Capitolo 33 Fiducia

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- Lee dove sei? Sono a casa-

Fui svegliata da una voce distante e familiare.
Proveniva da sotto.

Aprii gli occhi, guardai l'ora.

Erano le 19:30 e mamma era arrivata.

- Cook, tesoro svegliati- dissi agitandolo delicatamente.

Si svegliò intontito anche lui.

-perché mi hai svegliato? Stavo facendo un bel sogno, c'eravamo io , te..- cook
- me lo racconterai un'altra volta. Vestiti che é arrivata mamma-

Non facemmo in tempo a vestirci che qualcuno entró in camera.

- ah ciao ragazzi, Cook- mamma
- mamma! Non potevi aspettare fuori?-
- non c'é niente che io non abbia già visto- mamma

Dato che Cook era completamente nudo e ciò non gli creava un minimo di imbarazzo, a quella affermazione mi immobilizzai riflettendo.

- in che senso? - la guardai storta.
- Cioè intendo dire che ... che... ho già visto il corpo maschile in vita mia e tu invece sei mia figlia, ti ho partorito io.- era sotto pressione.

Mi voltai verso Cook che sembrava provare lo stesso ma nascondendolo meglio di lei.

-Si, bhé penso che l'abbia già visto in vita sua. E poi una volta ero in bagno ed é entrata sul momento. Ma non c'è da stupirsi no? Siamo come una famiglia.- cook

- si, basta che non diventi mio padre- battuta innocente ma qualcosa non tornava e io stavo per avere un attacco di panico.

- ah ah ah - risero con forza.

-va bene... io vado quindi- mamma

Chiuse la porta.

Io balbettavo, stavo quasi per piangere anche se non avevo la situazione completamente sotto mano.

Mi avvicinai a Cook, iniziando quasi a sudare per lo stress.

- C-c- cook ti prego- dissi con gli occhi lucidi

Lui non rispose , aveva le mani nei capelli ed era stressato.

- dimmi che non é s-successo veramente. Dimmi che ...- presi un respiro profondo. Non avevo il coraggio di pronunciare quelle parole.-... dimmi che non hai fatto sesso con mia madre- le lacrime iniziavano a scendere. I suoi occhi non mentivano più bene come era successo poco prima .

- Lee, ti prego.-  stava singhiozzando - Non voglio perderti per nulla al mondo.-

-non può essere.- crollai a terra piangendo.

-che cazzo avete fatto?!- gli urlai in lacrime.
-é successo solo una volta, te lo giuro- cook piangeva ma non mi sollevava affatto.

-Smettila! Dimmi che cosa é successo- non riuscivo a smettere di piangere.

- la sera prima di venire da te a Roma.Tua madre penso che era fatta, ti avevo portato la torta e il resto, mi aveva chiuso la porta in faccia, poi mi ha riaperto e mi ha fatto entrare.- cook .

In quel momento volevo morire. Non potevo sentire tutto.

- poi, mi ha fatto bere e sai come sono io. Mi ha iniziato a baciare ringraziandomi per averti reso felice... e mi ha messo la mano nei pantaloni...-

Non lo lasciai finire.

-BASTA!- la mia testa stava esplodendo.
Il secondo ragazzo che avevo amato nella mia vita mi aveva anche lui tradito, ma sta volta ha fatto più male, perché non era una qualsiasi, ma mia madre.

-Vattene! Sparisci! Non ti voglio vedere mai più-

Cook se ne andó asciugandosi le lacrime.

- ma prima, sappi che io ti amo veramente e se non si fosse capito ero ubriaco e pensavo che fossi tu - cook

Rimasi lí in quella posizione per un po', ma quel po' diventarono giorni e poi settimane.

Holy eyes (james cook skins)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora