A woman with just a katana and two wings

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<< Sei proprio in fissa con le farfalle, eh? >> Chiese non riuscendo a trattenersi quando, mentre lei e Ryujin sedute alla sua scrivania, o meglio, sul "tavolo da cerimonia", come l'aveva battezzata la blu, per le sue dimensioni secondo lei esagerate, stavano cercando di fare i compiti per il lunedì seguente, i suoi occhi erano caduti sulla mano destra della blu.

<< Io non sono in fissa con le farfalle! >> Protestò Ryujin, senza alzare lo sguardo da quel quaderno che le aveva prestato Yeji per poter fare i compiti di matematica, ma trovandosi ad alzarlo quando non ricevette nessuna riposta, solo per incontrare lo sguardo divertito della castana e i suoi occhi che puntavano sul tatuaggio sulla sua mano. << Ok, forse un pochino sì... ma che ci posso fare? Sono bellissime, e inoltre sembrano essere veramente libere e felici, quando svolazzano in aria, anche se per poco tempo. >> Cercò di spiegare velocemente all'altra la sua apparentemente ossessione per quell'animale.

<< Concordo sono bellissime. >> Commentò Yeji, facendo viaggiare gli occhi lungo quelle piccole farfalline che disegnavano la pelle della mano di Ryujin di concetti che ultimamente erano diventati molto cari anche a lei. Libertà e felicità. Anche a lei sarebbe piaciuto un giorno poter dire con soddisfazione e sicurezza di averle provate entrambe. << Perché in blu? >> Chiese poi curiosa della scelta di quel colore per dare vita a quelle farfalle, colorandole di un blu quasi sconfinante nell'azzurro.

<< Davvero, Yeji? >> Ribatté Ryujin alzando un sopracciglio alla castana.

<< Già, hai ragione, domanda stupida. >> Non ci volle molto a capire perché di tale sopracciglio alzato, le bastò alzare lo sguardo leggermente per ricordarsi dei capelli blu che cadevano sulle spalle di Ryujin, contornando in maniera selvaggia e scoordinata il suo viso, sotto la luce calda della sua lampadina.

<< Ehm, invece... >> Yeji, dopo essersi schiarita la voce, trovò il coraggio di dare vita a quelle domande che dal giorno prima erano sorse nella sua mente. << Quello? >>

<< Cosa? >> Ryujin all'inizio restò perplessa dalle parole della castana, poi sempre seguendo la traiettoria del suo sguardo scoprì a cosa si stesse riferendo, di certo non mentiva chi diceva che gli occhi erano lo specchio dell'anima, non potevano mentire e in quel momento aiutarono la blu a capire la verità dietro le parole di Yeji. << Oh, questo. >>

<< Già, l'ho notato solo ieri. >> Spiegò Yeji, volendo dare una scusa non solo alla blu, ma anche a sé stessa del perché la vista per prima volta di quel tatuaggio aveva causato dentro di lei così tante domande e una così smisurata curiosità. << È molto bello. >>

E mentre lasciarono quel complimento galleggiare nell'aria, senza bisogno che nessuna delle due gettasse nessun salvagente a tirarlo fuori di lì, Ryujin accarezzò leggermente la pelle del suo avambraccio, sul quale quell'inchiostro disegnava una ragazza con una katana tenuta stretta tra le mani e due ali che spuntavano dalle sue spalle. << Già. >>

<< Posso chiedere se c'è una storia dietro? >> Chiese con esitazione la castana.

<< È una lunga storia... >> Tentò di scoraggiare l'altra, conoscendo bene tale storia e sapendo come il suo inizio non risaliva solo a quando un ago aveva inciso la sua pelle con quel tatuaggio, ma molto prima, molti anni prima.

<< Abbiamo tutto il pomeriggio. >>

<< Davvero la vuoi sapere? >> Incontrò gli occhi di Yeji per poterci leggere dentro se era vera quella curiosità che aveva sentito nel suo tono, se era vero che alla castana potesse veramente interessare sentire quella storia.

<< Certo. >> E ancora una volta quei occhi color nocciola non le avevano mentito.

<< Ok, beh, questo è stato il mio primo tatuaggio ed ha un valore molto speciale per me, ma non preoccuparti, niente di triste come le farfalle... più o meno, diciamo.>> La blu si lasciò scappare una risata nervosa, causando il nascere di un sorriso sulle labbra della castana.

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