Capitolo 11

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Erano  la 7:00 ero già sveglia però era sabato, ma non riuscivo a dormire.
Lo gradai mentre dormiva come un angioletto.
Avevo una gran voglia di fargli le carezze al viso, ma lo lasciai riposare.

Mi alzai , presi delle canne e con solo addosso una t-shirt e le mutande andai  sul balcone.

Mamma non era ancora arrivata.
Mi iniziai a preoccupare, poi lessi i suoi messaggi.

Mamma:" ciao tesoro, scusa se non ti ho avvertito prima e non ti ho salutato. Questa settimana la passerò da Morris, l'uomo di cui ti avevo parlato.
L'unica cosa che ti chiedo é di tenere la casa uguale e identica a come era prima, ordinata e pulita."

Leggendo quel messaggio il mio umore caló drasticamente. Dovevo solo essere felice per lei e invece...
Oltre a quello lessi un messaggio che mi era stato mandato da mio padre dall' Italia.

Papà .
Ciao tesoro? Come stai? Come state te e la mamma?
Come sono andati questi primi 5 mesi di scuola? Terza superiore, wow, come sei già grande,
Come sono i voti? E ti sei fatta degli amici nuovi, o qualcos'altro 👀?
Io qui a Roma sto bene, diciamo che si va avanti.
Mi mancate moltissimo, vorrei rivederti presto.
Ti ho mandato un po' di soldi.
Se hai bisogno di qualsiasi cosa, di parlare, di vestiti, di aiuto, qualsiasi cosa io sono qui. Sono disponibile.
Prenderei il primo aereo.
So che non hai ancora conosciuto la mia fidanzata, ma spero lo farai presto.

Lots of love  Leo🦁❤️

Finito di leggere mi accorsi che stavo piangendo. Mi mancava tanto anche a me e non volevo che entrambi cambiassero vita.
Adoravo quel soprannome che mi dava. Rimproveravo sempre i miei compagni di asilo dicendo che si pronunciava "Lio" e non "Leo ", ma in verità cercavo solamente di dire Clio.
Mi misi le mani sul volto sentendo le lacrime amare comparire sui lati della bocca.

- Ehy che succede?- cook si era svegliato e ora era dalla finestra mezzo nudo che mi veniva incontro.

Io lo guardai asciugandomi le lacrime, poi lo feci sedere vicino a me.
-nulla- dissi tirando su il naso.
- ho capito non vuoi parlarne. Ma sappi che con me puoi farlo. Non ti devi vergognare di nulla. Io sono la persona più sfigata sulla terra, non potrei mai giudicarti-

Lo guardai pensando.
Perché diceva quello?
Perché era la persona più sfigata al mondo?

-perché lo dici?- gli chiesi
-che sono la persona più sfigata?- cook.

Annuii.

-andiamo guardami. Non ho una casa, mia madre mi ha cacciato fuori qualche anno fa perché avevo venduto la sua fede noziale per della droga, mia padre é un tossico bastardo e io sono una merda.
Però la cosa che ancora non mi spiego é il fatto che ho trovato te. Il destino mi ha portato da te. L'unica persona che abbia mai amato-

Gli sorrisi anche se con quegli occhi lucidi.

Gli porsi il telefono facendogli leggere i messaggi.

Dopo qualche minuto l'unica cosa che disse fu.

- Leo- cook

- mi chiamavano così i miei genitori quando ero piccola- dissi ricominciando quasi a piangere.
- Ascolta...  non c'é motivo per cui tu pianga. Entrambi ti vogliono bene, solo che ormai tra i due le cose sono cambiate da quanto ho capito. Sei fortunata.- disse abbassando la testa.

Cook aveva ragione.

- e a te? Come ti chiamavano da piccolo?-
-Jimmy o james- cook

Io mi mi si a ridere per il primo.

- Ehy stronza non c'é niente da ridere - disse imbarazzato.

Io ridevo come una pazza ripensando al nome.
Poi ritornai un po' più seria ma mantenendo il sorriso.

- perché ora ti fai chiamare per cognome?-
-perché voglio differenziarmi da mio padre. Io sono il vero cook-

Notai il tatuaggio sulla mano con scritto "Cook".

Caspita, sembrava che quel ragazzo non prendesse mai botte, o a meno se le prendeva guariva subito, ma ha delle ferite profonde irriparabili che solo pochi possono  riconoscere.

Gli presi quella mano accarezzandola, per poi dirigermi sul viso e poi sui capelli lasciandogli infine un bacio.

-sai che si fa stasera principessa?-
-no, cosa?-
-festa!- mi disse mettendosi la maglietta e i pantaloni.
-e dove?- dissi ridendo.
-qui-
- no. Assolutamente no. Mia madre torna la prossima settimana, deve essere tutto in ordine. Non voglio vedere cose rotte o altre ragazzi o ragazze che scopano in casa mia.-
- eddai é sabato. Ci aiuteranno gli altri a pulire-

Ci pensai un attimo preoccupata e ...

- accetto se mettiamo via anche gli oggetti che potrebbero spaccarsi, lampade, quadri, tv...-

- Seee!!! Sta sera si trombaaa! Noi siamo Cook e Clio signori, noi faremo una festa quindi non rompeteci i coglioni!- Urló a squarciagola prendendomi in braccio e portandomi dentro.

-shhh! Cook ti sentiranno i vicini!- gli dissi mettendogli il dito davanti alla bocca per farlo tacere.
- Ieri quando scopavamo non te ne importava niente dei vicini- disse con quella faccia smorfiosa.

-Smettila! Chiama i ragazzi io le ragazze-
-e con la bionda che si fa?- cook
-chi?-
-Naomi, ovvio- disse ridendo.
- stupido- dissi girandomi per prendere il telefono

Invitammo tutti i nostri amici, la band e altra gente amica dei nostri conoscenti.

La festa iniziava alle 21:00 quindi avevamo tutto il pomeriggio libero.

- ti va di andare da Freddie?-
-si perché no-

Prendemmo la sua macchina. Anche se non sapevo se era effettivamente sua e ci recammo alla rimessa di di Freddie.

Cook aprì la porta ma era già occupata.

-ciao ragazzi!- disse cook accendendosi una sigaretta.
-ciao Cook- Pandora
-ciao- effy

Nella rimessa c'erano Effy, Pandora e
un ragazzo di colore.

-e chi cazzo é questo?- disse cook riferendosi al ragazzo di colore.
-lui é Thomas- Pandora
-é il fidanzato di Pandora- disse Effy seduta sul Pouf mentre si arricciava i capelli con le dita.-
-Ciao Thomas!- dissi avvicinandomi a loro chiudendo la porta.

-Ciao! Piacere di conoscerci!- disse il ragazzo con un sorriso a 32 denti.

Cook si sedette sul divano e mi fece segno di venire da lui.

Mi sdraiai sullo stesso divano lasciando le gambe appoggiate sopra di lui.

-Effy ha detto che tu e Cook avete fatto un servizio completo- Pandora
-che?- chiesi confusa.
-sesso- effy

Cook si mise a ridere.

-é la tua ragazza?- Thomas
-già. É la Mia ragazza.- disse realizzando cook.
-Sei fortunato. Clio est une très jolie fille- thomas
- Che hai detto?- cook espirando il fumo.
-ha detto che sono una ragazza molto carina- dissi.
-lui lo guardò con aria di sfida. Già ma anche la tua lo é quindi stattene con lei e non rompere le palle!- cook.

Effy mi sorrise.

-Freddie?- chiesi a Effy cambiando discorso.
-É andato a comprare le birre insieme a JJ.-

Annuii.

-quindi venite tutti sta sera!- dissi sorridendo e aspirando la canna rubata da Cook.
- si, si! E voi mi aiuterete a fare un servizio completo insieme a Thomas!- Pandora.

-certo come no- cook
- Ah sentite. Ho bisogno che mi diate una mano a mettere gli oggetti fragili in garage prima della festa.-
-d'accordo- effy.
Effy si alzó e andó a chiamare Naomi e le sorelle Fitch.

Dopo circa un'oretta ci recammo a casa tutti e quanti e iniziammo a mettere la roba dentro.

Freddie e Effy si lanciavano sguardi e sorrisi innamorati.
Il mio rapporto con Cook era diverso. Lui mi amava in modo diverso e me lo dimostrava in altre maniere.
Però in quei momenti in cui li guardavo, avrei voluto essere come loro.

Holy eyes (james cook skins)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora