Capitolo 54: Scappiamo via di qui!

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Era mercoledì mattina. Le 6:25.
Anna si alzò con fatica, gli occhi socchiusi.
Quella notte aveva dormito non molto bene, si era svegliata qualche volta, in preda a misteri che non avrebbe mai immaginato di potersi creare nella mente.
Scese dal letto e prese una semplicissima maglia bianca con le maniche scoperte, gli shorts neri e le sneakers nere.

Il giorno dopo sarebbe arrivato giugno!

Anna non vedeva l'ora che arrivasse giugno: maggio era durato una vita!
Nelle ultime settimane avevano fatto il pieno di verifiche, era giusto che ora si rilassasse. No?

Si spazzolò i capelli, si mise gli occhiali, e prese lo zaino bianco e andò a fare colazione, che stranamente, era già in frigo.
Anna non si ricordò come mai la colazione fosse in frigo.
Era tutta colpa della notte prima. Cavolo, non avrebbe voluto ripensarci.

Fece una colazione abbastanza veloce, essendo poca roba.
Finì dopo poco di cinque minuti, lavò il piatto e lo mise ad asciugare, prese lo zaino e uscì di casa. Chiuse la porta e si incamminò verso la scuola.

Dopo pochissimi minuti di camminata, arrivò a scuola, nel giardino.
Stranamente, c'era anche Ettore.
Anna gli corse incontro, e il ragazzo aprì le braccia per ospitare colei che tanto amava.
Anna si strinse nell'abbraccio.

"Annina mia! Buongiorno!" Esclamò Lyon.

"Buongiorno!" Rise la ragazza.

Lyon strinse le braccia, in modo delicato, intorno alla schiena della fidanzata.

"Quanto sei bella..."

"Fai il romanticone eh?"

Lyon ridacchiò. "Forse. Come stai?"

"Bene! Tu?"

"Bene, ora che sei qui con me."

Si diedero un leggero bacio.

"Sei veramente bella. Uno splendore." Iniziò Lyon con i suoi complimenti.

"Da quando ho posato gli occhi su di te, avevo capito subito che non potevo scordarti così facilmente." Disse Anna, guardando il ragazzo.

Lyon sorrise. "Mi innamoro sempre di più di te, e i tuoi maestosi occhioni viola ne sono la prova."

Anna sorrise. "Non ci siamo veramente odiati."

"Mai. Ofelia ha voluto farci odiare. Mi chiedo ancora come ho potuto crederle. Sono uno stupido." Rispose Lyon.

"Non è vero!" Interruppe Anna.

"Va bene, Annina mia. Ma comunque il fatto rimane che io ti amo. Ti amo alla follia."

"Anche io!" Esclamò Anna contentissima.

Si baciarono, Lyon picchiettò con la lingua per avere l'accesso, che venne acconsentito. Le loro lingue danzarono come anime gemelle.
Si staccarono dopo un paio di secondi.
Anna si strinse nell'abbraccio, e Lyon baciò la fronte della ragazza con un sorriso.

"Ti amo." Disse Lyon, posando una mano sul capo dell'amata.

"Ti amo." Ripetè Anna lasciandosi cullare dall'amore che provava per quel meraviglioso ragazzo.

Rimasero così per minuti, infiniti.
Una brezza dolcissima fece in modo che i due ragazzi stessero in un mondo tutto loro.
Anna chiuse gli occhi, sul punto di addormentarsi. Lyon certe volte adocchiava Anna, ma poi continuò ad accarezzare il capo della fidanzata.
Si erano odiati, ma l'amore che avevano provato segretamente uno per l'altra, aveva fatto in modo di amarsi.
I battiti dei loro cuori si sincronizzarono.

Si staccarono, guardandosi dolcemente, con un sorriso.

"Annina mia..." Lyon strinse la ragazza nel suo abbraccio, stringendo le braccia in modo da non farla andare via da nessuna parte.

Eppure prima ti odiavo! (Spyon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora