Capitolo 20: Logan

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Quando la sveglia suona al mattino, circondo la vita di Kate e la attiro verso di me. Mi è mancato dormire con lei, sentirla mia.

"Buongiorno, amore," sussurra, cercando di alzarsi dal letto, ma la tengo stretta. "Logan, dovresti lasciarmi andare. Devo fare la pipì."

"Oops, scusa tesoro," dico guardandola affrettarsi verso il bagno.

Mi sdraio di nuovo, godendomi il letto che condivideremo per sempre. Dopo un po' Kate apre le tende facendo entrare una luce che mi acceca e va nella cabina armadio, avvolta in un asciugamano. Esce indossando un paio di jeans e una camicetta bianca e mi sorride mentre si pettina i capelli quando qualcuno bussa alla porta. "Entra!"

Angel entra e la abbraccia. "Buongiorno, mamma."

"Buongiorno, principessa. Vai a tirare fuori tuo padre dal letto," le sussurra.

"Buongiorno, papà."

"Buongiorno, piccola." La abbraccio mentre guardo Kate truccarsi. "Devi andare da qualche parte?"

"Abbiamo un'ecografia oggi," risponde. "Piccola, vai a fare colazione. Arriviamo anche noi."

"Certo, mamma," dice Angel. "Ciao, papà. A dopo." Esce di corsa, facendomi ridere.

"Sei stupenda, amore," dico, abbracciando Kate.

"Grazie. Ti sei perso una doccia con me e se non fai in fretta, perderai l'occasione di vedere i piccoli."

"Sarò pronto in un attimo," dico, affrettandomi verso il bagno. Penso di non essermi mai lavato così velocemente in vita mia, ma non posso perdere l'ecografia dei miei figli.

Una volta vestito, scendo le scale e mi fermo a guardare le mie donne parlare. Non ho mai visto Angel così felice. Ho la sensazione che ami Kate più di me, il che è assurdo da pensare, ma è a lei che Angel si rivolge per prima.

"Buongiorno, Logan," dice Nellie, seguendo anche lei il mio sguardo.

"Giorno, Nellie."

"Sono adorabili, vero?"

"Kate è dolcissima con Angel, e si sono subito capite. Angel sembra anche più sicura di sé." Sorride mentre mi da una pacca amichevole sulla schiena, “la capisce molto meglio di quanto a volte non lo facci io.”

Rimango sorpreso, ma in fondo sapevo che Kate fosse speciale. "Potrei guardarle tutto il giorno."

"Potresti, ma non sarebbe meglio essere lì? A creare dei ricordi con la tua famiglia?" chiede, dirigendosi verso la sala da pranzo.

La mia famiglia. Ho la possibilità di avere una famiglia come ho sempre sognato. Quando Kate mi vede, ricambio il suo sorriso mentre mi unisco a loro. Il mio cuore è così pieno d'amore in questo momento che non potrei esserne più felice.

Dopo aver fatto colazione e confabulato con Agnes la nostra domestica, Kate mi  porge le chiavi chiedendomi se voglio guidare, ma onestamente non ho idea di dove andare. Quindi mi siedo sul sedile del passeggero, lasciandole il posto.

Il viaggio non è lungo e Angel ci saluta scendendo di corsa dall'auto per incontrare alcuni amici. Nellie mi ha detto che non ne aveva a Chicago. Erano così crudeli a dirle che sua mamma se n'era andata a causa sua. Ci sono volute settimane per cambiarle scuola e farle capire che non era colpa sua se sua mamma ci ha abbandonati. Cambiare scuola però ha reso Angel più insicura, ha scelto di isolarsi così che nessuno potesse più ferirla. Sono sicuro che Kate abbia qualcosa a che fare con questo grande cambiamento, e non potrò mai ringraziarla abbastanza per quello che ha fatto per Angel e per noi.

"Cosa ti preoccupa, amore?" mi chiede, accarezzandomi la coscia. Ero così perso nei miei pensieri che non mi ero accorto che stava già guidando.

Take me to Heaven: KateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora