Capitolo 42 Party

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Prima di andare alla festa, passai a casa ma vidi una cosa di cui rimasi scioccata.

-mamma, papà? Che state facendo?- li vidi sbaciucchiarsi, anzi limonarsi. Non fu un bello spettacolo ma ero felice che lo stavano facendo.

-tesoro! Ciao! Sono rimasto per farti gli auguri. Scusa se non ho avvisato, adesso vado.- papà
-No, no, ti prego rimani. Scusate la mia entrata improvvisa.-
- piccola, non parliamo da più di quarantasette giorni, prima che tu andassi in c... lo sai- mamma
- ah, si. Acqua passata. Voi come state?-
-ah bene. Noi, ecco...- erano imbarazzati.

-prima che me né dimentichi, il tuo regalo. Me lo chiedi da quando sei piccola e...-

Mi chiude gli occhi con le mani e mi spostó leggermente.

-che cos'è papà?-
-apri gli occhi-

Li aprí e la mia gioia oltrepassó il limite. Il mio cuore si sciolse vedendo il cucciolo di golden Retrieve davanti a me.

Corsi a fargli le coccole, ma lui mi anticipó. Era un maschietto.

-io e papà l'abbiamo preso all'allenamento. Il suo nome è Ray ma se vuoi lo puoi cambiare- mamma

-No é bellissimo. Ray! Cucciolino- il cagnolino continuava a riempirmi di baci.

-tesoro non vorrei interrompervi ma non devi uscire? Ci ha detto che stasera andate ad una festa e forse non tornerai prima di domani- mamma
-chi?- chiesi curiosa
-Cook.-mamma

Mi girai, un po' desolata dopo aver ricordato gli avvenimenti passati.

-si, si giusto. Vado! Effy e Pandora arrivano tra poco. Ci vediamo!- diedi un bacio ad entrambi e uscii vedendo le ragazze già in cammino.


Arrivammo alla festa.
Era una villa che probabilmente avevano affittato i miei amici per festeggiare.

Aveva quattro piani, un giardino immenso, due piscine, un' idromassaggio, e poi oltre alle enormi stanze principali c'erano altre camere in cui non entrai neanche.

Arrivate alla festa incontrammo i maschietti , Naomi, Emily e Katie.

-ciao piccola.- cook mi diede un bacio.
-ciao!- Freddie ad Effy.
-ciao Pandora!- Thomas

Ci raggiunse anche la ragazza di JJ portandoci da bere.

- cazzo sono l'unica a non avere un ragazzo- Katie
- e pensare che il primo giorno di scuola hai detto che non eri mai stata sfidanzata in vita tua- Effy
- So chi potrebbe fare alla tua portata...- la presi per mano e le indicai Evan.

-cosa?! Evan? È carino ma non mi sembra il mio tipo- Katie
-ahhhh- mi lamentai ignorandola e la portai da lui.

-ehyyy festeggiata!- Evan era circondato da gente che non conoscevo e la band
-Ciao ! Lei é Katie, già vi conoscete, che stupida. Katie pensa che tu sei carino, vado diretta eh, e lei lo é questo non lo mettiamo in dubbio.- non ero molto brava a fare il cupido della situazione ma il fatto che Evan e Katie diventarono rossi come un pomodoro mi fece capire che il mio lavoro era stato compiuto e quando lui le avrebbe iniziato a parlare io avrei potuto svignarmela.

-Ciao Katie...- Evan
- ok io vado- ritornai dal gruppo che però si era separato, alcuni erano andati da una parte e altri dall'altra. Cook agitó le mani in modo da farsi raggiungere.

- allora?- cook
-prima ho visto mia madre e mio padre limonarsi- sorrisi
- é fantastico! - cook
-gli hai dette qualcosa? Li hai obbligati per il mio compleanno?- gli chiesi tornando seria in tono quasi minaccioso.
- No! Non gli ho detto nullla- cook
-ok- é tutto così perfetto-
- tu sei perfetta.- cook guardandomi in modo strano
-ma smettila di fare il romantico- gli spinsi scherzosamente
-ti piace eh? Ti piace!- cook.

Iniziò a farmi il solletico fino a quando non finì come sempre.

Caddi nel suo intenso sguardo e poi nelle sue labbra, ma stavolta, dopo che mi spinse, caddi anche in acqua.

- Stronzo!- dissi asciugandomi gli occhi
-vengo anch'io!- si tuffò.

Ed entrambi ci ritrovammo lì dentro in mezzo ad una piscina piena di ragazzi che facevano casino.

Noi abbracciati. L'uno aggrappato all'altro con le labbra che si intersecavano e le lingue che scoprivano nuove strade da percorrere.

- Come ho fatto?- cook
-cosa?-
-a meritarmi una creatura così bella- cook.

Usciti dalla piscina bevemmo e facemmo festa insieme a tutti gli altri.
Successivamente suonammo i pezzi con la band ma ed ebbi un dejavú.

La cosa bella era che Cook era felice e non consideró minimamente Evan. Tutto era perfetto.

In un momento di silenzio e riflessioni con me stessa sul divano insieme alla mia sigaretta iniziai a conversare con Naomi.

- é tutto così...-
-bello?- mi anticipò
- già... vorrei che fosse sempre così. Genitori in pace, io felice con Cook, voti alti, amici fantastici, band fantastica!-
- ti invidio tanto Lee. Non tutti hanno una vita come la tua- Naomi
-che?-
-si non tutti vivono come te. Guarda Effy, i genitori litigano sempre e lei sebbene nasconda tutto molto bene soffre, Emily e Katie, hanno problemi economici perché il padre ha venduto la palestra, a Freddie é morta la madre e JJ ha problemi sociali e per vivere decentemente deve prendere grandi quantità di farmaci.- Naomi

Realizzai che la vita in realtà non era bella come sembrava. Cioè forse lo era , ma il tempo in cui meritava di essere vissuta era ridotto rispetto ai momenti in cui si desiderava il suo termine.

-la mia vita é stata un incubo Naomi, la mia infanzia. Il bullismo subito, i rimpianti e i dolori subiti sono stati invisibili e lo sono tutt'ora a moltissime persone. Non voglio tenerteli nascosti e anche queste persone non vogliono tenere nascoste le loro sofferenze passate, ma in questo momento pensano solo al presente e anche io, come giusto che sia.
É il presente che determina il futuro non il passato. Quindi goditi questi momenti. Vaffanculo i peccati e il resto. Devi essere felice e positiva per te stessa. Non pensare alle altre persone che hanno cercato di abbatterti in passato, asfaltare te con la tua positività.-
- hai ragione- Naomi si asciugava quelle sue due lacrime che le caddero dal viso.
-Sai una cosa? Ho voglia di sballarmi. Ma senza droga.-
- e come?- Naomi
-come dovresti fare adesso tu con Emily-
-cosa?- rideva
-già - dissi andandomene



Arrivai da cook che parlava con un ragazzo che non conoscevo.

-Lee! Che hai detto alla bionda?-
-che non mi hai ancora dato il mio regalo di compleanno.- dissi sorridendo
-te li ho dati sta mattina non ricordi?- cook
- non c'é due senza tre.- Guardai in basso
-adesso capisco.- cook ricambiò lo sguardo

Stavamo per salire le scale quando Katie e Evan che si tenevano per mano ci fermarono.

-dove andate?- Evan
- non sono affari tuoi- cook
- Come vuoi. Noi avevamo intenzione di prendere l'ultima stanza da letto libera.- evan
- anche noi- dissi

Ci guardammo un secondo e poi ci siedono alla corsa. La coppia che arrivava per prima si aggiudicava la camera.

-Primo- Evan spinse Cook e prese per mano Katie.
-vaffanculo mi hai spinto. La stanza sta sera é nostra- cook
- Sogni d'oro Cook- Evan fece entrare Katie e si chiusero a chiave.

-che si fa?-
-sta seria si scopa. Te l'ho promesso poi ho anch'io voglia.- cook prendendo fiato
- l'aspetto positivo é che ora sia Katie che Evan hanno qualcuno. Si sono trovati-
-già, almeno non romperà più le palle. Comunque dove andiamo? Tutte le stanze sono occupate. A casa mia c'é Paddy, Mamma e il suo fidanzato, da te suppongo che ci siano i tuoi...- cook
-andiamo al lago! Lí non c'é nessuno, penso.-
- a quest'ora? Non pensi che...?- cook. Non gli feci terminare la frase e lo presi per mano prendendo qualche cosa da portare con noi.

-Non conoscevo il lato fifone di Cook-
-non sono fifone! Forza andiamo!- cook

Holy eyes (james cook skins)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora