Capitolo 51: Una nuova coppia

31 1 3
                                    

Era domenica pomeriggio, e nonostante fossero le 17, Anna prese la decisione di scrivere a Stre e scoprire se la ship, che da qualche giorno aveva inventato, fosse vera.

In chat con Strecatto.

Anna: Streee

Stre: Annaaa dimmi

Anna: Dobbiamo incontrarci subito a casa mia

Stre: AHAH ok va bene, arrivo:)

Anna posò il telefono, ed essendo vestita con una semplice maglia oversize bianca e una gonna, indossò le scarpe e scese le scale.
Poco dopo era già davanti alla porta. L'aprì.
Si affacciò e aspettò l'amico, che stava di sicuro arrivando.
Come se lui l'avesse sentita, apparve da un angolo, con un sorriso.
Si salutarono e Anna lo fece entrare.

"Vuoi qualcosa da mangiare?" Chiese Anna.

"No, grazie." Rispose Strecatto.

I due andarono in camera della ragazza, Anna fece accomodare il suo ospite sulla panchina a dondolo. Lei si sedette sul suo letto.

"Di che mi devi parlare?" Chiese Stre.

Anna decise di andare subito al sodo. "Qualche giorno fa a scuola ti ho visto mano nella mano con Cico."

Strecatto fece una faccia da "mi hai scoperto. "Infatti mi hai scoperto." Si portò una mano al collo. "Stiamo insieme." Disse timidamente.

"Da quanto? Da quanto?" Domandò Anna emozionata per l'amico.

"Da poco, da una settimana e mezzo. Ma avevamo capito di essere fatti l'uno per l'altro."

"Dai, raccontami come ci siete conosciuti, e come poi vi siete dichiarati! Voglio sapere!" Esclamò Anna.

"Ok, va bene!" Accettò Stre.

Dopo poco che Stre conobbe Anna, Giorgio e Fairy, aveva iniziato ad individuare Cico, un bellissimo ragazzo dai capelli rossi arruffati, occhi neri, e un poco più alto di lui.
I giorni passarono, e Stre iniziò a conversare e a stare con il rosso ogni giorno. Infatti, quando il gruppo di Lyon stava raggiungendo la scuola da lì a pochi metri, si aggiungeva Strecatto, camminando vicino a Cico.

I due iniziarono, giorno dopo giorno, a conoscersi, e divennero amici: parlavano, ridevano e scherzavano.
Arrivò maggio, e i due erano diventati migliori amici, si insultavano scherzosamente, e in certi momenti si proteggevano come fossero amanti. Iniziò così la ship "StreCico".
Era solo una battuta inventata da Ettore, ovviamente. Ma i due sentivano qualcosa nell'altro, di speciale.

Maggio aveva solo qualche settimana, prima del suo finire.
Strecatto aveva ormai capito da tempo che amava Cico, voleva che fosse suo, voleva proteggerlo e amarlo.
Per Cico, era la stessa cosa: provava delle forti emozioni, si comportava da amante con il ragazzo dagli occhi color miele, e non aveva nulla in mente se non Strecatto.
Un pomeriggio, Cico invitò Stre a casa sua, per stare un po' insieme, ma anche per dichiarare il suo amore per lui.
Era talmente emozionato che arrossiva appena vedeva Strecatto.
Erano andati in camera del rosso, e Strecatto fece un sacco di complimenti.

"È bellissima! Adoro i poster! Oddio, la scrivania e il PC! Wow!" Esclamò Stre tutto bello contento.

Cico si portò una mano al collo. "Grazie!"

Strecatto gli sorrise. E in quel momento Cico decise: ora o mai più.
Doveva dichiararsi proprio in quel momento.

"Stre." Chiamò.

"Sì, Cico?" Chiese Strecatto.

Il rosso prese un respiro profondo. Guardò colui che amava.

"Stre, io ti amo da molto tempo. E l'ho capito conoscendoti, scherzando e ridendo con te. Ho imparato cosa sia l'amore: il respiro che viene meno, le farfalle nello stomaco, la sensazione di pace appena vedi quella persona."

Iniziò Cico, e prese le mani di Strecatto.

"Quella persona, sei tu, Stre. Appena ti vedo, capisco che senza di te mi sento vuoto. Appena ti vedo non vedo l'ora di vedere i tuoi bellissimi occhi, il tuo magnifico sorriso. Ti voglio amare, voglio essere tuo, voglio proteggerti."

Finì il rosso.

Strecatto si era emozionato, a tal punto di essere quasi commosso.

"Ti amo anche io, Cico! Provo le tue stesse sensazioni appena ti vedo. Voglio essere tuo. Voglio proteggerti, voglio vederti sorridere, e amarti."

Rispose Strecatto, con un sorriso sulle labbra.

Cico si avvicinò, e piano piano, i loro nasi si toccarono delicatamente. Si guardarono. Le loro labbra si avvicinarono, e si unirono.
Un dolce e amorevole bacio.

I due si staccarono dopo incontabili secondi, con un sorriso.

"Ti amo, Cico."

"Ti amo, Stre."

"Così ci siamo fidanzati." Concluse Stre.

Anna era commossa. "Ma che carini! Oddio!"

Strecatto rise. "Sì, ci siamo fidanzati proprio così. Ora, ci amiamo da morire. Dovresti vederlo, Cico: appena mi vede, mi copre di complimenti, e mi bacia sempre la guancia."

"Siete la mia coppia preferita. Basta." Rispose Anna.

Strecatto ridacchiò. "Contenta te!

Anna sorrise. "Il vostro è vero amore."

"Tantissimo. Infatti sto pomeriggi interi a casa sua. Mia madre, per fortuna, non è così tanto oppressiva, ma mi da gli orari di quando devo tornare." Disse Stre.

"Ma se ti dicessi che io sono sempre libera a casa, senza nessun genitore?" Chiese Anna.

"Wow!" Esclamò Stre. "Ma non è strano?"

"No, per niente. Mia madre è in giro per i suoi concerti o balli, mio padre lavora al mare, mio fratello è con lui e lavora." Rispose Anna.

"Hai un fratello?!" Esclamò Strecatto stupito.

"Sì." Annuì Anna.

"Ma sai che avere Alex come cugino non è male?"

"Avevo intuito che foste cugini, voi due. Ma sembrate diversi."

"Infatti lo siamo. Mia madre e sua sorella sono l'esatto opposto: mia madre è severa, la sua non molto. Basta vedere il nostro comportamento." Rispose Strecatto.

"Capisco."

"Ma parlami un po' dei tuoi genitori, di tuo fratello!" Esclamò Strecatto interessandosi alla famiglia sconosciuta dell'amica.

"Mia madre è una cantante e ballerina di successo, e anche modella. Mio fratello è al mare con mio padre e lavora in un bar, ha 21 anni e fa l'università." Iniziò Anna.

"Mio padre..." Prese un respiro profondo.

"È Steve."

"Wow! Ma Steve, fratello buono di Herobrine?" Chiese Strecatto.

"Sì. Io sono sua figlia, e ho gli occhi viola, come lui." Continuò Anna.

"È fantastico!" Esclamò Strecatto.

"Per favore, non dirlo a nessuno. È un segreto: mio padre non sa che tu e Fairy sappiate tutto ciò."

"Tranquilla, Anna: non dico nulla a nessuno! Promesso!"

Anna sorrise. "Grazie, Stre."

Anna era sdraiata sul suo letto, in pigiama.
Qualche ora fa aveva accompagnato Strecatto a casa, cenato e sistemato casa.
Chiuse gli occhi, ed entrò nel mondo dei sogni.

Eppure prima ti odiavo! (Spyon)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora