84.« jad - you can hear it in the silence

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0.84
YOU CAN HEAR IT
IN THE SILENCE

84YOU CAN HEAR ITIN THE SILENCE

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26 gennaio 2015
Jad's pov

Sono felice tu abbia risposto nonostante
ormai non serva più.
Ci vediamo da te?

***

Dopo una settimana da tutto quello che è successo oggi è giovedì, e questo significa che dovrò fare il cambio aula con Ashton.
Da quel giorno lui mi evita completamente. Per qualche giorno non è venuto a scuola e tutti i giorni andavo da Calum a chiedergli come stesse e che fine avesse fatto, ma anche Calum mi evitava: mi guardava male e se ne andava la maggior parte delle volte, quando invece voleva vendicarsi per il suo amico mi diceva che non erano affari miei e che forse dovevo sparire io e non esistere.
Lo capisco benissimo, per quanto possa starci male, sono io la causa di tutto. Per quanto stia soffrendo io, è colpa mia.

Per tutta la lezione di storia dell'arte non ho preso appunti, cosa che io faccio sempre di solito.
Quando suona la campanella mi alzo immediatamente e mi precipito fuori dall'aula.
Dall'aula 4 all'aula 8. Non è distante, ma devo comunque correre.
Voglio vedere se Ashton c'è o se ha saltato scuola per non vedermi.
Ho deciso però. Se c'è dovrà ascoltarmi. Jackson può andarsene a fanculo. Non lo amo e lui non ama me.

Solo una porta di legno divide me e il ragazzo che mi piace, ma ho deciso di abbatterla.
Non voglio più soffrire così, e non è giusto che Ashton soffra a causa mia.
Gli dirò tutto e se lui prova lo stesso allora smetteremo di soffrire entrambi.
Sarà così una vittoria per tutti.

La porta si apre e vedo subito Calum e Ashton.
Calum parla ad Ashton ma lui è come perso nei pensieri, ogni tanto gli risponde ma in modo molto distratto e lontano.
Calum si gira verso la porta e mi vede.
Lo sento dire ad Ashton di non girarsi ma Ashton si gira immediatamente.
Mi guarda per un po' e poi si rigira.

Aveva già ritirato tutto, tranne una matita, che fa rotolare sul banco come per perdere tempo e rimanere ancora lì.
Io sorrido e spero vivamente sia per me.
Entro e poso la mia roba all'ultimo banco, dall'altra parte dell'aula rispetto a dove sono loro. Loro sono al primo banco verso il muro e io all'ultimo, verso la finestra.
Ashton si gira a guardarmi, dopodiché prende lo zaino, se lo mette sulle spalle e si incammina verso l'uscita.
Io mi alzo dalla mia sedia e vado verso di lui pronta a fare quello che mi ero prefissata.
Tutta la verità.

Una mia compagna di corso entra in aula e lui mi guarda, poi guarda lei e si sporge verso di lei  per baciarla.
Vedo tutta la scena a rallentatore.
Mi sembra di aver ricevuto un ennesimo schiaffo, ma questo è più doloroso.
Lui mi guarda e poi se ne esce.
C'è Calum che è fermo in mezzo alla stanza con la bocca spalancata per la sorpresa.
Si gira a guardarmi e tutto quello che riesco a fare io è voltarmi dall'altra parte per non far vedere che sto piangendo.
Che illusa.

<<Devo andare da lui o devo stare qui?>> dice Calum e tutti si girano verso di lui.
Io piango nascosta dai miei capelli e dopo poco sento la sedia accanto alla mia spostarsi e qualcuno sedersi.
<<Ma quanto siete coglioni?>>
<<Calum, vai via.>>
<<Senti, penso sia solo perché tu stai con Combs, non perché le piaccia quella merendina scaduta di Nora Perrish>>
<<Ma se le muore dietro!>>
<<Jad, lui muore dietro a te. E lo so che stai piangendo, quindi spostati i capelli dal viso e guardami. Sembri Samara.>>

Io alzo lo sguardo e ho il trucco sciolto, i capelli arruffati e bagnati dalle lacrime.
<<Sei in condizioni pietose. Usciamo da qui>>
Usciamo in fretta dall'aula e andiamo sulle scale antincendio.
Ci sediamo e restiamo in silenzio.
Mi fa sfogare, mi fa piangere e mi dà i fazzoletti per asciugarmi le lacrime.
Tutto quello di cui ho bisogno è solo silenzio. Ormai è stato già detto tutto e tutto si è rovinato.

𝐏𝐎𝐒𝐓 𝐈𝐓 (ashton irwin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora