17. Un arrivederci dentro ad un addio.

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Allison si rese conto di non aver ancora mangiato nulla ed era già primo pomeriggio, si ripromise di entrare nella gelateria che vedeva in lontananza, dove era stata con Robert e prendere un gelato da lì a poco, prima di rientrare a casa. Era seduta sulla spiaggia a poca distanza dalle onde che s'infrangevano, non sapeva che fare, non sapeva se tornare a casa di Robert, e se loro (Robert e Susan) fossero stati ancora lì a discutere? Quel pensiero le diede ancora quella sensazione allo stomaco. Era gelosa e Robert le mancava terribilmente. Si sdraiò chiudendo gli occhi, pensando che così sarebbe riuscita a trattenere le lacrime.

-Finalmente ti ho trovata...

Allison aprì immediatamente gli occhi e si mise seduta, aveva il sole negli occhi e vedeva poco e niente, ma sapeva a chi apparteneva quella voce.

-Robert, che ci fai qui? Non avevi una riunione importante oggi?

-Sì, ci ho mandato Andrea.

Si mise seduto accanto a lei

-Io volevo trovare te.

-Avevo bisogno di prendere un po' d'aria.

Robert si sforzò di sorridere, non riusciva nemmeno ad immaginare come potesse essersi sentita.

-Allison mi dispiace...Io...

-No Robert, non dispiacerti, non è colpa tua. E' tutto a posto ora?

Allison si morse l'interno del labbro dopo aver pronunciato quella domanda. Sapeva che la risposta poteva non piacerle, ma non voleva ignorare ciò che era successo quella mattina.

Robert abbassò lo sguardo sulla sabbia che gli sfuggiva dai pugni che cercavano invano di trattenerla, poi guardò Allison cercando i suoi occhi.

-No non è tutto a posto. Voglio essere sincero, Susan mi ha messo in difficoltà ed ora non so come gestire questa cosa.

Robert non sapeva che parole usare e dire che le parole non gli erano mai mancate, ma ora la guardava e sentiva che Allison aveva alzato di nuovo quei muri invisibili a difenderla. Questa volta si stava difendendo da lui. L'aveva fatta soffrire stamattina lasciandola lì così come fosse stata un'estranea. Aveva sentito le loro parole? Qualcosa l'aveva turbata al punto da doversi proteggere.

Allison sentì di nuovo quel crampo forte allo stomaco e le lacrime che iniziavano ad affacciarsi negli occhi, voleva rientrare a casa, chiamare Meredith e sperare che avesse trovato una soluzione.

-A cosa stai pensando?

Allison pensò qualche minuto prima di rispondergli non voleva dargli altri pensieri.

-Penso che non ti ho ancora ringraziato per la "vacanza" è stata davvero un sogno e che... la realtà ci aspettava al varco...

-Allison io vorrei raccontarti cosa ci siamo detti con Susan prima... Voglio che tu sappia. Non ci devono essere segreti tra noi.

-No, scusami, sono uscita da casa tua proprio perché non volevo sentire.

-Sì capisco, ma noi... ne dobbiamo parlare.

-Parlare di cosa Robert? Nella vita ci sono delle priorità e delle scelte. E il piccolo Exton viene prima di qualsiasi altra cosa.

Robert capì che Allison qualcosa aveva sentito. Forse troppo. Detto questo Allison si alzò e dopo essersi spolverata dalla sabbia si incamminò verso la strada. Robert la seguì a ruota e camminò al suo fianco. Allison vedeva quella mano a qualche centimetro dalla sua mentre camminavano, tra sé e sé pregava perché Robert le prendesse la mano, ma non lo fece. Erano a Los Angeles ora, non su una spiaggia deserta.

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