CAPITOLO 16

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"Ascolta, Dare, capisco che è il tuo migliore amico, ma quell'uomo mi sta davvero facendo diventare pazza!" disse Keira, coprendosi la faccia con le mani e scuotendo la testa.

Con uno sguardo di simpatia negli occhi, Darrell le porse un succo di frutta.

"Mi dispiace, Kia. Cosa posso dire? Fab è un tipo piuttosto difficile, una testa dura. Lo è sempre stato."

Matilda abbracciò Keira... quel tot che glielo acconsentì il suo enorme pancione. Tutte due sembravano le portavoce di qualche gruppo di future mamme. La differenza tra le due era che Matilda aveva un marito che letteralmente l'adorava e che era al settimo cielo all'idea di diventare papà.

Keira tirò su col naso e bevve un sorso di succo.

"Non riesco a credere che sia così terrorizzato all'idea di avere un figlio maschio."

Darrell guardò le due donne con un certo disagio. E chi poteva biasimarlo, poverino? Una donna incinta con gli ormoni in subbuglio bastava e avanzava... Ma due erano come delle bombe ormonali a mano.

"Posso capire l'intera tragedia personale che sta dietro ad una perdita così grave. Erano le persone che amava di più al mondo. C'è una parte di me che vorrebbe correre da lui, consolarlo, accarezzarlo, mostrargli la massima comprensione. Ma... dopo quello che mi ha detto, non posso, Dare! Mi ha ferita tantissimo e tutto quello che desidero fare e prenderlo a botte."

Keira si asciugò furiosamente le lacrime e sbatté il bicchiere sul tavolino. Darrell scosse leggermente la testa.

"Se qualcun altro a parte voi, mi sentisse parlare così, potrebbe pensare che io sia una stronza insensibile..." aggiunse. "Ma vi giuro che mi si spezza il cuore a vederlo tormentarsi in quel modo. Nonostante questo, non posso accettare che nostro figlio venga a sapere di essere stato rifiutato perché suo padre è convinto di stare rimpiazzando il primo figlio con il secondo."

"Capisco bene quello che mi dici, Kia," aggiunse Darrell. "Hai assolutamente ragione. Provare compassione per lui non servirebbe a niente, non ne ha bisogno. Fab è il mio più caro amico, ma è arrivata l'ora che volti pagina e che la smetta di restare fissato sul passato. Deve ritornare a vivere con noi, nel presente e a fare piani per il futuro insieme a te e al bambino."

"Non mi piace sentirti dire certe cose, Kia. Ti conosco da un'eternità e tu, tesoro, sei la persona più generosa, più attenta, che io conosca. È normale che tu voglia proteggere il tuo bambino," asserì Matilda con tono veemente. "Non ti devi scusare per questo. Non avrei mai pensato di dirlo, ma Fabian è un vero cretino."

"Non è un cretino perché soffre per la perdita di due persone care, Matty," precisò Keira. "Ma lo è perché non è capace di superare un passato sicuramente doloroso e apprezzare la nuova possibilità che la vita gli sta offrendo. Questo bambino non sostituirà il piccolo Exton. Nessuno potrà mai farlo. Ed io non so come diavolo farglielo capire. A questo punto, non so più se ho voglia di provare a farlo. Sono stanca, dannazione! Sono assolutamente stanca di fingere che mi stia bene così, che sono felice di questa relazione superficiale con lui. Non lo sono affatto. Come ho detto, sono una stronza egoista. Voglio di più da un uomo."

Darrell accennò un sorriso timido e Matilda la strinse di nuovo a sé. Keira indugiò tra le braccia dell'amica, lasciandosi consolare. Ne aveva proprio bisogno.

"Sai una cosa, Kia?" disse Darrell piano.

"Cosa?" replicò lei tirando su con il naso.

"Forse adesso non te ne rendi conto, ma tu sei la miglior cosa che sia mai successa a quel testone."

UN ACCORDO MOLTO PERSONALE (4 LIBRO DELLA SERIE "AMORE E POTERE")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora