Capitolo 8

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Ma in cucina non c'era solo lei seduta intorno al tavolo.

-cook, mamma che ci fate voi qui?-
Cercai di mettermi la maglietta.

- questo ragazzo é un tuo amico?- mamma si riferiva a cook che era scioccato, disgustato e nel suo viso era presente anche un po' di delusione.
Si stava alzando prendendo le sue cose per andarsene infuriato.

Evan guardava tutta la scena basito.

Io stavo per piangere.

Presi per il braccio cook con le lacrime agli occhi.
-Cook aspetta.-
-che vuoi? Non lo fai con me e sfoghi il tuo piacere con questo idiota?!- disse incazzato guardandomi con disprezzo.
-non doveva andare così. Ma poi sei tu che non volevi far sapere in giro del nostro bacio- dissi cercando di giustificarmi.
-forse perché non volevo che tu fossi etichettata come tutte le ragazze che se la fanno con me e che non contano nulla- cook mi scansò facendomi capire tutto.

Poi si diresse verso Evan che si sentiva in colpa.

- per quanto riguarda a te figlio di puttana- gli tirò un pugno dritto in faccia facendolo sanguinare dal naso e dal sopracciglio. Ma lui non reagì-
Corsi in camera a piangere appena cook se ne andò.
Mamma invece medicó le ferite di Evan.

Dopo un po' di riflessioni capii che Cook per la prima volta aveva ragione.
Ma doveva essere più chiaro.
Io pensavo che non volesse dirlo in giro perché non gliene fregava niente di quel bacio e invece non era così

Scesi in salotto a dare una mano a mamma che nonostante tutto mi aiutava con la sua empatia.

-come va?- chiesi a Evan che era sul divano.
-potrebbe andare meglio- disse lui sorridendo.
-mi dispiace tanto. Non sapevo che c'era qualcuno in casa-
-quello l'avevo capito ma non ho capito perché mi hai mentito sul fatto che lo ami sin dal primo momento, al market-
- non lo so nemmeno io. Io non vorrei neanche amarlo ma...-
-non riesci a non farlo- concluse Evan.

Poi intervenne mamma

-l'amore, l'amore, l'amore, a cosa serve? A nulla-
Stava certamente pensando a papà.

-Cleo senti tu mi piaci e anche tanto- Evan
-anche tu- dissi
-ma non posso stare con una persona solo per accontentarla. Per essere felice sai tu cosa devi fare-
- amici?- chiesi capendo che non volevo perderlo.
-assolutamente- Evan.

-ora va meglio grazie- disse a mia mamma che gli stava tamponando la ferita.

Lui si spostò. Prese il suo zaino.

Mi diede un bacio sulla guancia poi si allontanò. Ci vediamo lunedì da Simon con il chitarrista.

Mamma mi guardò.

- vuoi parlarne?- m
-no.-
- che vuoi fare allora?- m
-voglio andare da Freddie-
-e chi é? Un altro?. No lui é il migliore amico di cook. -A me non piace e a lui piace Effy. Sembrano fatti l'uno per l'altro-
-ok- mamma
-torno sta sera. Ci vediamo- le dissi uscendo.

Arrivai a casa di Freddie.

Mi apri una ragazza un po' snob.

-e tu chi sei?- chiese
-sono un'amica di Freddie-
-entra. Freddie é un po' occupato adesso però è di sopra se vuoi ti accompagno-
-ok va bene-
lei si mise a ridere

-che c'é?- le chiesi.
-niente voglio vedere la reazione-

È lì dentro- mi disse.

Aprí la porta e vidi Effy e Freddie darci dentro. Loro mi vederlo ma io chiusi subito la porta dicendo "scusate, scusate, scusate".

-potevi dirmelo- guardai la snob, probabilmente era sua sorella.
-così era più divertente-

Freddie e Effy uscirono con i capelli arruffati.

-Karen ma che cazzo? Non le hai detto che ero occupato?-
-si ma lei non mi ha ascoltato- k
-non é andata così lei mi ha detto di entrare.- dissi la verità.
-vabbè lasciamo stare. Come mai qua?- Freddie
-ho bisogno di parlarti-

Entrammo nella sua rimessa e gli raccontai come stavano veramente le cose. Avevo bisogno di un consiglio.

-Cleo lui ti ama- effy
-no, non é vero- cercai di non pensarci.
-e anche tu lo ami, ma non lo vuoi ammettere.- Freddie
-non é che se se ora vi siete sistemati voi due dobbiamo farlo anche noi-
- e allora dimmi perché ti sei sentita in colpa per lui davanti a Evan-

Avevano ragione. Io provavo qualcosa per lui

Holy eyes (james cook skins)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora