16. Guarda dentro al tuo cuore

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Robert odiava quel modo di fare di Susan. Non sopportava quel fare altezzoso, lo irritava, ma fece buon viso a cattivo gioco e la seguì silenziosamente in salotto. Voleva parlare? Ora? Dopo mesi di silenzio in cui si faceva negare al telefono perché lui voleva chiedere spiegazioni? Bene. Fece una smorfia con le labbra, che nemmeno da lontano poteva sembrare un sorriso e si mise a sedere attendendo quella conversazione nel modo più distaccato possibile.

Susan era piuttosto alterata, anche se non voleva darlo a vedere, ma Robert in quegli anni aveva imparato a conoscerla ed a capirla.

-Quella chi è?

Esordì Susan. Robert rimase spiazzato dalla domanda, avevano buttato all'aria il loro matrimonio per sua scelta e ora era lì davanti a lui a chiedergli "quella chi è?" non riusciva a crederci.

-Ma che importanza ha?

-Voglio saperlo.

-Non credo siano affari tuoi!

-Ci sei andato a letto vero?

-Perché non lo chiediamo al tuo amico canadese che si intratteneva con te in casa nostra o in qualche squallido hotel mentre io ero al lavoro.

-Robert non usare questo tono con me! Non ti permetto di dire queste cose.

-Io, fossi stato in te, non mi sarei permessa di farle certe cose.

I toni si erano alzati troppo facilmente. La rabbia era troppa e mai sfogata, Robert cercò di tornare calmo, urlare stava peggiorando le cose e c'era un unico pensiero che gli premeva. Exton. Non voleva rischiare di doverselo litigare in un aula di tribunale. Lo amava troppo per permettere che succedesse una cosa del genere. Si alzò e si versò un bicchiere di succo d'arancia, niente alcolici, non voleva sentirsi dire che era presto per bere, anche se, in quel momento avrebbe bevuto.

Mentre era girato di spalle e beveva il primo sorso si rese conto di come aveva lasciato Allison poco prima, ma in quel momento non avrebbe potuto andare da lei e spiegarle la situazione. Cercò invece un modo per far giungere quella discussione fuori luogo alla sua fine nel più breve tempo possibile.

-Susan cosa vuoi?

Lei lo guardò mentre se ne stava appoggiato al bancone del bar con il suo bicchiere in mano fissandola serio.

-Abbiamo un figlio Robert, ed è nostra responsabilità dargli il meglio.

Robert pensò che concordava con quell'affermazione. La prima cosa giusta di quella conversazione, forse poteva ancora sperare di ottenere di vedere il piccolo più spesso. Robert le fece cenno di proseguire con il suo ragionamento, era disposto ad ascoltare quello che aveva da dire in proposito.

-Siamo la sua famiglia e dobbiamo stargli vicino, aiutarlo a crescere... Robert voglio tornare qui. Dobbiamo riprovarci. Per lui e per noi.

Robert sentì un tuffo al cuore. L'idea di quella proposta non gli era passata nemmeno lontanamente per l'anticamera del cervello. Lei aveva affrettato la sua uscita da quella casa, lei aveva pressato perché si firmassero le carte del divorzio il prima possibile senza che la stampa ne sapesse nulla, ed ora, a distanza di mesi, voleva tornare a casa.

-Non credo sia una buona idea Susan. Non è così semplice come credi.

-E' per quella giornalista Rob? È per lei che sei confuso?

Era davvero così? Susan aveva ragione? Era confuso per ciò che c'era stato tra lui e Allison? Si sentì un po' in difficoltà per quella domanda, non sapeva rispondere e forse non voleva rispondere.

-Non ho dimenticato il tuo rientro a casa "quella mattina".

Susan non si scompose.

-Tutti facciamo degli errori, chi meglio di te dovrebbe saperlo Robert?

Lo stava ferendo con un punteruolo affilato al fianco con quella frase ed era anche incandescente pensò Robert. Il dolore fu forte, ma cercò di mascherarlo.

-Direi che la conversazione finisce qui Susan.

Lei si alzò, sicura di aver pizzicato le corde giuste e che lui sarebbe stato di nuovo suo. Sapeva bene quanto lui l'avesse amata, rispettata per ciò che lei aveva fatto per lui e quanto bisogno aveva di averla vicina. Si avvicinò a Robert e gli diede un bacio sulla guancia.

-Guarda dentro al tuo cuore, sono sicura che ci troverai di nuovo me e Exton. Torneremo ad essere una famiglia felice.

Uscì dalla porta lasciandola aperta.

Robert si mise a sedere su una poltrona con lo sguardo perso nel vuoto. Cosa c'era dentro al suo cuore?

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