Capitolo 16

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Passarono altri due giorni.
Leggevo sempre i soliti messaggi di mamma e papá, ma mai un messaggio di Cook.
Ero da sola.

Non so per quale motivo ma se mi andava di uscire, andavo solamente con Freddie, Jj e Effy.
Sembravo un'altra persona.
Parlavo poco. Non mi truccavo. Ero disordinata.
Fumavo tanto. Piangevo tanto.
Non cantavo né suonavo più.

...

Dopo una settimana mamma tornó.
Era in gran forma.
Forse tutto quel sesso l'aveva aiutata.

-che ti é successo tesoro?- mi vide con il mascara colato seduta sul pavimento con una sigaretta in bocca.

-se n'è andato- dissi piangendo sulla sua spalla.

Lei mia abbracciò.

-raccontami tutto- mamma

Sorseggiai una tisana calda mentre le raccontavo ció che era successo di Evan, di Cook e di me.

Vedevo la sua tristezza negli occhi.

-amore mi dispiace tanto.-
-se fossi restata questo non sarebbe accaduto- mamma

Aveva ragione. Se non avesse preferito scoparsi il suo tipo che badare a me questo non sarebbe successo.

- ormai é successo-
- ora però sono qui-
-già ORA sei qui-

-senti so cosa ti farebbe bene! Un bel viaggetto. Magari in Italia. Vuoi andare da lui?-

-Cosa?-
-si devi cambiare un po' aria. Vai da lui . Non lo vedi dall'estate scorsa-

Mi si illuminarono gli occhi.

Aveva ragione! Sarei andata da mio padre.

Acquistai un biglietto di andata e ritorno per Roma e radunai i miei amici alla rimessa di Freddie per comunicare che sarei stata assente fino alla fine del mese.

-come vai in Italia?- Katie
-si ho bisogno di rivedere mio padre e cambiare un po' aria.-
- Cook non si é più fatto vivo con nessuno?- chiesi incuriosita.

-no-...

-ok- annuii.

-ci porterai dei souvenir vero?- Naomi.
-certo che si. Sempre che i lecca lecca a forma di cazzo e fica non si sciolgano al ritorno-

Tutti ci mettemmo a ridere.

-ci mancherai- Emily
-anche voi-

Li accolsi tutti in un abbraccio di arrivederci e mi diressi all'ospedale.
Evan si era svegliato é stava molto meglio.

Chiesi ad una infermiera di poter entrare nella stanza. Lei non acconsentí, ma lui mi chiamò quindi la scansai ed entrai.

- ciao gattina- Evan
Avevo le lacrime agli occhi.
-stronzo ce ne hai messo di tempo per aprire quei cazzo di occhi-
- sennò come avrei fatto a rivedere il tuo splendido viso?- Evan.
-ti vedo in forma- dissi sorridente.
-già. Questi pezzi di merda vogliono tenermi rinchiuso qui ancora 4 giorni. Non ce la faccio più-

Io sorrisi poi gli dissi
- Evan?-
-mhh?- Evan
-senti, non vorrei offenderti per nessuna ragione o altro. Però ci tenevo a dirti che io... io amo veramente Cook. Lo amo e non posso farci niente.
In altre parole una scopata con te non mi farebbe sentire nulla, quindi ti chiedo cortesemente di non fare più quello o qualcosa di simile a quello che hai fatto quella sera.-

-wow. Ok non ti preoccupare. Non ti darò mai più fastidio finché sarai con quel coglione- Evan
-grazie - sorrisi.
-a proposito dov'é il coglione?- Evan

Io non risposi e abbassai la testa.

-vi siete lasciati?- Evan incredulo.
-no. Cioè non credo. Lui se n'è andato due settimane fa. Ma nessuno l'ha mai più visto o sentito.-
-che?! E nessuno é andato a cercarlo? Siete sicuri che stia bene?- Evan
-io no ma JJ si. Dice che sopravvivrebbe anche in un branco di lupi. E comunque ti ha cercato di uccidere. Perché ti preoccupi per lui?-
-io mi preoccupo per te. Se tu stai male anche io.-
-ti voglio bene Evan.-

Lo abbracciai.

-volevo dirti che domani partiró per l'Italia e ci resteró fino alla fine del mese.-
-te ne vai anche tu?- Evan
-solo per un po' ma possiamo sentirci comunque. -

Mi alzai per andarmene .
- tranquillo porteró anche a te il gadget della fica-

Dissi dandogli le spalle e camminando verso l'uscita.

-che?- Evan

Holy eyes (james cook skins)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora