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FINALMENTE IL CAPITOLO 9!
MI FARÒ PERDONARE PER IL RITARDO CON AGGIORNAMENTI PIÙ FREQUENTI. :)
BUONA LETTURA.Scendo al piano di sotto e un ragazzo sta parlando con Jane...
Appena si gira e mi scruta lo riconosco.Alto, occhi chiarissimi, capelli scuri...
«Ludovica!» sorride calorosamente.
Il mio nome pronunciato da lui con il suo strano accento mi fa venire i brividi.«N-Nash...» fingo un sorriso e infilo le mani nelle tasche dei pantaloncini, cosa che sono solita fare quando sono nervosa.
«Stavo appunto dicendo a Jane che so che stai qui...volevo chiederti se volevi uscire con me sta sera, dopo cena.»
Mi viene in mente Grayson. A tutte le cose che mi ha detto.
Noto alcuni lividi sulle braccia scoperte, il labbro rotto e un segno rosso affianco al sopracciglio sinistro.«Che hai fatto? Non sembri messo bene...» chiedo retoricamente.
Ovviamente so che è successo.
E ovviamente so che non dirà nulla.
Sembra sorpreso dal mio cambio di argomento spontaneo ma risponde comunque.«Oh niente, sono caduto mentre andavo sullo skate...capita!»
Non sembra affatto il Nash che ha descritto Grayson.
Tutta questa finzione mi fa solo venire i conati di vomito per la persona falsa che è.«Allora? Ti va di uscire dopo?» chiede appena distolgo lo sguardo.
«Non credo sia una buona idea...oggi sono stata in giro tutto il giorno...vorrei riposarmi, magari un'altra volta...perdonami.»
L'imbarazzo si fa spazio sul suo viso e ne sono soddisfatta.
«Va be, ti do il mio numero di telefono così ci sentiamo e ci mettiamo d'accordo.»
Mi dà il suo numero di telefono e mi sento in imbarazzo quindi gli do anche il mio. Mi da un veloce bacio sulla guancia e va via.
«Ludovica, perché non hai accettato...Nash è un bravo ragazzo.»
Scuoto la testa e rispondo. «No, sono davvero stanca, e poi non mi sembra opportuno uscire di sera tardi, lo conosco solo di vista dopo tutto.»
«Bene, ora mangiamo. Ho cucinato del pollo e fatto un po' di insalata, spero vada bene.»
«Oh, si si! Adoro il pollo.» sorrido sedendomi a tavola di fianco a Ethan.
Il tavolo è praticamente vuoto.
Il marito di Jane, non c'è, Jason è in gita al mare e Grayson è su in camera.
La cena si svolge silenziosamente.
Aiuto Jane a sparecchiare e Ethan porta del cibo in camera da Grayson. Evidentemente sa, o non lo farebbe entrare.«Ludovica, ho notato che vai molto d'accordo con Grayson, magari puoi cercare di capire perché si comporta così. È successo un po' di volte e non ne riesco a capire il motivo...voglio dire siamo noi donne che abbiamo quel periodo del mese...»
Rido silenziosamente per il commento finale di Jane e le assicuro che avrei scoperto qualcosa.
Mando un messaggio a mia madre per sapere come sta e lascio la mia stanza per andare in quella di Grayson.
Busso due volte e Ethan apre la porta e mi fa entrare.«Ciao Ludo.» batte due volte la mano sul materasso e mi indica di sedermi.
«Come va?» chiedo e lui scuote le spalle.
Rimaniamo in silenzio per un po' e poi mi decido a parlare.
«Nash mi ha invitato ad uscire.»Grayson spalanca gli occhi e mi prende per le spalle girandomi per guardarci dritti negli occhi.
«Non hai accettato, vero?»Scuoto la testa. «Certo che no!»
Prende un profondo respiro e si lascia cadere goffamente sul letto facendomi quasi saltare.
Si strofina pesantemente le mani sulla faccia e guarda il soffitto.
«Quello stronzo. Io lo uccido.» sussurra, ma sia io sia Ethan possiamo sentirlo.«Hey. Non farti venire strane idee, d'accordo? Ora vado a chiamare Madison, che è tardi. Buonanotte.» Ethan abbraccia entrambi ed esce dalla camera chiudendo la porta.
Mi alzo anche io e mi dirigo verso la porta per chiuderla a chiave.«No, resta qui.» mi giro e gli sorrido.
«Chi ha detto che me ne stavo andando?»Lo sento tranquillizzarsi appena capta il ticchettio che produce la chiave nella serratura.
Poi torno affianco a lui.
Rimaniamo in silenzio a scrutare il soffitto, sdraiati sul letto.«Dovresti dirlo a tua mamma. Prima mi ha chiesto di indagare su cosa ti stesse succedendo.»
«E tu gli dici che sto così perché mi gira la testa.»
«Okay.» mi appoggio su un fianco, verso di lui che ha le braccia incrociate dietro la testa.
Osservo attentamente il suo profilo.
Il suo naso leggermente all'insù, la sua mascella sembra quasi disegnata con dei tratti duri specialmente ora che è tesa, ha anche un piccolo neo sul mento.
Mi soffermo sulle labbra. Così piene...mi torna in mente il momento in cui mi ha baciato...erano così morbide.
Socchiudo gli occhi per la stanchezza, ma li riapro immediatamente.
Non credo di essermi mai trovata così presa nello scrutare qualcuno o qualcosa; sono sempre così precipitosa che non sto attenta ai dettagli.
Senza accorgermene sto tracciando un percorso immaginario dalla mascella al mento con l'indice.«Che fai?» ridacchia prendendomi la mano e baciandone il dorso.
Arrossisco e tiro via la mano dalla sua.
Grayson tira i miei fianchi e mi porta in posizione prona su di lui.«Ti ho mai detto quanto mi piacciono i tuoi ricci?»
Sorrido e mi attira a lui.
Le sue labbra sono bollenti.
Le sue dita sono invece praticamente gelate.
Il contrasto è più che eccitante.
La sua mano fredda sotto la mia maglia sfiora la mia spina dorsale e mi porta a fare dei movimenti provocatori a causa del suo contatto.
Ora con le mani guida i miei fianchi sui suoi.
Sento i suoi pantaloncini diventare stretti sotto di me.
Gli tengo ferme le mani sopra la testa con una mano, il che è difficile viste le mie mani molto esili, ma lui non oppone resistenza e mi facilita il tutto.
Con l'altra mano faccio dei movimenti circolari sul petto e scendo sempre di più.
Tiro l'elastico dei pantaloni e lo lascio schioccare contro la sua pelle.
Mi alzo leggermente e gli sfilo la canotta ormai di troppo, esattamente come i pantaloncini; e lui procede con le medesime azioni.«Come faccio senza di te?» ansima quando inizio a pompare con la mano.
Sorrido sul suo collo.
Scelgo un punto di pelle appena sotto l'orecchio e inizio a torturarlo.
Cerca di trattenere dei gemiti per non fare troppo rumore anche se non sembra importargli più di tanto.Lascio un bacio sulla pelle sensibile e porto la mia testa al livello dei suoi fianchi.
Sfioro la sua V con le labbra prima di scendere di più.
Bacio la punta sensibile e prendo la sua lunghezza tra le labbra.--
«Sei bellissima.» mi bacia la punta del naso.
Lui è bellissimo.
I suoi capelli tutti scompigliati, il suo sorriso caldo, i suoi occhi scuri come la notte...e potrei andare avanti ancora per molto.«A che pensi?» mi risveglia dalla contemplazione del suo corpo perfettamente scolpito.
«Che fra tre giorni me ne vado. Ma io non voglio lasciarti qui.»
«Che?»
Il suo sguardo fa male. Troppo...
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Only Fate (IN CORREZIONE)
FanfictionIl destino è contro di noi. È bastardo. È già deciso. Ma noi possiamo modellarlo a nostro piacimento, possiamo dargli filo da torcere. Spetta a noi decidere se farci calpestare da lui o fargli passare la voglia di andare avanti.