacrime.
«Non riuscivo a vivere...volevo andarmene. Non volevo più vedere quelle persone di merda. Volevo anche sfidare me stessa, vivere un po' in autonomia...»
«A me basta sapere che stai bene e che sei felice.» sorride, finalmente.
«Ora sono felice. Una donna mi ha ospitato in casa sua, ha dei figli magnifici e simpatici. È stata così gentile...non so davvero come ringraziarla.»
«Che dio benedica questa donna!» si passa una mano sulla faccia, per la stanchezza.
«Guarda la mia stanza. È magnifica!» faccio girare il cellulare in modo da prendere tutta la stanza.
«Wow!» è tutto quello che la donna riesce a dire.
«Lo so.» sorrido.
«Mio Dio! Sta attenta. Mi raccomando. Ora devo andare al lavoro...promettimi che ci sentiamo ancora.»
Annuisco e le mando un bacio attraverso la telecamera.
Chiudo la videochiamata e appoggio il cellulare e il computer sul comodino di fianco al letto.
Strofino le mani sulla faccia e non posso fare a meno di piangere.
Vedere mia madre in quello stato, è stata la cosa peggiore da affrontare.«Tutto bene?»
Grayson si fa spazio ed entra nella stanza chiudendo la porta a chiave.Decido di ignorare la domanda. È ovvio che non va tutto bene.
Si siede di fianco a me e mi abbraccia.
«Andrà tutto bene.» lascia un bacio sulla testa e strofina le mano sulla mia schiena.«No. Finché mia madre è in quello stato, non andrà tutto bene. È ovvio che sorride per non farmi pesare il fatto che me ne sono andata!»
Non mollo la presa, rimango saldamente attaccata a lui.
Affondo la testa alla base del suo collo e lascio che mi carezzi i capelli.«Almeno...non piangere. Su...è inutile.»
«Grazie per esserci.» sussurro.
Alzo lo sguardo verso di lui e sforzo un sorriso.
«Ancora...ma stai sempre a ringraziare, te?»
Rido lievemente, una risata quasi inudibile.
Mi accarezza una guancia e si avvicina.
Le sue labbra si posano sulla mia fronte e poi sul mio naso. Infine sulle mie.
Sono così morbide e soffici.
Mette fine a quel contatto, durato solamente pochi secondi, ma sono io a riprenderlo.
Le sue labbra si muovono sulle mie con esperienza, mentre io sembro perdere tutta la mia sfacciataggine e trasformarmi in una bambina innocente senza esperienza.
La sua lingua striscia nella mia bocca, ed è un tornado di sensazioni.
È calda e tremendamente lenta.
Spinge il mio corpo a prendere le redini del gioco.
Mi metto a cavalcioni fra le sue gambe e appoggio mani alla base del collo. Non posso far altro che aumentare la velocità.
Quella lentezza, quella calma...mi portano solamente alla frustrazione.
Lo sento sorridere, quando faccio piccoli movimenti col bacino.
Ribalta le posizioni e mi ritrovo sdraiata sotto di lui.
Mantiene il peso con un avambraccio, mentre con la mano libera mi accarezza lungo il mio profilo.
Ferma la mano sul mio fianco e traccia dei cerchi immaginari sull'anca.
Spingo i fianchi verso di lui per il solletico, ed emettiamo due risate fievoli.
Dopo essersi staccato per prendere fiato riprende quel contatto, ma sul mio collo, mentre mi accarezza la pancia.
Mi mordo il labbro per non gemere.
Mordicchia e succhia un lembo di pelle sotto il mio orecchio e non riesco a non emettere dei gemiti.«Quanto ti voglio...» sussurra.
Sembra quasi...combattuto.Riprende a baciare le mie labbra e la sua mano solleva la mia maglia e lascio girovagare la sua mano sul mio corpo.
Lo faccio rotolare di fianco a me e mi rimetto a cavalcioni sui suoi fianchi.
Procedo nel ricambiare il segno che mi ha fatto sul collo.
Svolgo le mie azioni con calma e ci impiego più tempo di lui.
Gli lascio più di un segno, e dei baci bagnati sulla mascella.
Mi riprendo le sue labbra e mi lascio guidare da lui.
Le sue mani guidano dei movimenti con i miei fianchi.
Gli tolgo la maglia e carezzo il suo petto tonico ed abbronzato.
Imita la mia azione, e lo lascio fare.
Procedo con i movimenti dei fianchi da sola, velocizzandoli, mentre nella mia testa c'è un inferno.
Non capisco più nulla, e mi lascio guidare da Grayson.
Le sue mani fredde accarezzano la mia schiena facendomi venire i brividi.
Ferma il bacio che man mano si trasforma in qualcosa di più e avvicina le labbra al mio orecchio.«Penso di avere un debole per le italiane...o forse il debole lo ho per te.»
Respiriamo affannosamente e sorrido per quello che ha appena detto.
Gli schiocco un bacio sulla guancia e mi sollevo da lui rimettendomi in piedi.«Ma...perché te sei andata?» la sua faccia delusa mi fa venire da ridere, non perché io sia cattiva, è semplicemente buffa.
«Si è svegliata l'anaconda e non credo sia il caso di continuare...» ridacchio quando lui spalanca gli occhi mentre si guarda in basso.
Si alza velocemente e corre nel suo bagno.
Colgo l'occasione per cambiarmi e infilare il mio pigiama, consistente solo in una maglia nera, dato che è estate e fa molto caldo.Mi stendo sul letto comodo e un po' disfatto e metto il mio computer sulle gambe.
Guardo che succede su twitter e noto che Luca ha una nuova ragazza.
Manco fossimo alle medie, quel ragazzo ha una fidanzata diversa ogni due settimane.Grayson rientra velocemente in stanza.
«Dovevi metterla prima quella maglia!»
Dice mentre si avvicina a me per schioccarmi un bacio sulle labbra.
«Poi, mi sa che ho lasciato qui la mia di maglia.» continua poi guardandosi intorno.Sposto il computer di fianco a me e mi alzo.
Mi avvicino lentamente a lui e striscio il dito sul suo petto, tirandone su una goccia di liquido bianco.«Ti sei divertito eh?» ridacchio pulendomi le mani, poi, con un fazzoletto.
Leggo l'imbarazzo nei suoi occhi e poi lo aiuto a cercare la maglia.Raccolgo la maglia da terra e gliela lancio.
Risalgo sul letto avanzando in ginocchio. Slego i capelli e mi stendo.Mentre si rimette la maglietta, spengo il computer e lo lascio sul comodino.
«Vado.» mi avvisa.
«Okay.» annuisco.
«Come sei fredda...»
«Vuoi riscaldare l'ambiente?» sorrido maliziosamente.
«Sarebbe un idea...» il suo ghigno perverso si fa spazio sul suo viso mentre si avvicina.
Quando siamo abbastanza vicini da sentire i nostri respiri a vicenda, lo spingo contro la porta e mi avvicino al suo orecchio. «Allora ti conviene prendere una copertina.» rido prendendomi gioco di lui.
«Come osi?» finge di essere offeso e mette una mano alla base della mia schiena tirandomi verso di lui per baciarmi.
Sorrido e lo spingo via.
«Dai, vai a letto. È quasi l'una di notte.»Mi lascia un bacio sulla mascella. «Notte bimba.» e lascia la stanza.
N/A:
AMATEMI PERCHÉ VI HO CONCESSO DUE AGGIORNAMENTI IN UN GIORNO :)
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Only Fate (IN CORREZIONE)
FanfictionIl destino è contro di noi. È bastardo. È già deciso. Ma noi possiamo modellarlo a nostro piacimento, possiamo dargli filo da torcere. Spetta a noi decidere se farci calpestare da lui o fargli passare la voglia di andare avanti.