Capitolo 42: "Ci vediamo, Lyon!"

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Anna era appena uscita di casa.
Le arrivò un messaggio da WhatsApp.

Fairy: Anna oggi ho un controllo della carta di credito, non è un problema, ma non riuscirò a venire a scuola oggi

Anna: Va bene! Ma domani mi racconti!

Fairy: Certo!

Anna: Dai, sto arrivando a scuola, spengo

Fairy: Ok! Ciao!

Anna si avviò verso scuola col telefono già spento.
Dopo qualche minuto vide Ettore.
Anzi, Lyon.
Ora non lo odiava più, poteva chiamarlo Lyon come prima.
Era da solo. Come se aspettasse qualcuno.
Allora decise di andare dove andavano lei e Fairy e provò a catturare l'attenzione del ragazzo.
Lyon vedendo Anna, si avvicinò a lei.

"Ehi Anna!" Esclamò lui.

"Oh, ehi Lyon!" Esclamò Anna imbarazzata.

"Che ci fai qui? Dov'è la tua amica?" Chiese Lyon.

"Sono qui per scuola, no? E la mia amica è andata a fare un controllo. Nulla di che." Rispose Anna. "Vedo che oggi nessuno dei tuoi amici è qui con te."

"Alex perché doveva fare una cosa, non so. Cico perché doveva iscriversi a un corso di chitarra elettrica, Mario e Stefano perché stavano male." Rispose Lyon.

"Quindi siamo solo io e te oggi... i nostri amici non ci sono." Continuò Lyon.

"Come sei perspicace oggi!" Scherzò Anna.

Lyon ridacchiò. "Lo so, grazie!"

Anna giurò che la sua voce, era unica.

"Che abbiamo oggi?" Chiese Lyon vedendo la ragazza con le guance arrossate, e per non aggravare ancora di più la questione cambiò discorso.

"Prima ora tecnologia, poi antologia." Rispose Anna.

"Oddio mi sono dimenticato che tecnologia interroga!" Esclamò Lyon.

"E io invece ho studiato!" Esclamò Anna ridendo.

Lyon la guardò male per scherzo, ma Anna lo vide e si mise a ridere ancora più di prima.
Ettore rise insieme alla ragazza, sperando che la sua risata non smettesse mai.
Ma per sfortuna dopo qualche secondo finì, e Anna gli chiese se oggi avrebbe fatto il cretino come sempre durante l'ora di antologia.

"Ovviamente!" Esclamò Lyon.

"Non cambi mai." Rispose Anna dopo aver sbuffato.

"Lo so!"

I ragazzi si conobbero, e parlarono di tante cose, dei loro hobby, ciò che volevano fare in futuro e come mai prima non si erano incrociati.
Scherzarono, risero.
I loro cuori avevano raggiunto la loro sintonia, ogni battito uguale, allo stesso ritmo.
Erano in un mondo tutto loro.
Anna si accorse molto tardi che Lyon si era avvicinato, ed essendo molto più alto di lei, dovette alzare per un millimetro la testa per guardare gli occhi del ragazzo.

"Vedo che hai alzato la testa." Disse Lyon con un sorrisino.

"Oh, sì, io sono alta 1,72. Tu?" Rispose Anna.

"1,80, sono alto, eh?"

"Per me sì!" Esclamò Anna per poi ridacchiare.

Continuarono a parlare, sia Anna che Lyon dovevano guardarsi in faccia, Anna doveva alzare la testa, ed Ettore abbassarla.
Sembravano fidanzati.
Lyon parlava in modo disinvolto con le mani nelle tasche dei jeans strappati grigi, Anna invece si stringeva i pugni per non fare nulla di avventato.
Anna annuiva, rideva o semplicemente sorrideva chiudendo gli occhi.
Il tempo si era fermato, e loro parlavano, scherzavano, ridevano e si sorridevano come due anime gemelle.

Eppure prima ti odiavo! (Spyon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora