14. Shocking return

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Allison sdraiata di lato, aprì gli occhi e trovò gli occhi di Robert che la guardavano. Si sorrisero, lui le accarezzò il viso

-Buongiorno, ben svegliata. Hai riposato?

-Ciao...

Disse piano Allison mentre annuiva e si stirava allungandosi.

Robert l'abbracciò e la baciò, accarezzandole la schiena nuda.

Avevano trascorso gli ultimi quindici giorni ad amarsi, ad innamorarsi del paesaggio e di loro stessi. Fecero delle escursioni, lavorarono al blog, lunghe passeggiate sulla spiaggia, immersioni, ma soprattutto avevano parlato, riso, scherzato come se quella vacanza non avrebbe mai avuto fine. Purtroppo il giorno della partenza era arrivato. Lo skipper li stava riportando al porto. "Purtroppo" continuava a ripetere dentro di se Robert non sapendo che lo stesso pensiero dimorava nei pensieri di Allison.

-Mi racconti della tua famiglia? Non mi hai parlato della tua famiglia.

Disse Robert mentre sollevava un po' la testa per guardarle il viso. Allison si era abituata alle sue domande, per quanto potesse essere possibile, sembrava che Robert fosse più curioso di lei.

-Non c'è molto da dire... Ti ho già raccontato i miei pochi ricordi di mia madre e di papà per quel poco che lo vedevo, era spesso fuori città per lavoro.

-Ed il resto della tua famiglia? nonni? zii?

Allison si stropicciò gli occhi facendo mente locale. Ripensandoci, la sua famiglia era considerabile una famiglia? Non aveva un parente prossimo vicino. Iniziava a pensare di essere sola al mondo, più di quanto avesse mai pensato.

-I nonni non li ho conosciuti, mio padre era figlio unico, mentre mamma aveva una sorella che vive in Italia, vicino a Roma sul mare, l'ho vista un paio di volte e non erano occasioni allegre. So che ha dei figli, ma loro non sono mai venuti in America.

Robert rimase in silenzio, pensò che la vita l'aveva messa alla prova in maniera seria e nonostante tutto Allison continuava a sorridere alla vita. Era una bellissima persona.

-Potremmo andarla a trovare insieme. Io adoro l'Italia.

-Sei gentile ma non ce né bisogno. Grazie comunque. Sei un tesoro.

-Se cambiassi idea non ci sarebbe niente che mi renderebbe più felice che accompagnarti in Italia. Su ora alzati così facciamo colazione prima di scendere.

Allison si tirò su e baciò il suo "re sole". Sorrise pensando a tutte le cose che avrebbe dovuto raccontare a Meredith e si infilò in bagno per farsi una doccia. Robert le preparò i vestiti da mettersi come quel mattino in cui erano partiti da Los Angeles. Chiuse il bagaglio e lo portò in salotto. Prese il caffè e lo mise in tavola poi uscì fuori a prendere una boccata d'aria era una splendida giornata, una leggera brezza li stava riportando in porto ma, nonostante il vento fresco, Robert si sentiva mancare l'aria. L'idea di rientrare a Los Angeles e riprendere con gli impegni proprio lo soffocava.

Fu felice di vedere Allison che gli andava incontro pronta per la colazione così avrebbe smesso per un po' di pensare a cosa lo aspettava a L.A..

L'abbracciò forte

-Che succede?

-Voglio restare qui...

Mugugnò Robert con il viso schiacciato tra la spalla e il collo di Allison.

-Chi non lo vorrebbe? Ma se non torni, arriverà Andrea con l'FBI a cercarti!

Riuscì a farlo sorridere, le diede un piccolo bacio e la tenne per mano durante tutto il tempo che passarono sulla barca. Il volo passò in fretta, forse perché entrambi avrebbero voluto che durasse un eternità, invece l'annuncio del pilota arrivò troppo in fretta.

Robert aveva avvisato Andrea lo scorso pomeriggio del loro rientro e lui, fece arrivare l'auto a prenderli in perfetto orario. Erano entrambi felici per i giorni trascorsi insieme e per quel sentimento nuovo che si era affacciato nelle loro vite ed ora erano pronti per continuare quel che era iniziato nella loro vita di tutti i giorni.

Entrarono con l'auto dall'ingresso laterale che portava all'autorimessa, scesero dall'auto e vennero preceduti dall'autista che si affrettò a portare i bagagli al piano superiore. Robert approfittò di quell'ultimo attimo di pace prima di venir investito dalla valanga d'impegni preparati da Andrea per baciare Allison sulla porta che portava al piano superiore.

-Bentornata a casa!

Allison accettò il bacio e lo ricambiò abbracciandolo.

-Grazie questo "benvenuta" a casa Downey è decisamente il mio preferito.

Robert la prese per mano e salirono le scale, Andrea li raggiunse nell'atrio, aveva un espressione strana, forse preoccupato, ma ne Allison ne Robert poterono decifrare la sua espressione ne chiedere spiegazioni.

-Ciao Robert.

Robert rimase immobile qualche secondo, nell'udire quella voce provenire dalle sue spalle.

Allison non capiva perché Robert si fosse bloccato e non sorridesse più, le lasciò la mano nell'istante esatto in cui sentì quella voce. Allison si voltò verso la porta della cucina, e vide Susan avvicinarsi lentamente.

-Susan...

Robert non aggiunse altro. Era più che sorpreso di vederla in quella casa. Susan passò senza degnare nessuno ne di uno sguardo, ne di un saluto. Si limitò a rivolgersi a Robert, mentre si dirigeva verso il salotto.

-Downey dobbiamo parlare.



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