18. L'ultima neve

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Allison si svegliò presto quella mattina nonostante la sveglia non fosse stata puntata la sera precedente. Guardò fuori dalla sua finestra e restò sdraiata a letto a guardare i fiocchi di neve scendere lenti e leggeri dal cielo. Forse sarebbe stata l'ultima neve della stagione, se lo augurava, il freddo non le era mai piaciuto nonostante avesse vissuto in quella città dalla nascita. Pensò istintivamente al caldo sole della California che aveva lasciato da mesi, ed a Robert, al suo ultimo ricordo di lui. Quel giorno Robert si strinse forte a lei all'aeroporto, incurante degli sguardi indiscreti. Le aveva chiesto di restare, di tornare il prima possibile, di lasciarsi accompagnare da lui in aereo per poi tornare insieme al Los Angeles. Poi le sue labbra, il dolce calore del suo bacio, le sue mani che l'abbracciavano e le sue dita che le sfioravano la schiena. Non avrebbe mai potuto dimenticare quell'uomo, lo sapeva era parte di lei e avrebbe continuato ad amarlo per sempre. Ripensò al loro viaggio in barca a vela, e si ritrovò a sorridere delle loro sciocche battute. Tutto le lasciava un velo di malinconia. Le mancava.

-Ancora a letto? Non cambierai mai! Alzati dormigliona!

-Mery buongiorno anche a te!

Da quando era rientrata a New York lavorava da casa con Meredith, anche perché a volte per via del fuso orario e degli impegni di Andrea riuscivano a parlarsi solo ad orari impossibili.

-Ti ho portato una ciambella ed il cappuccino ma se non ti alzi subito la mangio io...

Meredith sapeva come convincerla. Si alzò, infilò una felpa, sentiva sempre freddo in quei giorni e si mise a sedere a tavola con Mery.

-Ho ricevuto il video delle nuove risposte di Robert, e poi, come sempre ce n'è uno per te.

-Che dice?

-Non l'ho guardato, ora lo lancio.

-"Collins lo sai che si dice delle donne che non rispondo ai messaggi? (Robert sorrise con un sorriso amaro, abbassando gli occhi per un secondo, poi riprese a guardare nella webcam) Allison amore perché non mi rispondi? Voglio parlare con te, sentire la tua voce, mi manchi così tanto... A breve partirò per delle nuove riprese a Baltimora, potrei raggiungerti se solo tu volessi... Vorrei capire perché sei sparita. Io ti aspettavo... ti sto aspettando anche adesso, ti prego chiama... "

-Dovresti chiamarlo.

-Dimentichi che ha una ex-moglie gelosa e un figlio a cui pensare?

-Non dimentico nulla ma mi pare proprio che sia lui che non voglia dimenticarti e forse dovresti dargli una possibilità... Ally è passato molto tempo, direi troppo. Avresti dovuto parlarci tempo fa. Per quanto tempo credi di poter andare avanti così? Con Andrea hai parlato?

-Ci parlo tutte le sere, quando torna a casa mi chiama sempre.

-Sai bene cosa intendo dire. Inoltre non hai ancora disfatto nemmeno le valigie da quando sei tornata, non è normale. Non è da te.

Allison si alzò dalla sedia ed andò a sedersi sul divano sbuffando. Non sopportava quando Mery faceva così. Sapeva che lo faceva a fin di bene, ma proprio non riusciva a sopportarlo.

-Ok ho capito, discorso chiuso. Pensiamo al lavoro, tu finisci la colazione io carico i video.

(Il giorno prima a casa Downey)

-Andrea, è arrivata la mail dal blog? Hai sentito Allison? Mi ha scritto?

Ogni giorno la stessa storia pensava Andrea mentre arrivava a casa Downey.

-No, solo un'e-mail da Meredith.

Robert non riusciva proprio a capire. Era tornata a New York perché doveva partecipare ad una riunione urgente della rivista e poi, invece di tornare aveva iniziato a lavorare da là mandando e-mail, prima la motivazione fu che aveva altri blog da seguire, poi delle interviste da fare, infine motivi di salute. Aveva cercato di rintracciarla telefonicamente più volte senza che lei rispondesse, le mandava e-mail e video messaggi ma niente. Non riusciva a credere che si fosse dimenticata di quello che c'era stato e che non avesse davvero capito quanto lui l'amasse. Aveva anche pensato di andare a New York per parlarle di persona, ma poi Andrea lo aveva sempre convinto che non era una buona mossa, che probabilmente aveva bisogno del suo tempo perché si sentisse pronta per vivere quella loro relazione. Fino ad ora, la scusa di darle tempo aveva sempre funzionato, ma Andrea si accorse che ora non funzionava più. Lo vedeva soffrire.

Mentre cancellava le e-mail Andrea sentì trillare l'avviso di nuova e-mail, l'aprì subito era di Meredith, ma da un indirizzo personale, non quello del blog.

"Ciao, dobbiamo trovare il modo di far incontrare questi due, Allison vegeta a casa e non troverà mai il coraggio di prendere in mano il telefono e parlare con Robert. Manca poco, non può finire così"

Andrea concordava, ma cosa potevano fare? Se avesse detto a Robert di quell'e-mail sicuramente avrebbe preso il primo volo per NY senza pensarci due volte mettendo così in difficoltà Meredith. No, gli venne un'idea migliore.

"Stò muovendo le mie pedine, a breve ci saranno novità promesso!"

-Ha chiamato Gwyneth ieri sera, ti cercava.

-Non ho voglia di parlare con nessuno e lo sai.

-E'... a New York.

Fece presente Andrea. Gli occhi di Robert s'illuminarono, sapeva che Gwyneth aveva lasciato il suo numero a Allison, glie lo raccontò mesi prima quando girarono insieme un intervista. Poteva con una scusa chiedere di vederla, poteva parlarle, capire perché non voleva parlare con lui. Di lei si fidava, sapeva che poteva contare su di lei per qualsiasi cosa.

-Dille di chiamarmi quando è libera, ho una cosa importante da chiederle.

Andrea sorrise.

Quella sera stessa il telefono di Robert suonò, raccontò tutto l'accaduto a Gwyneth e che aveva bisogno di un grosso favore

-Robert consideralo già fatto. Domani mattina passo da lei, poi ti chiamo.

Robert chiuse la chiamata ma non prima di averla avvisata che l'indomani mattina sarebbe partito per Baltimora per girare li uno spot, ma che avrebbe lasciato il telefono acceso appena poteva, in caso avesse avuto notizie per lui.

Allison continuava a sentire delle fitte alla schiena, fitte che partivano dal fianco fino ad arrivare alla coscia, le toglievano quasi il fiato facendola irrigidire, ma non gli diede peso, spesso negli ultimi tempi si era sentita poco bene, era anche questo uno dei motivi per cui lavorava da casa e cercò di non farlo notare a Meredith che aveva terminato il suo lavoro e si apprestava a rientrare in ufficio. Aveva altre rubriche da seguire e preferiva farlo dall'ufficio, così lei avrebbe riposato. Meredith non aveva bisogno di essere accompagnata alla porta, così quando le disse che se ne andava, Allison, si limitò a sorriderle sapendo che sarebbe ripassata prima di cena, prima di rientrare a casa. Allison restò lì seduta a contemplare la neve che scendeva fuori dalle finestre

-Allison? ci sei? Sono Gwyneth mi ha fatta entrare Meredith.

Allison fu presa dalla tachicardia e non poté fare altro che invitarla ad entrare restando seduta sul divano coperta dal plaid.

-Hey, aspettavo una tua telefonata!

-Mio dio, scusami, hai ragione, ma ho avuto mille cose a cui pensare e me ne sono proprio dimenticata. Come stai? Che fai a NY?

-Io bene, devo fare delle riprese, poi torno a Londra. Tu, piuttosto che stai combinando?

Il tono di Gwyneth non era di rimprovero, ma non ci mancava molto perché lo diventasse.

-Lavoro.

-Sai a cosa mi riferisco, o meglio a "chi" mi riferisco. L'ho visto mesi fa e mi ha detto che eri rientrata a NY, quello che è successo mentre eravate soli (sorrise sorniona) e cosa ha combinato Susan, ma soprattutto che gli mancavi, ora mi dice che non riesce a parlare con te e prova dolore per questo... e tu, cara mia non mi sembri stare meglio di lui... quindi la domanda è perché?

Allison non trovava le parole per dire, spiegare, ma infine, pensò che un modo c'era.

-Gwyneth io lo amo, ma non volevo che rischiasse di perdere Exton, Susan lo avrebbe intralciato e l'unico a soffrirne senza colpa sarebbe stato quel bambino, quindi come vedi...

Si alzò in piedi lasciando la coperta sul divano.

-C'è più di un motivo... Vado un secondo in bagno, poi ti racconto tutto promesso.

Gwyneth annuì e frugò nella borsa alla ricerca di una gomma da masticare. Appena Allison chiuse la porta del bagno, prese il telefono e chiamò Robert. Era spento. Era ancora in volo? O era a fare quelle riprese? Sentì che Allison si stava lavando le mani, non aveva tempo per lasciare un messaggio in segreteria, così scrisse un sms: "Vieni appena puoi".


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