CAPITOLO 10

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"Sei un vero stronzo, Fabian Cavendish! Fino ad oggi, l'ho solo sospettato, ma adesso lo so di certo!"

Fabian si voltò e trovò Darrell Glover sulla porta, appoggiato contro lo stipite.

"Quand'è che me l'avresti detto, somaro?" chiese l'amico con tono piuttosto seccato.

Sebbene condividessero gli stessi uffici, Fabian non vedeva il suo miglior amico da tempo. Che non vedesse gli altri due soci, Santos e Blake, era comprensibile perché, da quando si erano sposati, trascorrevano gran parte del loro tempo ad occuparsi della supervisione di progetti sulle due isole, Fairy Island e St. Helena, dove si erano rispettivamente trasferiti con le loro mogli.

Ma in tutta onestà, Fabian doveva ammettere che aveva evitato Darrell di proposito dalla sera in cui aveva lasciato casa sua insieme a Keira. La sera in cui avevano concepito il bambino che Keira stava aspettando.

Non capiva perché aveva evitato l'amico... Keira e Matilda erano molto amiche, e per quanto Matilda non avesse alcun problema con lui, personalmente, era molto legata e molto fedele all'amica, per cui supponeva che Darrell fosse stato abbondantemente informato dalla moglie di quanto era successo.

Chissà quante gli aveva dette sul suo conto... Di sicuro era stato dipinto da Matilda come un bastardo di prima classe.

Totalmente rassegnato, Fabian fece un respiro profondo ed invitò Darrell ad entrare. L'amico avanzò e si sedette su una sedia di fronte alla scrivania.

"Allora, somaro?"

Fabian imprecò fra i denti e si accomodò sulla sua poltrona di pelle.

"Allora, cosa? Sono sicuro che già conosci la storia per filo e per segno. Anzi, considerato che Keira mi evita ultimamente, ne saprai di certo più di me."

Alzando un sopracciglio, Darrell lo fissò con curiosità.

"Ti evita, hai detto? Che fine ha fatto il tuo proverbiale fascino? Non mi dire che è già arrivato agli sgoccioli."

"Andiamo, Dare, la smetti di fare il cretino? Il fascino non c'entra minimamente," mugugnò Fabian.

"Evidentemente."

Fabian sbuffò.

"Ascolta, sei venuto qui per rompere inutilmente o hai bisogno di qualcosa?"

"Diciamo che mi chiedevo come mai il mio migliore amico, che per me è quasi un fratello, non si sia preso la briga di venirmi a dire che, dopo una notte di sesso, ha messo incinta la migliore amica di Matty, la mia amata metà."

Fabian chiuse gli occhi.

"Dannazione, Dare, credi che l'abbia fatto apposta? Tra tutte le persone, tu sei quello che mi conosce di più! Che sa la mia storia... Dovresti sapere che mettere incinta una donna era l'ultimo dei miei desideri."

Darrell annuì.

"Sì, fratello, lo so. Per questo l'ho trovato un po' strano."

"Maledizione, Dare! Doveva essere l'avventura di una notte! Doveva essere solo del buon sesso e basta. Doveva essere una cosa senza importanza. Durante la festa, te l'avevo detto che Keira mi piaceva, che c'era attrazione tra di noi. Per cui, abbiamo abbandonato casa vostra e l'ho portata a casa mia."

"Ma non mi dire! Questa sì che è bella! Hai portato Kia nella tua... grotta?

"Kia?"

"Sì, è il nickname di Keira. Matty e le altre ragazze la chiamano così..." spiegò Darrell. "Ma non allontaniamoci dall'argomento della conversazione. Mio caro Fab, avevo capito che avessi perso la testa per lei, ma non credevo l'avessi portata sul serio a casa tua."

UN ACCORDO MOLTO PERSONALE (4 LIBRO DELLA SERIE "AMORE E POTERE")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora