Nimue
Finii di infilarmi le décolleté nere hai miei piedi, mentre mio marito, finiva di bere il suo calice di vino rosso, attendendomi, seduto nella poltrona bordò e oro, che si trovava dentro la nostra suite.
Eravamo arrivati a San Francisco intorno alle otto di sera, mentre Alina e Allen erano arrivati un'ora più tardi.
Erano partiti un'ora dopo con il loro jet, perché a come mi aveva accennato Tae, doveva risolvere prima un problema Allen, e poi ci avrebbero raggiunti.
San Francisco era bellissima, la sera dopo cena, mi aveva portata un po' in girò per la città e me n'ero letteralmente innamorata, con tutte quelle luci Natalizie, che risaltavano il tutto.
Era veramente magnifica.
Adesso, ci saremmo diretti verso la famosa festa, dell'invito del Signor Hale e Signora, per un ritrovo amichevole e festivo, insieme ad altri componenti di altre "famiglie".
Ero un po' nervosa lo ammetto, speravo solo che la serata sarebbe stata perfetta, senza nessun intoppo terrificante.
Mi tirai su, sotto lo sguardo vigile da seduttore di mio marito, mentre lo vedevo squadrare tutto il mio corpo, leccandosi sensualmente le labbra, per poi posare il calice ormai vuoto sul tavolino di fronte al divano, tirandosi su.
Lo vidi avvicinarsi a me, come un predatore che aveva appena puntato la sua preda, pronta a divorarla, afferrandomi subito dopo per i fianchi, stringendomi possessivamente a lui, mentre continuava a divorarmi con quello sguardo acceso, di puro desiderio.
Avvertendo tutto il mio corpo, cospargersi di brividi di piacere, come richiamato dal suo.
Era incredibile, come il mio corpo, rispondesse istantaneamente al suo, era un qualcosa di magico, di primordiale, che non si può spiegare, una tale intensità fra due anime unite.
Due anime gemelle.
-Sei uno schianto piccola.-
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Una Gabbia Dorata
FanfictionAvvertenze: La storia presenta forti scene di violenza e di sesso, ogni fatto descritto dalla storia, sono frutto dell'immaginazione.