Capito 32: Gli sguardi di Ofelia

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Era lunedì mattina. Le 6:47.
Anna si svegliò con un sole debole che entravano dalla finestra. I raggi deboli colpivano le pareti.
Andò a vestirsi: un maglione leggero bianco, una gonna nera lunga e le sneakers nere.
Si sistemò e dopo qualche minuto, con lo zaino in spalla, andò in sala da pranzo per fare colazione.
Appoggiò lo zaino a terra e si preparò la colazione: due waffle e un po' di frutta.
Non era quello che mangiava sempre, quella mattina non aveva molta fame.
In caso si sarebbe riempita a mensa con la pasta o il riso.
Dopo poco finì la colazione e lavò il piatto, che mise ad asciugare.
Prese lo zaino e uscì di casa. Chiuse la porta e nel tragitto guardò le telecamere.
Arrivò a scuola poco dopo e si sedette sulla panchina e guardò di nuovo il cellulare.
Visto che Fairy non arrivava, si prese quei secondi per pensare agli ultimi avvenimenti successi nei giorni precedenti.

Era da un po' che Ettore la guardava male.
Ma perché?
Non gli aveva fatto niente.
Ofelia le aveva detto di stare alla larga da Ettore.
Perché aveva visto il rapporto creato dai due? Forse.
Anna si mise le mani tra i capelli per il nervoso.
Non capiva!
Lasciò stare i suoi pensieri, e tornò a guardare il cellulare.
Arrivò Fairy e salutò l'amica con la mano.
Anna alzò la testa dallo schermo e salutò con la mano anche lei.
L'amica si sedette. "Buongiorno!"

"Ciao!" Esclamò Anna.

"Mentre arrivavo ho visto che ti mettevi le mani tra i capelli!" Fairy ridacchiò. "A che pensavi?"

Anna si rese conto della mezza figuraccia cretina che aveva fatto. "Ah, no nulla. Stavo solo rimuginando cosa fosse successo negli ultimi giorni."

"Con Lyon?" Chiese Fairy.

"Sì... se la devo dire tutta." Rispose Anna.

"Sono sicura che passerà." Disse Fairy guardando davanti a sé.

"Come se fosse facile dirlo..." Pensò Anna. Ma non poteva dirlo alla sua amica.

Tutte e due sapevano, che Ofelia le aveva parlato, a ciascuna di loro. L'argomento non l'avrebbero mai saputo dall'altra, fino a quando una non avrebbe deciso di parlare.
E chi doveva parlare, a quel punto?
Fairy? Forse sì, essendo stata la prima scelta di Ofelia.
Anna? Forse anche lei.
Ma cose come quella appena successa, non si poteva prevedere in qualche modo.
Anna non si dava pace per il discorso di Ettore: perché guardarla male?
Aveva la sua bella fidanzata, che gli stava intorno!
Che avesse pensato che Anna fosse antipatica?
Anna decise di darsi una calmata con quelle soluzioni che apparivano senza un preciso luogo. Perché farsi tante domande per niente?

Arrivarono Lyon e la sua banda, e Ofelia corse verso il fidanzato e lo abbracciò.
Anna li guardò male tutte e due.
Stefano e Mario per fortuna erano diversi da Ettore: erano innamorati l'uno dell'altro e non rompevano a nessuno.
Alex era quello più divertente, Cico quello più scherzoso e migliore amico di Ettore. Ettore il leader.

Anna ringraziò il fatto che fosse fidanzato, così non le rompeva più le scatole.

Le ragazze entrarono in classe dopo una ventina di minuti passati a guardare il telefono.
Si sedettero ai loro posti.

Dopo dieci minuti iniziò la lezione e la prof di musica andò in aula strumenti con la classe al seguito.

Anna andò verso il pianoforte e Fairy prese il violino.
Si guardarono.

"Conosci ~Atlantis~?" Chiese Anna.

"Canzone preferita di quando ero alle medie prima di conoscerti." Rispose Fairy.

Anna sorrise, e iniziarono a suonarla.
Anna mosse la testa a tempo senza pensarci, e sorrise quando cantò nella sua mente.
Il pianoforte e il violino inserendo a quella canzone erano qualcosa di stupendo.

La lezione finì.
La classe tornò in classe, e la seconda ora era Geografia.

Passò velocemente, insieme a scienze.

Dopo scienze arrivò ora di pranzo. Le due amiche si incamminarono verso la mensa come sempre, parlando.

"Tu hai capito scienze?" Chiese Fairy.

"Per fortuna sì." Rispose Anna.

"Io no, che scatole!" Esclamò Fairy seccata.

"Vabbè tranquilla, non si può capire tutto nella vita!" Disse Anna.

"Un po' come te!" Scherzò Fairy per poi ridacchiare.

"Ehi!" Esclamò Anna capendo la battuta e rise.

Le due amiche finirono a ridere, e dopo cinque minuti arrivarono a mensa. Dopo altri due minuti erano già sedute, e stavano iniziando a mangiare.

"Tra un mese saremo già fuori di qui a fare il cazzo che ci pare." Disse Fairy.

"Menomale! Sto anno mi ha rotto!" Esclamò Anna.

"Anche a me! Ma l'anno prossimo abbiamo gli esami!"

"Vabbè, ce ne faremo una ragione!" Esclamò Anna in risposta.

Le due amiche continuarono a mangiare in silenzio.
Anna sentì la sensazione che qualcuno la stesse guardando.
Si girò e vide Ofelia guardarla con sguardo beffardo, come se si prendesse gioco di lei.
Anna si girò dall'amica e continuò a mangiare.
Dopo dieci minuti finirono di mangiare e dopo poco erano già in cammino per ritornare in classe.

"Quanto vorrei che fossimo in prima ora... ci sarebbe stata musica!" Esclamò Fairy portandosi una mano al collo.

"Anche io!" Confermò Anna.

"Vabbè... almeno c'è un lato positivo: è l'ultima ora, questa!" Disse Fairy con un sorriso, ricordandosi che quella fosse l'ultima ora.

"Così io me ne vado a casa, sono stanchissima." Rispose Anna.

"Anche io, ci sono giorni in cui la scuola pare essere lunga più del solito, non credi?"

"Sì, e altri che sono brevissimi!" Disse Anna.

Fairy sorrise, seguita da Anna.
Dopo poco arrivarono in aula, e continuarono a parlare.

"Non vedo l'ora di arrivare a casa." Disse Fairy.

"Non dirlo a me... forse dormo." Rispose Anna.

Dopo poco entrarono l'insegnante e il resto dei compagni.
Durante l'ora, Anna sentì che qualcuno la stesse guardando.
Era sicura che non fosse Lyon, ma si girò dalla sua parte e vide che il ragazzo stava scrivendo.
Allora lì capì.
Si girò dalla parte opposta. Da Ofelia.
La vide guardare lei con un sorrisino beffardo.
Che odiosa!
Si girò dall'altra parte con il broncio.
Pensò a concentrarsi sulla lezione, che era un bel po' noiosa.

Dopo poco finì la lezione, e Anna preparò lo zaino.
Poco dopo uscì da scuola e si avviò verso casa sua.
Dopo cinque minuti aprì la porta di casa sua e la rinchiuse quando entrò.
Salì fino in camera sua e buttò lo zaino a terra, e si sdraiò sul letto.
Gli occhi iniziarono a chiudersi dalla stanchezza.
Dopo qualche secondo, Anna si addormentò.

Eppure prima ti odiavo! (Spyon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora