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Ashton's pov 22 dicembre 2014
Oggi è il penultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale. I miei festeggiamenti sono abbastanza miseri, ma non mi lamento: a casa - la sera di Natale - sono con mia madre, mia sorella Lauren e mio fratello Harry. Siamo in pochi, ma stiamo benissimo. Ricordo che tre anni fa, quando avevo deciso di dare quegli stupidi anellini di carta a Jad avevo iniziato a fantasticare di brutto. Ero sicuro che la sua risposta sarebbe stata positiva, povero illuso, e così ho pensato che a Natale l'avrei potuta invitare da me, ho pensato a cosa avrei potuto regalarle, a cosa poterle fare da mangiare, se avremmo cucinato insieme... Praticamente quello che mi rimane è che cucino da solo, insieme ovviamente a quei disgraziati anelli che maledico ogni giorno, ma che conservo ancora in una scatolina che tengo gelosamente dietro a dei libri su una mensola e che ogni tanto vado a riguardare per ricordarmi di quanto io sia stato stupido. Come potevo sperare di conquistare Jad Liliwhite, la ragazza più bella della scuola, con dei semplici anellini di carta? Mi faccio ridere da solo. E mi faccio anche un po' pena, a dir la verità.
Oggi è giovedì e alle prime ho avuto due lunghissime ore con l'insegnante di italiano, quello stronzo di Bovis. Possibile che ogni mio insegnante mi odi? Si. L'unica cosa bella del giovedì? Ho il cambio aula con lei. È l'unico motivo per cui vengo il giovedì a scuola praticamente.
Odio tutto questo. Mi sento così... stupido e terribilmente sottone da fare schifo. Quel bastardo di Calum ha ragione.
<<Irwin! Che mi dici?>> Io mi giro e quello che mi trovo davanti è un'enorme giraffa bionda che per guardarla in faccia mi costringe ad alzare la testa di almeno dieci metri. <<Hemmings? Che si dice da lassù?>> Lui sbuffa e poi ride. <<Dai mi servono i tuoi appunti, ti prego>> <<I miei... appunti?>> arrossisco improvvisamente. Chi cazzo ha preso appunti oggi? Ho pensato praticamente tutto il tempo a lei. <<Dai Irwin ti prego!>> <<Luke, non ho preso appunti.>> Lui mi guarda. <<Non ci credo!>> <<Beh... questa volta è così, mi spiace Luke>> <<Ma tu prendi sempre appunti! Diamine!>> Se ne va lamentandosi e chiedendo a tutta la gente che vedeva gli appunti della lezione.
Io ritiro in silenzio la mia roba mentre continuo a guardare la porta, che so che sta per aprirsi. <<Passato tutto il tempo a pensare a capelli biondi, occhi azzurri e 1.75 di altezza?>> mi chiede Calum. <<Jad?>> dico subito io. <<Jad Liliwhite, si Ashton>> <<Per... perché me lo chiedi?>> arrossisco e mi sistemo gli occhiali sul naso. Calum mi squadra dalla testa ai piedi e poi mi fissa in un punto. <<Si vede>> <<COSA?>> abbasso lo sguardo e mi vedo. Ho pensato troppo. Continuo a guardarmi lì cercando una soluzione mentre Calum ride di me e io mi sento osservato. Terribilmente osservato. <<La cosa si fa interessante amico>> Quando alzo lo sguardo vedo lei fissarmi. Tutta le lezione a pensare a quando si sarebbe aperta la porta mostrandomi quel viso angelico e io finisco così?! Vedo lei guardarmi e poi vedo che anche lei si sofferma su quel particolare che, decido improvvisamente, di non nascondere più. Almeno, non davanti a lei. Vedo lei mordersi le labbra e arrossire, per poi toccarsi i capelli nervosa, mentre continua a guardarmi. <<Ti muovi?!>> uno dei tanti cretini dei suoi "amici" la spintona un po' e tutto quello che vorrei fare è tirargli un pugno in faccia. <<Si... scusa>> mormora lei, per poi entrare in aula e mettersi vicino a me, come ad aspettare per avere il mio posto. Sapessi quanti anni ti ho aspettata io... <<Jad! Ma che fai? Aspetti il posto da quello sfigato di Irwin?>> Questa volta è un altro deficiente, credo che si chiami Jacob Layne. Io abbasso lo sguardo sulla mia roba e la ritiro più velocemente. So benissimo che infondo ha ragione. Sono uno sfigato. Perché mai lei dovrebbe guardare me? La più bella della scuola che guarda e si innamora dello sfigato, gracile e occhialuto ragazzino della scuola? Quello che tutti evitano? Non siamo in un film.
<<Chiudi quella bocca, Layne.>> Mi giro a guardarla come se mi avesse appena tirato uno schiaffo. Lei che mi difende? Avrò le allucinazioni. <<Questa è pazza...>> continua lui. <<Questo sì che è interessante per la mia fanfiction!>> se ne esce Calum dal nulla. <<Prima di riparlare con noi lavati con la candeggina dopo aver toccato il posto dov'è stato quello schifoso secchione>> Mi prendo immediatamente il mio zaino e vado alla porta per uscire. Anche se stavo vicino a Jad Liliwhite. Non potevo più sentire niente di quelle parole. So che sono uno sfigato e che faccio schifo, ma ho un limite anche per me stesso. <<Lavati tu la bocca con la candeggina dopo aver parlato male di lui.>> No. Questo è troppo per me. Mi giro verso di lei e la guardo come per raccontarle tutto solo con quello sguardo, quanto io la ami e quanto io le sia grato per ciò che sta facendo. Lei posa lo zaino sul mio banco e si avvicina a me. Ashton non piangere. Ashton. Non. Venire. <<Scusalo... anzi non scusarlo non le merita le scuse.>> Ok stai per venire. <<Oh... io... io... grazie ecco...>> <<CHE CARINI! Scambiatevi gli anellini di carta igienica ora!>> Lei mi guarda. <<Erano bellissimi...>> ammette lei, quasi in un sussurro. Io le sorrido e sento che sto diventando rosso come un pomodoro in viso. Dopo svariati secondi di silenzio la campanella suona e tutto finisce in un attimo: lei torna al mio posto e io esco dall'aula. Tanto vicini per qualche secondo, e ora di nuovo, lontani come sempre.