Cap 7

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Tae

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Tae

Da quella famosa sera, erano passati tre giorni.

Tre giorni, in cui la mia splendida cerbiatta mi guardava imbarazzata, per poi spostare lo sguardo altrove, mentre vedevo quel bellissimo viso, colorarsi deliziosamente di rosso.

Eravamo in una strana situazione di calma.

Non sapevo come spiegarlo.

Credo che sia il modo in cui l'avevo punita, e la sua tentata fuga, insieme a i nostri sfoghi, era come se si fosse aperta una sorta di porta, dentro di noi, di consapevolezza.

Per quanto mi aveva eccitato da morire, il senso di caccia e la punizione, che avrei preferito terminarla in qualcosa di più erotico e carnale, era finita in un modo assai diverso, da come avrei preferito.

Osservavo quella dolce e incredibile creatura, camminare nella nostra casa in punta di piedi, girando per la Magione, per poi raggiungermi nel salone per mangiare insieme.

Era una situazione piacevole, anche se ancora stentava a parlare, se non "obbligata" se così si può dire, da me.

So che dentro di lei, stava soffrendo per il modo irruento di come l'avevo portata via dalla sua famiglia e dalla sua città, ma speravo che con il tempo, quel dolore sarebbe andato a rallentare, aprendosi a un sentimento più forte condiviso con me, e dalla nostra famiglia che avremo creato insieme.

Era assurdo come in quella settimana, il mio sentimento per lei fosse cresciuto a dismisura.

Non solo la sentivo mia in tutto e per tutto, come un perfetto uomo della caverne, ma suonava strano ammetterlo io ero follemente innamorato di quella ragazzina.

E' stato come un filmine a ciel sereno.

Già, un essere come me, che non provava in men che minimo scrupolo nei propri affari, e nelle proprie vittime.

Avevo scoperto dopo ventisei anni, cosa voleva dire preoccuparsi e tenere fortemente a un'altra persona, mettendomi io stesso in secondo piano.

Non mi era mai capitato con nessunissima donna.

E amavo le donne, che portavano al sano divertimento.

Amavo scopare senza pietà, senza avere minimamente legami sentimentali.

Ma con lei, avevo scoperto, cosa volesse dire, amare, proteggere ed essere paziente.

So, benissimo di essere un mostro.

Ma non riesco a non compiacermene.

Perché se non fossi stato così, forse non avrei mai avuto le palle, di prendermi ciò che ero fermamente convito mi appartenesse.

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