Capitolo 19: Lyon, sai fare solo bigliettini!

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Anna si svegliò con il sole che riempiva la stanza.
Andò subito a vestirsi: decise di indossare una maglia viola color ametista, i jeans bianchi strappati, le sneakers nere, e il giubbottino di jeans.
I capelli li lasciò sciolti.
Andò poi in sala da pranzo per fare colazione.
Tre pancake, coperti di miele, mirtilli e lamponi, due waffle, e latte con cereali.
Si sedette e iniziò a mangiare.

Dopo dieci minuti finì. Andò in bagno, al secondo piano, e si lavò i denti e la faccia.
Tornò in camera e prese lo zaino da una spalla, e dopo poco uscì da casa sua.
Si avviò verso la scuola, e dopo neanche cinque minuti era già sulla panchina.
Guardò il telefono, e vide che l'ordine che aveva fatto ieri sera -delle scarpe goth con i tacchi- stava per arrivare nel pomeriggio.
Anna sorrise e fu contenta.
Arrivò Fairy.

"Ciao!" Salutò Anna, l'amica fece lo stesso.

"Come stai?" Chiese Fairy.

"Bene. Tu?" Chiese Anna.

"Bene."

"Oggi abbiamo antologia?" Chiese Fairy dopo essersi seduta vicino all'amica.

"Sì, e dobbiamo finire il testo dell'ultima volta." Rispose Anna.

"Che scatole... voglio vedere se Lyon farà casino."

"Secondo me non esiterà a farlo. Sinceramente."

"Speriamo per il meglio." Concluse Fairy.

Arrivarono Lyon e i suoi amici, che stavano urlando e ridendo come se nessuno li sentisse.
Le due amiche li guardarono male.

Dopo dieci minuti le due amiche decisero di entrare in classe, seguite da Lyon e gli altri.
Appena entrati, Lyon cercò di essere il più possibile vicino ad Anna, che si guardarono negli occhi.
Lyon sorrise nervoso e Anna sorrise come se stesse per svenire sul momento.
Lyon andò al suo posto e Anna si sedette al suo.

La lezione di antologia iniziò e Anna ricevette un biglietto da Lyon.

Ti piace antologia? A me no

Anna rispose.

Non mi fa particolarmente impazzire, ma devo ascoltare se non voglio rimanere indietro

Lo lanciò a Lyon, che non rispose niente.
La lezione passò e poi arrivarono le altre lezioni.
Alla fine della quarta lezione suonò la campanella, che segnava ora di pranzo.
Anna si alzò e la raggiunse immediatamente Fairy, e andarono a mensa.

"Lyon mi ha scritto di nuovo." Iniziò Anna camminando.

"Seria? E che ti ha scritto?" Chiese Fairy.

"Mi ha chiesto se mi piacesse antologia." Rispose Anna.

"Secondo te vuole scherzare o veramente sta cercando la mia attenzione?" Chiese Anna.

"Bah, quel ragazzo è tutto tranne che serio." Disse Fairy semplicemente.

"Hai ragione. Però ti dico, Ofelia nonostante sia la sua fidanzata, non la vedo mai con lui!" Disse Anna.

"Ah beh, questo non è affar nostro." Rispose Fairy.

"Di sicuro."

"Però secondo me loro non stanno bene insieme: non li vediamo praticamente mai!" Ragionò Fairy.

"E se Lyon, ci provasse con me perché Ofelia non gli da attenzioni?" Domandò Anna.

"Ora non esagerare! Se non lo vediamo ci sarà un motivo." Rispose Fairy.

"Ok va bene."

Arrivarono a mensa, presero il pranzo e andarono al loro posto.
Anna varie volte mentre mangiava e parlava con Fairy, notò che Lyon la guardava.
Non le dava particolarmente fastidio, ma dentro di lei nascevano domande senza senso.

"Vabbè, ti stavo dicendo, ad un certo punto mi spunta davanti mia madre! Tiro un urlo assurdo." Raccontò Fairy mentre mangiava.

"No vabbè! Avrei voluto vedere la tua faccia!" Esclamò Anna per poi ridere.

"E poi ho provato la canzone." Conclise il discorso Fairy, e mangiò una forchettata di pasta.

"Io negli ultimi giorni non la sto provando... da domani inizio di nuovo. Anzi, dobbiamo scegliere un vestito per il mio compleanno, per la canzone e per il ballo!" Esclamò Anna.

"Hai ragione! Tra una settimana è il tuo compleanno, che ne dici se andassimo insieme sabato a provare qualcosa? Anche io non ho niente da mettermi." Rispose Fairy.

"Va bene!" Accettò Anna.

"Non ho praticamente nulla da mettermi perché ho tutto sportivo. E non penso che tu mi voglia al tuo compleanno sportiva." Disse Fairy finendo di mangiare.

"Tanto è tra una settimana ed è di venerdì... tranquilla, staremo tutta la giornata insieme, poi usciremo per un po' con Strecatto e Giorgio, che ne dici?" Programmò Anna.

"Va bene!" Esclamò Fairy.

Anna finì di mangiare e le due amiche tornarono in classe parlando.

"Ho capito dov'è Ofelia." Disse Fairy.

"E dove?" Chiese Anna.

"Praticamente due posti dopo di me, guarda sempre la finestra." Rispose Fairy.

"Capito. Sai che è da almeno due settimane se non tre che ho iniziato a guardarmi intorno invece di stare con la testa sui libri."

"Lo so. Ma perché?"

"I miei genitori nell'ultimo periodo non mi stressano con i compiti, appena è iniziato aprile."

"Capisco. Invece mia madre non mi ha mai stressato particolarmente, è come se non sapesse nemmeno che io andassi a scuola!" Esclamò Fairy.

Anna rise, e arrivarono in classe.

L'ultima ora passò lentamente, e Anna si stava annotando, ma per fortuna arrivò un biglietto da Lyon.
Anna lo aprì.

Io mi sto annoiando e tu?

Anna gli rispose, facendo attenzione che l'insegnante non la vedesse.

Vorrei dormire! È noiosa sta lezione!

Dopo poco arrivò un altro biglietto da Lyon.

Ti vedo! Ma perché non ti sei fatta la treccia? Eri molto carina!

Anna sorrise e scrisse.

Grazie! Stamattina non sapevo se farla, ma domani la faccio, promesso!

Lyon non scrisse nulla, ma sorrise ad Anna, che forse si ritrovò ad arrossire.

L'ora passò velocemente, e quando arrivò la campanella, Anna ringraziò Lyon per i suoi discorsi, ovviamente nella mente.
Anna tornò a casa, con Lyon che scherzava con Alex e Cico.
Arrivò e aprì la porta di casa.
Andò in camera sua e si buttò sul letto.

Lyon le aveva fatto dei complimenti!
Ma era innamorato di lei o ci stava solo provando?
Anna non era sicura.
Ma era meglio tenersi quei complimenti incerti, che non avere niente.
Guardò il soffitto con un sorriso.

Eppure prima ti odiavo! (Spyon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora