Capitolo 17

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- le hai prese le chiavi? E i costumi? Una giacca? Non si sa mai- mamma
-si ho preso tutto-
-mi raccomando stai attenta.- mamma

Mi diede un bacio sulla fronte e un abbraccio.

-ti voglio bene tesoro. Avvisami quando sei arrivata in Italia. Per qualsiasi cosa io ci sono- mamma

In aereoporto riguardai tutte le foto fatte insieme a Cook.
A scuola, a letto, alle feste...

Decisi di richiamarlo un ultima volta ma nessuno rispose . Allora lasciai un messaggio nella segreteria.

-Ciao. Non so se ascolterai questo messaggio, ma volevo solo dirti che mi manchi. Non capisco perché sei scappato così senza dire nulla a nessuno. Né a Freddie, né a JJ,  ma soprattutto a me.
Io Cook non sono mai stata arabbiata con te. Io ti amo ancora. Volevo solo fartelo capire. Se vuoi che sia un arrivederci bene, anche io lo voglio. Sennò addio Cook.-

Terminai il messaggio vedendo che una vecchietta mi stava osservando e sorridendo.

L'aereo stava per partire. Io ero dentro.

Dopo circa 3 ore arrivai all'aereoporto di Fiumicino a Roma.

Riconobbi subito una persona.

-PAPÀ!!!- corsi ad abbracciarlo.
-Leooo!! Tesoro mio! Che bello rivederti-

-come stai?- papà
-bene! Tu?-
-si va avanti. Vieni dammi le valige.-

Mi portò le valige in macchina.

-allora che mi dici?- papà
- bhé non lo so. Inizia te-
-ho preso un cagnolino!-papá
- cosa?!-
-si! Voglio che nostro figlio o figlia abbia anche un po' di affetto animale-
-cosa?- rimasi scioccata- tu avrai un altro figlio?-
Il mio cuore cadde a pezzi.

-cazzo! Pensavo di avertelo già detto. Sorpresa!-
-  Lucrezia ha scoperto di essere incinta 4 settimane fa.- papà
-mamma lo sa?-
-pensavo di sì e invece no.- papà.

Non sapevo cosa dire se non " che vita di merda".

Arrivammo a casa sua. Non era la stessa di quando ero piccola. L'avevano acquistata tre anni fa.
Era un appartamento non una casa come quella mi è di mamma.

A Roma era tutto diverso, era tutto cosí... mediterraneo.

Lasciammo le valige dall'ingresso quando davanti a me vidi una donna dai capelli lunghi e rosso tinto.
Aveva un eye-liner marcato e anche delle poppe enormi.
Alta e slanciata. Ma onestamente non mi piaceva.

- Ahhh ma che bello! Ciao Cleo! Finalmente ci incontriamo!- Lucrezia

Ma chi si crede di essere questa. Sta con mio padre da sette mesi e già è tutta pappa e ciccia.

-si. Ciao!- dissi quasi soffocando.

-vedo che voi due avete già fatto amicizia. Clio , Lucrezia, Lucrezia, Clio.- papà

-puoi giurarci- dissi cercando di staccarmi.

Sistemai le mie cose nella camera in più che in futuro penso che sarebbe stata quella del figlio o figlia.

A cena parlammo del più e del meno fino a quando non arrivó la domanda che fanno solitamente gli zii o nonni a Natale.

-allora Clio ce l'hai il fidanzatino?- Lucrezia.

Di solito ero matura ed educata davanti a chiunque, soprattutto gli adulti ma in quel momento il lato peggiore di me uscí.

-certo che ce l'ho il fidanzatino. Scopiamo da mattina a sera. Lui circa tre settimane fa ha deciso di smettere di usare il preservativo quindi bhé sai che succede- dissi con tono ironico ed arrogante.

-Cleo!- papà.
-papà!- continuai a mangiare.

Avevano appena capito entrambi come mi sentivo.

-senti lo so che non sono tua madre, ma anche se non ti conosco a pieno mi piaci e impareró a volerti veramente bene, non voglio solo dirtelo- Lucrezia.

- Facta nec verba- dissi.
-che?- lucrezia.

Non sapeva neanche il latino. Benissimo.

-fatti non parole- la fulminai con lo sguardo.

Dopo la cena andai a dormire . Il viaggio mi aveva stancato molto .

Holy eyes (james cook skins)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora