Capitolo 31: La scuola è noiosa

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Erano le 6:38 di un sereno venerdì mattina.
Anna si svegliò con un sorriso.
Andò verso l'armadio e prese una maglia viola spento, una gonna nera lunga, e le sue sneakers nere.
Prese lo zaino da una spalla e andò a sistemarsi.
Dopo dieci minuti era in cucina a mangiare la colazione che lei stessa aveva preparato qualche minuto prima.
Con lo zaino a terra, continuò a mangiare, mentre pensava che quello era un altro giorno di scuola da affrontare.
E dopo tutto quello che era successo, non aveva più l'entusiasmo di farlo come avrebbe fatto un mese prima o due.
Finì la sua colazione e andò a lavare il piatto.
Lo lavò e lo lasciò ad asciugare.
Guardò l'orologio, le 6:57.
Quasi le 7.

Anna sospirò e prese forza per affrontare quella cinque ore maledette che l'aspettavano.
Prese lo zaino e uscì fuori di casa. Chiuse la porta e si avviò verso la scuola.
Durante il cammino, controllò le telecamere.
Tutto a posto.
Casa sua aveva un sistema difensivo molto pronto, ed era molto improbabile che qualcuno venisse a rubare in quella casa, nonostante Anna fosse la ragazza più ricca della città.
Tutti lo sapevano.
Arrivò e si sedette alla panchina, con se non avesse più forze.
Iniziò a scorrere tra le varie app: Instagram, WhatsApp.
Intanto si erano fatte le 7:10.
Arrivò Fairy.
Si sedette vicino.

"Buongiorno!" Esclamò Anna.

"Buongiorno!" Esclamò Fairy in risposta.

Le due amiche risero.

"Come stai?" Chiese Anna.

"Bene. Te?"

"Bene dai."

Fairy decise di non chiedere nulla all'amica del giorno prima per non farla preoccupare.
Anche lei non le aveva detto nulla sulla discussione con Ofelia.
Rispetto le viene dato e rispetto deve dare.

"Che fai oggi?" Chiese Anna. 

"Mah, che ne so." Rispose Fairy.

"Bello!" Esclamò Anna ridendo. Fairy rise.

"Non vedo l'ora che arrivi ora di pranzo perché sono stanca..." Disse Anna chiudendo un secondo gli occhi.

"Non dirlo a me, guarda..."

"Vedo che siamo in sintonia!" Esclamò Anna.

"Già! Beh, essere amiche da cinque anni non è una cosa da tutti i giorni!" Rispose Fairy sorridendo.

"Di sicuro!"

Arrivarono Lyon e la sua banda, dietro di lui.

Anna si girò per un secondo e il suo sguardo cadde su quello del ragazzo, che lo ricambiò adirato. Anche la ragazza lo guardò male e si girò dall'amica.

Che modi!
Una settimana fa le faceva i complimenti, e ora la guardava male?
Certo che i maschi erano proprio strambi...
Lasciò stare.
Tanto lei non aveva bisogno di Lyon per vivere.

"Incazzata con Lyon?" Chiese Fairy sapendo già la risposta che le sarebbe arrivata.

"Certo!"

"Come supponevo."

"Perché? Lo supponevi?"

"Dai Anna! Si vede che lo odi!" Esclamò Fairy.

"Vabbè hai ragione..."

Dopo dieci minuti lì passati a guardare il cellulare perché per la mattinata avevano forse, finito gli argomenti, le due amiche entrarono a scuola in silenzio.
Anna pensò che fosse colpa di Ettore se da quello sguardo ora non aveva parlato con Fairy per quei dieci minuti in cui si potevano dire un sacco di cose.
Ma si pose una domanda che non era scontato farsi: perché ora la odiava?
Non le aveva fatto niente di male.
Perché guardarla male, se non aveva fatto niente?
Dopo poco entrarono in classe, ancora in silenzio.
Anna pensò che fosse anche un po' colpa sua.
Andò al suo posto e prese il libro di geometria.
Alla prima ora avevano geometria e Anna voleva buttarsi giù dalla finestra, piuttosto che fare quella materia che non le entrava in testa nemmeno morta.
Dopo poco entrarono Ofelia sottobraccio a Lyon, lui e la sua banda. Si andarono a sedere e Lyon guardò Anna male un'altra volta.
Ormai aveva perso il conto degli sguardi del ragazzo in tutta la settimana.
Che maleducato.
Dopo altri cinque minuti entrarono la prof e gli altri compagni, e la lezione iniziò dopo cinque minuti.

Oggi la prof spiegava la circonferenza. Ma in una maniera più difficile. Una parte che la prof fino a quel giorno non aveva mai spiegato.
Per Anna, fu la cosa più complicata del mondo.
Provò dall'inizio a capirci qualcosa, ma nulla.
Le regole entravano nella sua testa, pensando di averle capite, e poi se ne andavano sbiadite dal suo cervello.
Un odio assurdo!
Le venne da buttare giù sia il quaderno che il libro, ma era in classe e non poteva farlo.
Per fortuna della ragazza, la campanella suonò dopo dieci minuti, e che sollievo buttare nello zaino il libro e il quaderno!

La seconda ora era letteratura.
Stavano facendo da un mese Shakespeare.
E quel giorno avrebbero parlato di Amleto, un'opera del grande scrittore inglese.
Anna prese il libro di letteratura e andò alla pagina dettata dalla prof.
La prof iniziò a leggere i dialoghi dei personaggi.
Anna si concentrò e sembrò quasi che la letterati la trasportò lontano dalla classe.
Senza accorgersene, la lezione era finita, e ad Anna arrivò in singulto quando lo scoprì.
Si stava quasi rilassando.
La prof di letteratura se ne andò.

Le altre due ore passarono quanto due fulmini.
E arrivò ora di pranzo.
Potremmo dire che è il momento preferito di Anna.

L'aria tra le due amiche si era dissolta e sembrava che non c'era più quel silenzio di ore prima.

"Ma tu hai capito qualcosa di geometria?" Chiese Anna.

"Giuro, è stata la mia prima lezione che ho capito tutto!" Esclamò Fairy.

"Fortunata te! Io non ho capito niente!" Esclamò Anna.

"Tranquilla, all'inizio sembra complicato, ma se fai passo per passo lentamente diventa più facile!" Spiegò Fairy con un sorriso.

"Va bene, se lo dici tu mi fido!" Esclamò Anna.

Le due ragazze camminarono e dopo qualche minuto si ritrovarono in mensa. Presero il loro pranzo e andarono a sedersi al loro posto per mangiare.

"Spero che Ofelia non verrà da noi." Iniziò un po' preoccupata Anna.

"Naah, non penso. Piuttosto, mangiamo." Rispose Fairy.

Come ordinato dall'amica, Anna iniziò a mangiare la pasta. Fairy fece lo stesso.

Dopo dieci minuti Anna capì che Ofelia non sarebbe arrivata perché aveva paura di lei.
Anche Fairy capì. L'aveva sconfitta senza bisogno di altri aiuti.

Dopo circa una decina di minuti le due ragazze finirono di mangiare il pranzo. Tornarono in classe.

"Che fai per il weekend?" Chiese Fairy.

"Non lo so." Rispose Anna.

La conversazione morì lì.

Le ragazze entrarono in classe, e dopo venti minuti iniziò l'ultima lezione del giorno.

La lezione finì come se Anna avesse sbattuto gli occhi per un singolo attimo.
Preparò lo zaino e uscì da scuola
Dopo poco tornò a casa, aprì la porta e la richiese subito dopo.
Arrivò in camera sua e buttò lo zaino a terra.
Si buttò sul letto.

Cosa fare con Lyon?

Eppure prima ti odiavo! (Spyon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora