Dopo che i ragazzi se ne furono andati e aver salutato Giuly, tornammo a casa in silenzio.
Ero ancora sconvolta per quello che era successo con Alex e Noah. Anche se con Noah si ci poteva aspettare di tutto. Ma ciò che mi ha fatto riflettere di più è stata la reazione di Alex. Si è sempre stato protettivo con me però oggi c'è stato qualcosa di diverso, ed ero disposta a scoprirlo.
Mi cambiai e mi sedetti sul letto. Misi la canzone August di Tylor Swift e guardai dalla finestra l'Oceano. Guardarlo mi trasmetteva tranquillità.
A un certo punto qualcuno bussò alla mia porta.
<< Feli, possiamo entrare>> era la voce di Mary.
<< Si entrate>>
Quando le ragazze entrarono vidi un'espressione strana sul loro volto.
<< Non mi dite che è successo qualcos'altro?>>
<< No, per fortuna no ma c'è qualcuno alla porta per te>>
<< No, non mi dite che...>> mi alzai velocemente dal letto e mi diressi all'entrata. Non ci potevo credere, davanti a me c'era Noah.
<< Che ci fai qui?>>
<< Ciao Felicity, scusa se mi presento così all'improvviso. Posso entrare?>>
Ci riflettei un istante, e poi mi spostai dalla per farlo entrare.
<< Dimmi pure>>
<< Volevo scusarmi per quanto accaduto stamattina, non volevo offendermi. Ma quello stronzo mi ha fatto innervosire>>
<< Ehi, se sei venuto per parlare male di Alex te ne puoi anche andare, anzi se è così potevi fare a meno di venire>>
<< Scusa hai ragione. Dovrei contenermi me lo dicono spesso ma certe volte è più forte di me>>. Si certo perché non sai fare altro che criticare gli altri. Mi misi abbraccia conserte aspettando che finisca.
<< Davvero Felicity mi dispiace, so che non mi credi ma posso dimostrartelo magari con una cena stasera>>. A cena con lui stasera. Pensa che io lo perdonerò così, neanche lo conosco bene.
<< Senti accetto le tue scuse, ma non vengo a cena con te>>
<< Ok, va bene. Spero per una prossima volta>>
<< Hai finito?>>
<< Si ho finito>>
<< Va bene, spero che le tue scuse siano sincere e che non succeda mai più un episodio come quello di stamattina>>
<< Si te lo prometto, non succederà più>>
Lo accompagnai alla porta, << ciao Felicity, buona giornata>>
<< Sai non dovresti scusarti solo con me. Buona giornata anche a te>> e richiusi la porta.
Noah non mi stava per niente simpatico, ma accettavo le sue scuse. Stavo quasi per tornare in camera dalle mie amiche ma mi accorsi che erano già in corridoio ad aspettare, e sapevo anche che avevano sentire la conversazione.
<< Sai ha una bella faccia tosta a presentarsi qui a casa tua>> disse Miryam.
<< Già...ma in fondo mi ha chiesto scusa , spero che lo faccia anche con Alex>>
<< Io credo che non lo farà>> disse Sarah.
<< Beh, questi sono affari suoi se non vuole scusarsi con il suo amico>> disse Mary.
<< Va bene basta non pensiamoci più. Vi va di ordinarci dei panini?>>
<< Siii, si mangia>> disse Miryam. Non potei non ridere. L'appetito di questa ragazza è irrefrenabile, pensai.
Ordinammo quattro panini perché i miei genitori erano a Princeton per sistemare alcune cose a casa, e non sarebbero tornati a Cape May prima di domani sera.
Arrivati i panini ci fiondammo in cucina per pranzare. Quando finimmo eravamo completamente piene. Così sparecchiamo e poi ci sediamo in veranda. Io mi sedetti sul mio amato dondolo insieme a Mary. Invece Miryam e Sarah si sedettero sul divanetto.
<< Comunque se ti posso dire una cosa non mi piace per niente Noah>> disse Miryam.
<< Neanche a me se per questo>> dissi, << la cosa che mi fa strano è stata la reazione di Alex. Non lo avevo mai visto così. Non è da lui. Di solito lascia perdere quando qualcuno lo punzecchia ma oggi sembrava che avrebbe fatto a pezzi Noah>>
<< Io credevo che lo avrebbe spezzettato lì davanti a noi. Se non era per te che lo tenevi non so come sarebbe finita>> disse Sarah .
<< Penso che se sarebbero andati oltre ci sarebbe stato anche Ben ad aiutarci. Sembra forte e poi sa mantenere la calma>> disse Mary.
<< Uuuu, qualcuno si è preso una cotta per Ben>> disse Miryam.
<< Ma non è vero che dici Miryam>>
<< Guarda che non c'è niente di male. È carino. Penso che andrete d'accordo>> dissi sorridendo.
<< Lo sapete cosa penso delle relazioni. Non sono fatta per questo>>
<< Perché non hai incontrato la persona giusta>> dissi e la vidi arrossire.
<< Si, si ma concentriamoci su di te. Cosa pensi di fare?>>
<< In che senso? Che dovrei fare?>>
<< Andare a parlare con il tuo bel Bradipo per capire perché da Bradipo è diventato un toro oggi>> disse Miryam. A quello che aveva appena detto scattati a ridere, non riuscii a trattenermi.
<< Scusami ma ti ho raccontato una barzelletta per caso?>> mi disse Miryam con aria contrariata.
<< No è che la tua affermazione mi ha fatto ridere>>
<< In effetti era divertente>> disse Sarah ridendo anche lei. E a ruota ridemmo tutte e quattro. Appena ci calmammo, vidi una notifica sul telefono.
<< Oddioooo!>> urlai.
<< Che è successo?calmati>> disse Mary.
<< È lui. Mi chiede se stasera ci possiamo vedere in spiaggia per parlare>>
<< E tutto questo casino per un messaggio!?>> disse Sarah.
<< Si lo so, scusatemi. Gli dico sì giusto?>>
<<E c'è lo chiedi pure!?>> risposero all'unisono.
<< Ok, gli dico sì>>, << ma così vi lascerò tutta la sera sole>>
<< Senti qua tu pensa al tuo Bradipo, noi ce la caveremo alla grande. Poi non siamo sole, ci facciamo compagnia avvicenda>> disse Sarah.
<< Va bene, ma voglio che Giuly stia con voi>>
<< Va bene ora la chiamo e le dico che guardiamo un film stasera mentre tu sei con lui>> disse Mary.
<< Ok, perfetto>> .
In quel preciso momento mi arrivò un altra notifica sua.
<< Ti prego questa volta non urlare>> disse Sarah ridendo.
<< No, tranquilla. Mi ha chiesto se per le ventuno andava bene. Gli ho detto di sì>>
<< Brava la nostra ragazza coraggiosa>> disse Miryam prendendomi in giro.
<< Ahahah, molto divertente>> presi un cuscino dietro di me e glielo lanciai. Ridemmo per un po' e poi avvisammo Giuly del messaggio. Ovviamente come sempre ha sclerato e non vede l'ora di spiarci.
Arrivata la sera, chiamai i miei genitori per dirgli che andava tutto bene. Poi arrivò Giuly che insieme alle ragazze mi aiutarono a scegliere cosa mettere e optammo per una t-shirt gialla, jeans strappati blu e un giubbottino di jeans con due rose fucsia ricamate ai lati.
Una volta pronta andai in salotto dove c'erano tutte.
<< Come sto? Non è troppo semplice o troppo per una serata in spiaggia>>
<< No affatto, sei perfetta>> mi disse Giuly venendomi ad abbracciare.
<< Stai benissimo>> mi dissero le ragazze.
<< Grazie ragazze>> all'improvviso mi arrivò un altra notifica. Era lui. Diceva che era già lì e mi stava aspettando.
<< Ok, è lui. Mi sta aspettando. Auguratemi buona fortuna>>
<< Non ne hai bisogno. Andrà benissimo>> disse Mary.
<< Adesso vai , non farlo aspettare>> disse Sarah facendo cenno con la mano di andare.
<< Va bene, vado. A dopo>>
<< Divertitevi, ma non troppo mi raccomando>> disse Giuly ridendo.
E con il sorriso stampato in volto, uscii di casa e mi diressi in spiaggia.
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La leggenda della farfalla bianca
ChickLitFelicity è una ragazza di sedici anni ,solare, ma con delle cicatrici profonde causate dal passato. Lei sogna il vero amore e niente e nessuno glielo potrà togliere. Alex è un ragazzo di diciannove anni. È divertente e anche riservato. Ha sempre il...