7.» ash

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Se fossi venuto direttamente da te
avresti riso e basta.

* * *

Ashton mentre scriveva quel biglietto aveva le lacrime agli occhi, e sentiva le sue guance diventare sempre più calde e rosse.
Non sapeva se era già pazzo o se lo stava diventando.
Stava arrossendo per la figura di merda che si era fatto tre anni prima, e stava piangendo per quanto fosse stata di merda quella figura.

Tre anni prima:
23 novembre 2011

<<Vuoi calmarti? Mi stai facendo venire il mal di mare!>>
<<Sto. Solo. Camminando.>>
<<Ashton, tu sei diventato scemo.>>
<<Calum, vai a cagare!>>
Calum mi guarda, alza un sopracciglio e apre un pacchetto di patatine <<Stai mandando a cagare il tuo unico amico?>>
<<Oh Calum... no! Ma tu cerca di capirmi!>>
Mi siedo vicino a lui e mi prendo la testa fra le mani.
Cosa sto facendo?

<<Amico, è proprio perché ti capisco che ti dico che sei scemo. E questa, caro Ashton, è un'idea di merda.>>
Calum prende delle patatine dal sacchetto e si riempie la bocca.
Come fa? Io rischio di soffocare solo respirando più a lungo di due secondi!

<<Devo andare>> mi alzo deciso.
<<Sì, bravo. Vai a farti questa figura di merda>>
<<Certo che vado!>> urlo girandomi verso Calum.
<<Quindi ammetti che è un'idea di merda?>> Calum alza di nuovo un sopracciglio e mi guarda.
<<Probabilmente...>> ammetto arrossendo.

Chiudo gli occhi per un secondo, e riesco a sentire l'adrenalina scorrermi nelle vene.
Guardo la fine del corridoio, vedo la porta dell'aula aprirsi e ne vedo uscire una ragazza bellissima.
Lei, per l'esattezza.
Jad Moore: capelli biondi, occhi turchesi come l'oceano, un sorriso straordinario, una voce calda e accogliente, dolce, straordinaria, le guancia leggermente rosse, gli occhi grandi e dolci, espressivi e delle labbra morbide (lo si vede benissimo da lontano), bellissime. Quanto vorrei...
<<Ashton, vedo una macchia scura sui tuoi jeans>>
<<COSA?!>>

Mi giro di scatto verso Calum.
<<Sei venuto o te la sei fatta addosso?>>
<<Non mi sembra di essere.. venuto o essermela...>> mi guardo il sedere e in mezzo alle gambe.
<<CALUM!>>
<<Ho infranto il tuo sogno erotico ad occhi aperti?>>
<<Ho davvero avuto paura di aver fatto una delle due cose... scemo.>> arrossisco e finalmente mi dirigo verso di lei.

La vedo parlare con il suo solito gruppo di amici.
Ci sono due ragazzi che le stanno intorno, quanto li odio...
Prendo un bel respiro e mi avvicino, con passo tremante.
<<Ciao!>> dico sicuro.

I due ragazzi si girano verso di me e io ho uno sguardo da vincitore.
La mia sicurezza svanisce quando anche lei mi guarda.
Cazzo mi sta guardando!
<<Che vuoi?>> dice uno dei due, credo che si chiami Jackson.
<<Sei del primo anno, vero? Moccioso!>> continua, ridendo.
<<Anche io sono del primo anno, Jackson>> dice lei.
AMORE MI STA DIFENDENDO!!
Io arrossisco.

<<Primo anno o meno, non sono qui per parlare con voi. Quindi se vi dà fastidio che io sia un moccioso nessuno vi obbliga a restare.>>
Quei due mi squadrano e spalancano la bocca.
<<Ascolta, ragazzino, muovi quel culo da bambino e vattene>>
<<Sei scortese>>
CAZZO.
Nessuno ha mai fatto una cosa del genere per me.

<<Tranquillo, Jackson fa lo stronzo solo perché quando trova qualcuno che possa minacciarlo in fatto di bellezza si arrabbia a morte>>
<<Quindi lo minaccio in fatto di bellezza, Jad?>> mormoro e la guardo sorridendo.
Lei arrossisce e abbassa lo sguardo per poi toccarsi i capelli in imbarazzo.

<<Tu sai il mio nome, ma il tuo? Qual è?>>
<<Davvero ci fai? Cazzo questa cosa è ridicola!>> esclama quel deficiente.
<<Sono... Ashton>> arrossisco violentemente, e lei invece mi sorride.
Gli altri due scemi non se ne vanno, quindi devo agire con la loro presenza inutile.
<<Volevo... ecco... darti questo>> le porgo un anellino di carta e la guardo.

Gli altri due scoppiano a ridere.
Io arrossisco ma guardo solo lei, gli altri non esistono.
Lei mi guarda poco, si vergogna anche lei di me...?

<<Cerchi di proporti a lei con un anellino di carta?! Patetico!>>
Sento le loro vesciche scoppiare talmente stanno ridendo di me.
A me invece sta scoppiando il cuore.
Jad guarda i due ridere e con voce bassa sussurra un <<Devo andare...>>.
Sento le lacrime minacciare di uscire dagli occhi.
<<Ti prego...>> mormoro.

Sono ridicolo.
<<So che sono del primo anno, i tuoi amici hanno ragione, sono un moccioso. So che non sono bello, so... so che non sono alla tua altezza, e so che questo anello di carta fa schifo. Ma l'ho fatto con il cuore...>>
Jackson mi dà uno schiaffo sulle mani facendo cadere a terra l'anellino.

Io lo guardo a terra, e sono sicuro che si trova il mio cuore con esso.
<<Me la sto facendo addosso, andiamo via prima che succeda>>
Jackson la prende per le spalle e la trascina via.
Lei si gira ancora una volta, un piccolissima volta, per pochissimi secondi, per poi sparire.

Calum era in piedi, in mezzo al corridoio, e guardava Ashton piegato a terra.
<<Lo avevo detto che era un'idea di merda.>>

𝐏𝐎𝐒𝐓 𝐈𝐓 (ashton irwin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora