12 anni dopo...
Era un caldo pomeriggio di fine giugno e stavo preparando le valigie per lasciare Princeton, e andare nella villetta vicino la spiaggia di Cape May , quando notai da fuori dalla finestra passare una farfalla bianca.
Quella visione mi fece disegnare un lieve sorriso sul volto e mi fece pensare a lui. Rimasi a guardarla fin quando la voce di mia madre mi fece distogliere dai miei pensieri.
<<Feli, e ora di andare>>
<<Sto scendendo>>
Dopo un viaggio di quasi tre ore arrivammo a Cape May, mi sporsi dal finestrino e riconobbi all'istante lo stesso profumo del mare, lo stesso suono delle onde infrangersi sulla sabbia , le stesse case vicine quasi a toccarsi tra loro e i visi familiari dei vicini.
Sentii il sole accarezzarmi la pelle e il vento che mi spostava i capelli, capii che era sempre tutto uguale, come me lo ricordavo ogni anno.
Finalmente ero di nuovo a casa.
Arrivati davanti la nostra villetta, mi affiorò un sorriso di felicità. Come ogni anno non vedevo l'ora di tornare e passare un'altra magnifica estate.
Entrati in casa mi girai verso la cucina bianca con la penisola con i sgabelli azzurri, e dall'altra parte invece c'era il salotto con un grande divano azzurro, due poltrone,un tavolino di legno e la televisione. Andando verso il corridoio c'erano quattro stanze. Il bagno,lo sgabuzzino, la camera dei miei genitori, la camera degli ospiti e infine la mia camera. Entrai e vedendo le fotografie, i miei disegni, alcuni miei peluche, all'improvviso mi riaffiorarono tutti i ricordi delle estati passate. Posai la mia valigia sul letto,tirai fuori i miei vestiti e li misi dentro il mio cassettone e ne appesi altri nell'armadio. Spostai le tende bianche dalle finestre e mi incantai a guardare il mare, le onde erano alte e si sentiva il canto dei gabbiani, fin quando non vidi una figura girata di spalle vicino casa mia.
Quei capelli ricci e castani li avrei riconosciuti tra mille.
Alex...
Mi affrettai ad andare fuori in veranda ma mi bloccai sulla soglia della porta quando lui si girò e i suoi occhi castani con sfumature ambra si allacciarono ai miei.
Rimasi totalmente paralizzata da quello sguardo che faceva vibrare ogni cellula del mio corpo, ma finalmente parlai,<< Ei , Straniero>>
<< Ciao Sirenetta>> . Quella voce così potente era capace di farmi provare emozioni incontrastabili.
All'improvviso lui si mosse e mi sollevò da terra e mi abbracciò così forte da non farmi quasi respirare.
Ad un certo punto mi sussurrò all'orecchio << mi sei mancata, sono felice di vederti>>.
Mi fece posare di nuovo i piedi a terra dolcemente e poi sciolse il nostro abbraccio, ma notai con piacere che le sue mani erano rimaste sui miei fianchi.
Allora risposi<<anche tu mi sei mancato>>. I nostri sguardi non si lasciarono neanche per un secondo. Sembrava quasi un sogno, come se distogliendo i nostri sguardi saremo scomparsi l'uno dalle braccia dell'altro. Dopo un lungo silenzio, finalmente lui parlò.
<< Com'è tutto a posto?>>
<< Si tutto bene, tu?>>C'è sempre lo stesso imbarazzo iniziale, bene. C'è la possiamo fare
<<Si, non c'è male , specialmente ora che ti ho rivista. >>Bene adesso il mio cuore scoppierà, pensai.
<< Com'è a scuola tutto bene? Come ti è andato l'esame?>>.
<< Bene, essendo che non sono un gran studioso. Sono uscito con settanta, quindi non poteva andare meglio. Poi ho deciso di fare un corso in una Accademia per imparare a creare videogiochi, visto che sono una mia grande passione come bene sai>>disse ridendo. << E tu invece, come ti è andato il tuo secondo anno di liceo?>>
<< Davvero! Ero sicura che saresti andato benissimo,che avresti continuato gli studi e che avresti coltivato la tua passione per i video giochi.Sono orgogliosa di te, congratulazioni>>. Ero davvero felice per lui. Sosteneva sempre che dopo il liceo non avrebbe continuato gli studi, ma io ho sempre saputo che non sarebbe stato vero. << Comunque si con la scuola tutto bene, sono uscita con ottimi voti anche se è stato un anno faticoso, ma per il resto non mi posso lamentare>>.
<< Non avevo dubbi, dovrei congratularmi io con te>>
<< Grazie>>dissi sorridendo abbassando lo sguardo imbarazzata. Lui alzò una mano e mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio che mi ricadeva sul viso.
Restammo a fissarci in silenzio per qualche secondo. Lui si avvicinò e io feci lo stesso . Ci ritrovammo a una distanza infinitesimale ma all'improvviso delle voci ci fecero distrarre dalla magia di quel momento e lui si allontanò di scatto.
In quel momento i restanti membri della famiglia Miller fecero capolino in veranda.
Daniel appena mi vide, mi venne subito incontro per abbracciarmi. Era ormai un ragazzino di quasi tredici anni , alto quasi quanto me, dei capelli lisci e biondi , e due occhi azzurri come l'oceano.
La sua vivacità era la stessa di quando aveva appena un anno, non era cambiato affatto. Dentro di lui viveva quel bambino scherzoso e divertente e questo non sarebbe mai cambiato.
<< Ciao Felicity>> mi disse abbracciandomi forte.
<<Ciao piccolo monello>>
<< Ehi, non sono monello, non lo vedi sono cresciuto e sono anche più maturo>>
<< Si certo come no>>
Allora Daniel e io ci sciolsimo dal nostro abbraccio e guardai Dilan e Leonor Miller.
Sulle loro labbra si dipinse un gran sorriso e mi salutarono.
Gli chiesi se stavano bene e come stava Anthony, il loro primogenito. Mi dissero che era a Philadelphia per finire il dottorato. Mentre parlavamo anche i miei genitori si recarono in veranda e iniziarono a parlare con i signori Miller.
Il mio sguardo tornò su Alex che si era fatto stranamente silenzioso e rigido. Non riuscii a capire cosa gli era preso , stavo per avvicinarmi ma poi lui disse all'improvviso ai suoi genitori << sto andando con i miei amici sulla spiaggia, ci vediamo dopo>> così dicendo se ne andò, e io lo vedevo allontanarsi sempre di più. Decisi di salutare Daniel e i signori Miller e rientrai in casa, ripensando al nostro incontro.
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La leggenda della farfalla bianca
ChickLitFelicity è una ragazza di sedici anni ,solare, ma con delle cicatrici profonde causate dal passato. Lei sogna il vero amore e niente e nessuno glielo potrà togliere. Alex è un ragazzo di diciannove anni. È divertente e anche riservato. Ha sempre il...