5. La gioia in un sorriso

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Passarono il pomeriggio sfrecciando per la città su una Mercedes SLS AMG nera con i vetri oscurati. I sedili di quell'auto erano in pelle morbidissima e lui alla guida sembra uno dei tanti James Bond, nonostante la velocità trovava il tempo per parlare, sorridere, raccontare aneddoti divertenti. Fu così che Allison vide tutta la città o per lo meno quello che Robert riteneva così bello da non poter essere non visto. Il telefono di Robert vibrava, ma lui non aveva intenzione di farsi rovinare la giornata da Andrea e dalle sue paranoie iperprotettive. Scattarono fotografie un po' dappertutto come fossero stati due turisti, Robert era sempre disponibile a mettersi in pose strane e divertenti. Davanti alla sua stella sulla Walk ok fame, mise su un teatrino con dei turisti francesi che non lo riconobbero vuoi per l'abbigliamento, vuoi perché si camuffò la voce parlando con un accento strano e li convinse a scattargli una fotografia con Allison mentre entrambi mettevano una mano sulla sua impronta e lui continuava a dire

-Mio dio! Potrebbe essere la mia mano, guarda amore! E' uguale alla mia!

Una volta che si furono allontanati scoppiarono a ridere entrambi. Presero un caffè e si rimisero in auto, Robert la portò sotto la scritta Hollywood sulla collina per farle vedere la città da lì, dopo qualche foto ripartirono. Allison notò subito anche se non conosceva la città, che non stavano ripercorrendo la strada fatta all'andata quindi immaginò che c'era altro da vedere.

-Dove mi stai portando Downey? Che altro c'è da vedere?

Lui la guardò e serio sentenziò

-La persona più bella di Los Angeles dopo me naturalmente!

Le fece un sorriso. Lei si mise a ridere, avevano raggiunto una buona sintonia e confidenza dopo quella giornata, ed ora si permetteva di ridere delle sue battute senza pensarci su due volte. Robert vedendole le labbra allargarsi in un sorriso scoppiava a ridere anche lui. Giunsero ad una tenuta, arrivarono con l'auto fino all'entrata principale dove Robert parcheggiò l'auto senza alcun riguardo, pensò che doveva aver molta confidenza con il padrone di casa, mentre lui stava già scendendo dall'auto Allison passò in rassegna tutti i personaggi famosi con cui Robert aveva recitato, doveva essere la dimora di qualche divo del cinema, ma quale? E poi, più bello di lui, Allison presa da tutte quelle congetture non si accorse nemmeno che Robert le aveva appena aperto lo sportello ed attendeva che scendesse

-Bhè, se non sei curiosa di conoscerlo, puoi restare in auto ad aspettarmi...

Disse con aria seria ma le labbra iniziavano a formare un piccolo sorriso che cercava di nascondere. Allison balzò fuori dall'auto e si sistemò la camicia, si specchiò nei vetri dell'auto mentre Robert bussava alla porta e rideva di lei. Mentre attendevano di venir accolti Robert la guardò

-Sei perfetta non preoccuparti gli piacerai, ma ricordati questo mio ammonimento, non lasciare che rapisca il tuo cuore ok?

Poi si rimise compunto ad attendere che la porta si aprisse, Allison ora sì che era preoccupata, sentì i passi avvicinarsi all'interno. Robert sorrise e lei iniziò a sudare, non le capitava mai, ma stavolta visti i presupposti e gli avvisi di Robert non sapeva proprio che aspettarsi. Sentì la serratura scattare e la porta iniziare ad aprirsi, chiuse un secondo gli occhi e fece un lungo respiro ed attese che la luce esterna illuminasse l'interno.

-Ben arrivati.

La luce entrò e videro una signora di mezza età in divisa

-Margaret, è sempre un piacere vederla, lui dov'è?

-E' sempre un piacere vedere anche lei Mr. Downey. Lo trova in salotto.

Robert non attese che la signora gli facesse strada, questo significava che aveva una grande confidenza con il padrone di casa. Allison non poté far altro che salutare la governante e avviarsi seguendo Robert. Era già seduto su un grande divano quando lei entrò nella stanza. Robert da perfetto gentiluomo si alzò e le andò incontro visto che era rimasta sulla porta per non disturbare troppo, la prese alla vita e la spinse avanti verso il divano iniziando i convenevoli delle presentazioni. Lei non riusciva a vedere l'uomo che doveva essere sdraiato su quel divano, ma oramai era questione di secondi e di qualche passo e l'avrebbe conosciuto.

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