CAPITOLO 3

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NOTA: questo capitolo e i prossimi due sono altamente erotici, molto più del solito (diciamo che per me Fab e Keira sono così). Questa è la prima volta che mi spingo così tanto (sia come linguaggio che come azione). Ma ho deciso di  fare una prova. Spero vi piaceranno. Fatemi sapere. 

Fabian prese Keira per mano e la condusse fuori dalla porta sul retro. L'aria pungente della sera le investì il viso accaldato e, d'istinto, Keira sfilò la mano dalla sua per stringersi il cappotto intorno.

Ma Fabian, con un'aria estremamente determinata, gliela riprese, afferrandola per il polso e trascinandola di corsa verso la sua auto. Si fermò bruscamente davanti a un SUV nera e si girò verso di lei e la fissò con la fronte increspata.

"Come sei venuta fin qui? Per caso, in macchina?"

In macchina? Ma se non ce l'aveva neanche... Se è per questo, non aveva neanche la patente. Riusciva ad arrangiarsi alla guida, ma non aveva mai avuto la pazienza necessaria di finire la scuola guida. Troppe regole, troppo stress... non faceva per lei.

Però, certe volte, era veramente un problema, visto il lavoro di catering che svolgeva. Aveva la necessità di possedere un furgoncino per il trasporto di tutto il necessario per allestire un ricevimento. Meno male che esistevano gli amici, meno male che era una tipa piuttosto sveglia ed intraprendente.

Keira scosse la testa.

"Matty ha mandato un'auto a prendermi."

Fabian la scrutò perplesso.

"Come diavolo hai fatto a portare tutta quella roba da New York fin qui?"

Lo fissò ed arrossì, sentendosi un po' sotto processo, poi si riprese, visto che stava criticando la sua professionalità.

Voleva scoparla fino allo svenimento o voleva stare lì, a farle il terzo grado su come gestiva il suo lavoro?

"Per tua informazione, ispettore Cavendish, ho comprato quasi tutto l'occorrente in zona e, in quello che riguarda il vino, me lo sono fatto consegnare. Matty dispone di un'eccellente cucina, molto grande e ben fornita, come hai ben visto."

Keira lo sapeva benissimo, avendogliela rifornita lei da cima a fondo. Matilda era sempre stata parecchio negata ai fornelli, ma ultimamente, Keira le stava dando qualche lezione e Matilda stava migliorando.

Fabian le aprì velocemente la portiera e quasi la spinse dentro la macchina.

"Bene! Questa cosa va più che bene. Vorrà dire che domattina ti farò accompagnare a casa dal mio autista."

Lo disse con un tono quasi brutale. Sbatte la portiera con un po' troppa forza, girando dall'altro lato della vettura non appena lei ebbe preso posto.

Ma che razza di frase era quella?

Keira ci rimase un po' contrariata. Sembrava che non vedesse l'ora di sbarazzarsi di lei ancor prima di cominciare.

Fabian salì in macchina, sbatte anche la sua di portiera e poi, sistematosi dietro il volante, avviò il motore e partì a tutto gas. Tutt'ad un tratto, il suo orgoglio femminile si riprese, osservando la smania che sembrava avere di raggiungere casa sua e portarsela a letto per una lunga notte di sesso sfrenato e disinibito.

Sapeva che non abitava lontano. Ricordava che Matilda aveva piacevolmente commentato sul fatto che sarebbero diventati vicini di casa con il trasferimento nella villa che Darrell aveva acquistato per loro.

Con le mani strette sul volante, Fabian sfrecciò lungo il vialetto privato e s'inserì sulla carreggiata principale. Guidò per un quattrocento metri circa prima di oltrepassare un cancello che aprì con un telecomando e percorrere una stradina tortuosa fino a casa.

UN ACCORDO MOLTO PERSONALE (4 LIBRO DELLA SERIE "AMORE E POTERE")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora