𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉ℴ𝓁ℴ 1

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Il lavoro di un investigatore si compone di due parti fondamentali

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Il lavoro di un investigatore si compone di due parti fondamentali. Senza di esse è impossibile poter raggiungere alcun risultato nella ricerca che si sta mettendo in atto.

Innanzitutto, bisogna essere certi di ciò che si sta facendo e applicare tale sicurezza ad ogni gesto che compiamo nel compito di captare indizi, estrapolandone dati. Nessuno ti dirà mai che stai sbagliando e che un solo passo falso può far fallare la tua ricerca e, perciò, devi essere vigile sin dal primo istante in cui ti metti in gioco.

L'altro requisito fondamentale è l'empatia. Bisogna entrare in contatto con i soggetti di cui ricerchiamo le informazioni affinché si possa arrivare ad un punto in cui si può dire di star pensando con la mente del nostro oggetto di ricerca. Trovato questo contatto, hai percorso il tratto di strada più lungo e faticoso e le tue ricerche ti risulteranno quasi completate.

Adesso che abbiamo puntualizzato quali sono i requisiti fondamentali delle mie giornate, vi chiedo di prestarmi tutta la vostra attenzione e di accompagnarmi nella rilettura delle informazioni che ho accumulato in questi mesi.

Troverete dei dati che non sembrano mostrare connessione con gli avvenimenti di cui sto ricercando e altri che, invece, non troveranno mai una soluzione a causa del fatto che non ne ho mai raggiunta alcuna. Per tale motivo, vi chiedo di essere clementi e di non giudicare troppo questo mio primo lavoro.

Tutto ebbe inizio verso la fine di giugno, quando, Carl Collins, il mio capo, irruppe nel mio studio, tenendo stretto tra le braccia un giornale, per mettermi a conoscenza di una delle ultime notizie che aveva sconvolto i media.

"James Pearson, imprenditore di grande fama e proprietario delle banche più importanti d'America, è stato ritrovato morto nel salotto di casa sua."

Era quello il titolo che incorniciava la prima pagina del New York Times. Nello stesso modo, la notizia veniva riportata in ogni giornale e telegiornale, che veniva trasmesso nello stato. Il fatto era sotto l'attenzione di tutti i cittadini americani. Chiunque, durante quella giornata, stava formulando teorie per poter giungere ad una conclusione su quanto accaduto.

Il mio capo non era da meno.

Lavorando per un giornale molto importante, il Manhattan Journal and Blog, potevo sentire in prima persona l'angoscia che si provava quando ancora nessuno aveva svelato notizie succose relativamente ad un fatto di cronaca, avendo ancora una possibilità di essere i primi a saperne qualcosa, raccogliendo così molti lettori e molta fama che, nell'ambito del giornalismo, era di necessaria importanza.

Essere i primi portatori di notizie era come essere i possessori di un titolo nobiliare e i benefici che comportava erano molti.

‪«Signorina Miller, sa già cosa deve fare.» furono le uniche parole che si assicurò di concedermi, consapevole del fatto che non avevo bisogno di altro. Ero sempre stata una donna di poche parole e, questo, Collins lo sapeva bene. Ed io le ero grata per non costringermi mai a dimostrare qualcosa di più di quanto ero solita a fare.

𝐊𝐞𝐲 𝐨𝐟 𝐃𝐚𝐫𝐤𝐧𝐞𝐬𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora