«Io ti amo.»
«Cosa?» scatto subito appena sento quelle parole.
«Ludovica, ti amo.» mi ripete.
Mi tiene le mani.
Siamo l'uno di fronte all'altro.«Grayson...» gli salto addosso e lo bacio con passione.
Non so se sono pronta, però, a ripetergli anche io quelle parole.
«Andiamo a casa.» sorrido nel bacio.--
«Devi impegnarti sta volta.» mi mordo il labbro mentre spingo Grayson sul letto.
Sorride maliziosamente e mi tira davanti a lui.
Mentre è seduto io resto in piedi e lascio che mi sbottoni la camicia.
La apre per metà e mi bacia il petto.
Massaggia i seni e poi riprende a sbottonare l'indumento.
Sfila lentamente i leggings e procedo nello sfilargli la maglia.
Lo faccio sdraiare con le gambe che gli penzolano al bordo del letto e mi siedo a cavalcioni su di lui.
Comincio a baciarlo mentre gli tolgo i pantaloni.«Vuoi...andare oltre?» mi chiede.
Annuisco e si alza.
«Dove vai?» dico con voce flebile.Non risponde, esce dalla porta con cautela e ritorna poco dopo.
Lo fisso in attesa di una giustificazione.
Agita davanti a me una bustina metallizzata e annuisco.
La poggia sul comodino della mia stanza e si sistema sul mio corpo.
Mi bacia le labbra fiero e contento come un bambino con le caramelle.«Sei fantastica.» biascica fra le mie labbra.
Slaccia il mio reggiseno e lo lascia cadere dal letto.
Succhia gentilmente uno dei miei seni procurandomi un mugolio.Quando è pronto infila il profilattico e comincia a spingere.
«Dolce e lento, piccola.» sussurra.Dio è un'agonia!
«Gr...Grayson...» mi lamento; avevo bisogno di più ritmo.«Come vuole signorina.» ghigna e spinge più forte.
Fa una pausa e riprende con due spinte decise.
«Grays-on» ansimo.
«Piccola, ci siamo.» dice prima di riversarsi nel preservativo.
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«Hey dolcezza.» scherzo a bassa voce.
La mia schiena è contro il suo petto e lui gioca con due ciocche dei miei capelli.
«Hey demonietto, proprio non ti andava una cosa tranquilla?» risponde ridacchiando.
«Finiscila!» arrossisco. «Ma noi, cosa siamo? Intendo ora.»
«Stiamo insieme.» suonava più come una domanda.
«Dillo con più sicurezza!» rido.
«Sei la mia fidanzata ora. Sei. Mia.» parla prima di affondare la testa nel mio collo.
Mi giro verso di lui e lo bacio.
«Così è meglio. Devi essere più sicuro di te stesso.» ammetto.«Vuoi davvero vedere la mia sicurezza?» dice bloccandomi sotto di lui.
«Certo...» alzo un sopracciglio.
«E allora qui ci scappa il secondo round.»
Ridiamo assieme.
«Alla faccia di Nash!» aggiungo io facendolo sorridere.
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Il cellulare di Grayson squilla svegliandoci entrambi.
«Oh cazzo!» mugugna.
Lo guardo allarmandomi e corre a vestirsi.
«Mia madre, mi ha chiamato tredici volte e mi ha inviato un messaggio, è un'ora che aspetta fuori dalla porta!»
Mi rivesto velocemente ma Grayson mi ferma.
«No aspetta, se scendiamo assieme farà il terzo grado, fai finta di dormire e io dirò che mi sono addormentato un camera mia e ho lasciato il cellulare in bagno.»Aggrotto la fronte per la sua fantasia.
«Davvero?» chiedo scettica.«È imbarazzante! Le devo dire che abbiamo fatto l'amore, ci siamo addormentati e non abbiamo sentito il cellulare?»
Rimango di sasso.
Ha detto "abbiamo fatto l'amore" ?
Si lo ha detto.
Non ha usato il termine sesso...
Questo fa nascere in me i fuochi d'artificio.
Gli importa davvero.
Non posso però fare a meno di rilasciare uno dei miei commenti sarcastici.
«Ma hai 21 anni!»«Rimane sempre imbarazzante.» si giustifica ed esce.
Mi sdraio suo letto sul letto con la faccia sul cuscino, beandomi del profumo che sa di lui, rimasto impregnato sulle lenzuola.
Sento sua madre che alza la voce e si lamenta per averla lasciata fuori casa, e lui risponde rinfacciandole il fatto di aver dimenticato le chiavi.
Scendo a passi lenti le scale e inizio la mia parte di recita.«Ciao, Jane.» la saluto calorosamente.
Lei ricambia con un amorevole sorriso e mi sento sollevata.
I suoi sorrisi scalderebbero il cuore a chiunque.«Vedo che avete fatto una bella dormita! Sono le 7 di sera! Fra un ora arriva tuo padre idiota! Vai a sistemarti! Renditi presentabile, fai qualcosa! Tu Ludovica, sei sempre così bella! Guardala Grayson! Tu sembri un barbone!»
Ridacchio e salgo le scale seguita da lui.
Quando scompariamo dal raggio visivo di Jane mi bacia il collo.
«Già, sei sempre così bella...» sussurra sensualmente al mio orecchio.«E tu sembri un barbone!» rido ripetendo le parole di sua madre.
Mi da una pacca sul sedere e mi tira in camera sua.
«Aiutami a scegliere dei vestiti da mettere. Tu sei sempre perfetta!» imita la voce di sua madre e si infila dentro l'armadio.
«Tu hai un serio bisogno di un nuovo guardaroba.» dico spostandolo e facendomi spazio per cercare qualcosa di decente.
«Metti questi, non pensavo avessi anche delle camicie qui dentro!»
Gli porgo dei pantaloni con mille tasche beige e una camicia bianca.
Mi guarda e alza un sopracciglio.«Mettili.» dico con tono autoritario.
Sbuffa e si cambia.
«Vado a cambiarmi. Credo che indosserò uni dei vestiti che ho comprato oggi.» annuncio.
Quando usciamo dalla sua camera Ethan e Madison stanno salendo le scale.
Li salutiamo ed entriamo in camera mia.«Ma fate il cambio campo ogni round?» ride Ethan e Grayson gli lancia un cuscino dalla porta che viene subito rispedito indietro.
Scuoto la testa e frugo nelle borse.
«Questo, lo metto al mio compleanno...» tiro fuori il completo nero e bianco. «...questo è troppo elegante...» tiro fuori il vestito nero decorato con delle paillettes. «...questo...nah...ECCO!» urlo infine.
La gonna bordeaux e la maglia nera sarebbero perfette.
Mi preparo e infilo le mie converse nere.
Lascio cadere i miei ricci sulle spalle e mi fermo davanti all'anta a specchio del mio armadio.«Sei bellissima, ma così fai venire voglia di prenderti qui, ora. Quell'aspetto innocente...ma tu l'innocenza non la sfiori minimamente, almeno quando sei con me...» gli tappo la bocca con la mano per farlo smettere di blaterare cose a caso.
Si siede sul mio letto ed io su di lui.
La sua lingua calda si fionda immediatamente fra le mie labbra e cingo le braccia intorno al collo.
Le sue mani accarezzano le mie cosce scoperte fin sotto la gonna.
Tiro il suo labbro quasi volessi tenerlo per me.Con il suo dito accarezza la mia intimità.
Comincia a fare pressione e gemo.«Ragazzi c'è qui Bill, vostro padre! Grayson...Uh!» spalanca gli occhi quando ci coglie in flagrante e si porta le mani alla bocca.
«Jane! Possiamo spiegare.» corro immediatamente verso di lei.
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Only Fate (IN CORREZIONE)
FanfictionIl destino è contro di noi. È bastardo. È già deciso. Ma noi possiamo modellarlo a nostro piacimento, possiamo dargli filo da torcere. Spetta a noi decidere se farci calpestare da lui o fargli passare la voglia di andare avanti.