CHAPTER 18

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Mi sveglio nel mio nuovo letto.
Mi ricordo che oggi è il mio compleanno e mi ributto sul cuscino.
Vent'anni. Mi sento invecchiata di colpo come se ieri avessi iniziato la scuola media.
Sorrido appena leggo tutti i messaggi teneri che mi ha inviato Grayson.
Gli mando migliaia di cuoricini e leggo gli altri messaggi.
Mia mamma, ovvio.
C'è anche Roberto.
"Perdonami sono un coglione. Ero nervoso e non sapevo quello che dicevo. Sono infantile, ma ti auguro il miglior compleanno di sempre dato che non sono con te ergo non posso organizzare qualcosa di strafigo come al solito. Ti voglio bene migliore amica :)"
Ho davvero riso...è sempre il solito coglione.
Rispondo anche a lui e scendo al piano di sotto per fare colazione.
Sono le sette e mezza. Non credo che Harry si sia già svegliato, quindi scendo senza sistemare l'acconciatura disordinata che ho in testa.
Scendo saltellando e trovo in cucina Harry che mangia delle fette biscottate con marmellata e un succo di frutta, e Niall e Liam che gli parlano.
Harry si ferma a fissarmi con le labbra che straboccano di fette biscottate e marmellata.
Liam si gira verso di me imbarazzato e Niall sposta lo sguardo concentrato dal suo telefono su di me.

Non potrebbe essere più imbarazzante.
Dico sul serio.
Le persone che hai sempre adorato dai poster e foto su internet che ti guardano in uno stato come il mio...non potrebbe andare peggio.

Arrossisco violentemente e deglutisco.
«Siete molto mattinieri vedo...io devo...vado a sistemarmi.» sparisco dietro la porta come quando ho origliato Harry, ma poi corro su, in camera mia.
Prendo una maglia bianca a righe nere e i pantaloncini di jeans di ieri e la biancheria intima.

Mi lavo e mi vesto, poso i precedenti indumenti nel cesto dei panni sporchi e spruzzo un po' di deodorante profumato al cioccolato, che mi porta mio padre da Düsseldorf ogni anno.
Dato che ho deciso di stare via mi sono portata l'intera fornitura di casa mia, lasciandone qualcuno per mia mamma.

Torno, poi, in cucina, con un'entrata normale.

«Hey! Il nostro primo incontro non è stato dei migliori.» mi saluta Liam.
Lo fisso per un po' negli occhi. Giusto il tempo di chiedersi quanto io sia strana.
«Ciao...io...sono Ludovica.» mostro il sorriso più dolce che riesco a riprodurre sulla mia faccia e fortunatamente vengo ricambiata.
Niall fa un cenno con la mano.
Harry sta ripulendo la tovaglietta sulla quale ha consumato la colazione e ha preparato un bicchiere con del succo di frutta all'arancia, le fette biscottate con la marmellata, il pane e la nutella.
«Io sono Niall, piacere.» si sforza nel parlare l'italiano e ci riesce molto bene.
«Lo so chi sei.» ridacchio. «Sai che c'è? Parli l'italiano meglio di certa gente che conoscevo in Italia.» ridiamo assieme anche se, a dir la verità, non c'è nulla da ridere, anzi la situazione è piuttosto preoccupante.

«Allora, primo: buon compleanno. Secondo: siamo qui per il regalo, quindi ecco. Non credo che co sarà tempo sta sera per i regali...» i due ragazzi mi porgono dei pacchetti ben incartati.
Li apro e in uno c'è una collanina con la lettera L. È da parte di Niall. Lo abbraccio e lo ringrazio calorosamente.
«Tu sei pazzo.» rido.
Alza le spalle e passo a quello di Liam.
Inarco le sopracciglia.
Intimo di Calvin Klein.
«Non commentare, non sapevo cosa prenderti, perciò...la biancheria intima la usi di sicuro. No?»
«Ripeto. Tu sei pazzo. Non dovevate, davvero. In fondo sono solo...insomma non mi ritengo così importante per voi da meritare un vostro regalo di compleanno. Soprattutto regali così costosi.» sono imbarazzata e non so cosa dire.
«Senti. Non potevamo presentarci a mani vuote, per educazione, e poi tutti sono importanti. Tu lo sei per Harry.» a quell'affermazione di Niall alzo il capo verso di lui.
È arrossito e sorride imbarazzato.
Riabbasso la testa nel momento in cui i nostri occhi si incrociano.

Only Fate (IN CORREZIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora