Sto cercando le mie mutande quando noto Logan che le tiene in mano con un sorriso diabolico. "Stai cercando queste?"
"No, stavo cercando un unicorno. Certo, Logan, dammele." Cerco di raggiungerli ma lui me le nasconde.
"Mmm, non credo proprio."
"Logan, dai." Ci riprovo ma lui le alza sempre di più. Che palle essere bassi!
"No, no."
Lo spingo sul letto e mi siedo a cavalcioni su di lui cercando di raggiungere le mie mutande, ma Logan si allunga ancora di più ridendo. Lo bacio, divorando le sue labbra e quando si rilassa, godendosi il bacio, riesco finalmente a prendere le mie mutande. Logan mi circonda con le braccia e gli mordo il labbro inferiore facendolo gemere. "Giochi sporco, tesoro."
"Perché posso," rispondo, allontanandomi mentre lui mi sculaccia, facendomi strillare.
Arriva una email e corro al computer inciampando nel manico del borsone.
"Perché tanta fretta?" Sghignazza mentre mi afferra al volo prima che cada di faccia a terra.
Sposto la borsa con il piede mentre cerco di comportarmi da adulta e non una ragazzina eccitata. "Aspetto una risposta dall'agenzia immobiliare."
"Da un agenzia immobiliare?" Chiede sorpreso mentre su siede sulla sedia e mi fa sedere sulle sue gambe.
"Sai che voglio trasferirmi negli Stati Uniti.” Lo guardo da sopra la spalla sentendo le guance andare a fuoco, “Ci ho pensato a lungo, ma non ho mai trovato nulla che mi interessasse. Ma uno dei posti in cui vado a rifugiarmi quando sono in congedo mi ha conquistata."
"Fammi indovinare, cerchi qualcosa simile a quella casa?"
"Sì." Rispondo, accoccolandomi tra le sue braccia. "In Italia siamo abituati ad avere la famiglia vicino a noi. Una palazzina dove su ogni piano vive un parente. Ecco a me piacerebbe avere Max e la sua futura famiglia vicino a me."
Logan mi accarezza il braccio, "Sembra interessante e anche carino. Quindi l'agenzia ha trovato qualcosa che potrebbe piacerti?"
"Più o meno,” sorrido come una scema, “ho scoperto che i proprietari vogliono vendere quel posto. Aspetta, lascia che ti mostri prima," dico, aprendo la cartella delle foto sul mio laptop. Lo lascio scorrere e Logan si concentra su un'immagine dell'intera proprietà vista dall'alto.
"Cavolo, è un posto meraviglioso, ed è enorme. Dove si trova?"
"È in Aspen, Colorado."
"Capisco perché ti piace." Mi bacia tra la spalla e il collo facendomi sciogliere.
“Ho fatto un'offerta.” Sposto lo sguardo su di lui, “In realtà, i piani erano di condividere la proprietà con Max, apportare modifiche e vivere insieme."
"Lo spazio non sarà affatto un problema, ma perché erano?"
Prendo un respiro. E nonostante voglio proporli una pazzia le parole si bloccano sulla punta della lingua. Logan mi sfiora le labbra prima di intrecciare le dita con le mie. Dopo un altro bel respiro mi butto, “So che sembra folle, ma ho sognato Angel giocare e divertirsi qui. Oggi ho fatto delle ricerche e anche le scuole nei dintorni sono favolose." Mi fermo, aspettando che lui si metta a ridere ma la sua mano accarezza la mia coscia, stringendola leggermente e sorride.
"Hai davvero sognato mia figlia giocare lì?" chiede a voce bassa, quasi sussurrando. Sembra sorpreso. O magari preoccupato di avere davanti una pazza scappata da un manicomio.
"In realtà, il mio sogno è andato molto oltre." Mi mordo il labbro per cercare di stare zitta.
"Oh, davvero? Beh, vai avanti, raccontami di più."
"Prometti di non scappare."
"No, sono troppo stanco per scappare piccola." Scherza mentre mi sposta i capelli di lato.
"Non sei per niente divertente. Sono seria." Sbuffo facendolo sorridere.
"Lo prometto, croce sul cuore."
"Ok, allora. Ho sognato i nostri figli e i figli di Max che giocavano sul prato mentre noi prendevamo il sole accanto alla piscina, guardando Angel nuotare."
“Quanti figli?"
"Quattro," dico, coprendo il viso con le mani.
Logan me le toglie, sorridendo. "Sei bellissima quando arrossisci. Solo quattro? Non ne vorresti di più?"
"Ti stai prendendo gioco di me?"
"No, tesoro. È un luogo da favola, e sentirti dire che hai immaginato mia figlia giocare lì mi fa amarti ancora di più, se possibile."
Accarezzo la sua guancia guardandolo negli occhi. "Quindi, non ti dispiacerebbe vivere lì con noi?" Trattengo il fiato. Oddio, perché? Perché diavolo non do tempo al tempo?
"Lo vuoi davvero?" Sì avvicina a me e annuisco perché non posso negarlo. Basta perdere tempo. Ho una vita e la voglio vivere a modo mio. "Mi piacerebbe tantissimo," sussurra sulle mie labbra.
I suoi occhi sono pieni d'amore e non posso farne a meno di baciarlo.
Dopo aver aperto l'email insieme e scoprire che la mia offerta è stata accettata, iniziamo a guardare le foto mentre spiego alcune modifiche.
"Tra cinque mesi sarò a casa. Almeno è quello che ci hanno detto. Quindi significa che potrò aiutarti con il trasloco. Ma prima devi darmi i tuoi dati bancari."
Mi giro a guardarlo perplessa. "A cosa ti serve?"
"Cosa intendi, a cosa serve, piccola? Stiamo comprando casa."
"Lo so, ma perché avresti bisogno...," mi blocco, ha detto la casa nostra. "Hai detto la nostra casa?"
"Sì, Kate, l'ho detto. Ti amo, e sì, voglio averti nella mia vita per sempre, e non ti lascerò mai pagare per la nostra casa."
Certo, come no. Ma figurati se gli prendo i soldi. Con l’istruzione che costa tanto questa è una spesa che non voglio accollargli e poi l’idea è mia. "Posso essere io a dirlo ad Angel?" È la prima cosa che mi viene in mente per cambiare discorso e subito me ne pento. Kate, ma che cazzo dici? È sua figlia. Bella grazia che non ti odi per toglierle parte dell’attenzione di suo padre.
"Davvero?" Il suo tono stupito mi preoccupa. Cioè non è una cosa da dire al telefono e sicuramente non aspetterò cinque mesi per traslocare ma visto che sarò negli States perché no? Almeno potrò legare con lei e conoscerci di più.
"Beh, sicuramente non subito.” Cerco di correggermi. Forse corro troppo ma Angel mi ha rubato il cuore. “Voglio dire, mi piacerebbe conoscerla di persona prima, essere sua amica. Voglio che si senta a suo agio con me." Ho visto tanti film dove le compagne dei padri hanno un rapporto pessimo con i figli. Io questo non lo voglio. So che non potrò mai prendere posto di sua madre ma voglio almeno esserle amica e farle capire che io ci sarò sempre e che può fidarsi di me.
"Ti adora, Kate. Tu non ti sei resa conto di quanto fosse felice di vederti ieri sera.” Logan mi attira tra le sue braccia, “Ho già detto a Nellie che succederà prima o poi che vi incontriate. Deciderai tu quando."
"Davvero?" Chiedo stupidamente mentre mi fa un sorriso così dolce da perdere la testa.
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Take me to Heaven: Kate
RomansaKate Venticinque anni e quasi divorziata. Non è proprio il posto in cui avrei voluto trovarmi, ma quando il padre del tuo ragazzo sta morendo e il suo ultimo desiderio è vedere suo figlio sposato, fai quello che devi fare. Non è forse una similitudi...