26 Alex

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Erano passati tre giorni da quella sera. Erano passati tre giorni da quando Felicity mi ha detto che mi ama. Erano passati tre giorni da quando sono stato fermo come un idiota incapace di dire niente mentre lei se ne andava. Erano passati tre giorni in cui le scrivevo e la chiamavo senza sosta. Tre giorni in cui passavo da casa sua ma nessuno mi rispondeva oppure mi dicevano che  non era in casa, ma sapevo che si trattava di una scusa. È come se dopo quella sera si fosse volatilizzata. Ma dovevo vederla, dovevo dirle che anch'io l'amavo. Ripensai alle sue parole. Dio mi ha amato per tutto questo tempo e io non me ne sono accorto... Mi ha sempre amato e la cosa più stupida che abbia fatto è stato quello di non aver capito prima di amarla. Della donna splendida che sta diventando. Del suo sorriso che illumina la mia giornata. Dei suoi occhi verdi come il prato in primavera. Del suo tocco o della sua vicinanza che quando era lontana mi mancava l'aria. Dovevo fare qualcosa, assolutamente.
Mi trovavo seduto sulla penisola, quando qualcuno bussò alla porta. Andai ad aprire e rimasi scioccato da vedere chi fosse.
<< Ciao fratellino>> Anthony...
<< Fratello!!>> il mio sorriso si allargò a trentadue denti e lo abbracciai. Lui ricambiò calorosamente il mio abbraccio e poi mi scostai per farlo entrare.
Mio fratello maggiore ha venticinque anni. È alto un po' più di me. Ha i capelli ricci di un castano ramato e ha anche una leggera barba come la mia. Ha gli occhi di un azzurro grigio ( porta anche lui gli occhiali perché siamo una famiglia di cechi per così direi) e un fisico asciutto e magro. In quel momento indossava una t-shirt verde e dei pinocchietti blu scuro e dei mocassini di un colore neutro.
<< Finalmente. Ormai pensavo che non arrivassi più>> lo aiutami a entrare le valigie portandole in salotto.
<< Lo so, mi dispiace. È che con gli allenamenti in corso per le olimpiadi non ho avuto tempo. Sarei voluto tornare anche prima. Invece sono qui il cinque agosto>> Anthony era un preparatore di atleti. Si spostava spesso in giro per poter preparare i migliori atleti degli stati uniti. Ormai faceva questo lavoro da un anno.
<< E allora tu che mi racconti?>> mi chiese curioso. Beh in realtà c'erano molte cose da dire. Molte cose.
<< Ben si è fidanzato con una delle migliori amiche di Felicity per cominciare>>
<< Davvero!? È bravo il ragazzone>> disse sorpreso ma felice.
<< E poi altre cose>>
<< Ad esempio?>> mi incitò a continuare.
<< E va bene tanto lo capirai tu stesso appena ci guarderai>> non capiva cosa intendevo quindi mi arresi e glielo dissi. << Ho capito di essere innamorato di Felicity e tre giorni fa lei mi ha confessato che mi ama ma io sono stato scemo e sono rimasto fermo come un palo. Pensa che mi piaccia un'altra non capendo che quell' altra è lei. Mi ha visto mentre Vicki mi baciava e lì è un po' successo un disastro. Ho picchiato due tizi con Ben perché la stavano aggredendo nel posto in cui Noah l'aveva invitata a uscire>> dissi tutto d'un fiato. Mio fratello mi guardava a bocca aperta e gli occhi spalancati. Poi con calma riprese possesso di se.
<< Non gli hai ancora detto di amarla?>>
<< No, perché sono tre giorni che le scrivo, la chiamo, ci vado a casa ma non ottengo niente e questo mi sta facendo impazzire perché voglio dirle che la amo da impazzire, cazzo>> lo dissi quasi urlando. In quel momento comparve Jane che appena vide Anthony gli andò incontro per abbraccialo.
<< Anthony, finalmente>>
<< Ciao Jane, che bello rivedervi. Gli altri dove sono?>>
<< In spiaggia>>
<< E tu come mai sei ancora qui?>>
<< Devo parlare con Felicity di una cosa>> a quel nome scattai subito in piedi visto che mi ero seduto sullo sgabello.
<< Vengo con te>> le dissi.
Lei fece no con il dito<< scordatelo. Devo parlare con lei in privato . Se vuoi parlare dovrai andarci a casa>> se fosse facile. Come se non ci avessi già provato.
<< Mi direbbero che non c'è>>
<< Io so che stasera hanno ospiti. Deve esserci per forza a casa non credi? Potresti parlarle stasera>> il mio viso si illuminò di speranza.
<< Guarda come gli si è illuminato il viso. Fratello sei davvero cotto>> Anthony rise.
<< No, io non sono cotto di lei->> entrambi mi guardarono straniti ma io proseguii con la frase <<- perché io ne sono innamorato>>

La leggenda della farfalla biancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora